Anche per amore

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CAVALLO

Ho fatto quel che dovevo.

Ho fatto quel che dovevo.

Ho fatto quel che dovevo.

Mi sforzo di apparire nel modo in cui dovrei essere quando tutto ciò che ho si sta frantumando.

Il sangue smette di circolarmi nelle vene. Il mio potere mi disgrega interiormente, perché non potendo mostrare ciò che provo, mi anniento da sola. Sorrido con muscoli atrofizzati, cammino senza sapere dove andare. È annientamento, dolce asfissia, dover smettere di sentire. Sto dormendo in una vita senza sogni, morta.

La luce non entra nella mia stanza da giorni che non riconosco, e quando esco fuori gli occhi mi fanno male e cominciano a lacrimare. Persone mi si avvicinano domandandomi cose senza bisogno di risposta.

Mi accorgo che nessuno vuole ascoltare altri all'infuori di sé, perché farlo sarebbe rischioso.

Eiden sa tutto. Mi fa visita ogni giorno e prova a farmi smettere di deglutire chiodi avvelenati con le sue parole: a volte riesce a darmi del miele, così mi addormento. Delle volte, invece, mi sembra di avere dei buchi di memoria e di ritrovarmi nei miei incubi, in mezzo alla distruzione.

Ho saputo che stanno organizzando il mio matrimonio.

Victoria bussa alla porta da quella sera. Rimane fuori.

Deve rimanere fuori.

Chiunque può tradire chiunque.

Chiunque può tradire chiunque.

Perché?

Lei ama me, per questo ha creduto di dover agire. Ma sa che non sarebbe mai possibile tra noi due.

Ha agito per egoismo, per evadere la trappola in cui si trova. Perché credeva che eliminando gli ostacoli ci saremmo potute avvicinare. Non è così.

Avrebbe dovuto saperlo.

E io avrei dovuto ricordare.

Chiunque può tradire chiunque.

Anche per amore.

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