Smonto dalla macchina dell'ispettore. È molto strano essere seduti nei posti dietro se non si è un poliziotto o un criminale arrestato. Dopo essermi sgranchito le gambe seguo gli agenti sulla scena del delitto. "Un colpo di arma da fuoco, è stato questo a uccidere la vittima" "avete trovato la pistola?" Chiedo io. "Sì Mitsuhiko. È una semi-automatica di calibro 9" "silenziatore?" "Non è stato ritrovato, ma crediamo che sia stato usato" quindi il colpevole ha abbandonato l'arma ma si è preso il silenziatore? Molto strano.
"La cosa più strana è l'altezza dello sparo: nonostante il ministro fosse molto alto la traiettoria è dall'alto verso il basso. Da questo crediamo che l'assassino sia più alto di lui" "beh potrebbe aver sollevato la mano per sparare" "questo è vero, infatti sospettiamo di tutte le persone che si trovavano nella zona più alte di un metro e 75" alzo lo sguardo per vedere se il colpevole possa essersi posizionato sopra un ramo o un'altura. In effetti ci sono due o tre postazioni in cui poter stare nascosto. "L'omicidio è avvenuto di notte?" "Esatto, quasi due settimane fa ormai. Mi ha sorpreso il fatto che non lo avessi sentito dai telegiornali" ridacchio imbarazzato. Settimana scorsa ero impegnato a fare i compiti e quella prima stavo cercando di non far saltare in aria i miei amici, per questo non ne ho saputo nulla fino all'altro giorno.
"Comunque sicuro che non sia un problema per te Mitsuhiko? Cioè sei un po' lontano da casa. Quando mi hai detto che ci avresti dato una mano in cambio di quei file, ho sfruttato quest'opportunità, ma non immaginavo dicessi sul serio" "beh ispettore, senza di lei non sarei riuscito ad aiutare i miei amici. Questo è il mio modo per ringraziarla. Glielo avevo promesso, no? Poi qui in città abitano dei cugini di Toshida che sono stati molto gentili e mi hanno offerto ospitalità per qualche giorno" "qualche giorno? Pensi di poter risolvere questo caso solo in qualche giorno? Noi lavoriamo da due settimane e non siamo venuti ancora a capo di nulla" "beh farò del mio meglio, al massimo potrò risolvere il caso da Tokyo grazie a tutte le informazioni che avrò raccolto. Ho già scritto parecchie pagine" dico mostrando il taccuino su cui annoto ogni cosa.
L'ispettore rimane meravigliato. "Avete già fatto controllare quel muretto, quell'albero e quella lanterna di pietra? Secondo me l'aggressore del politico potrebbe essersi arrampicato sopra uno di questi. Potreste trovare delle tracce di polvere da sparo e capire quindi da dove abbia sparato il killer" "non ci avevo pensato. Li farò esaminare dalla scientifica"Sto ispezionando questi pochi metri quadrati da ore. Sono stanchissimo. Il sole sta tramontando. Mi alzo da terra e sento un leggero dolore alle gambe. Stare tutto quel tempo chinato non è il massimo. Sposto il mio sguardo sull'orizzonte, soffermandomi sulle due figure scure che stanno avanzando verso di noi. Credo che una stia sorreggendo la borsa della spesa. Sono giovani, avranno circa la mia età, quando però sono abbastanza vicine da sentire le loro voci a momenti mi cadono le braccia. Sorrido. Possibile che me le ritrovi ovunque? "Quindi è questa la scena del delitto!" Sento urlare da una delle due ragazze che corre verso il nastro giallo, che poi solleva, incurante della mia presenza. "Ayumi?" Chiedo io, sbigottito. Forse mi sono sbagliato. Ci sono basse probabilità che lei si trovi qui. "Mitsuhiko?" Mi chiama lei. Rimaniamo a fissarci negli occhi qualche secondo, stupiti della presenza dell'uno e dell'altra. "Era questo il caso su cui dovevi indagare per conto della polizia?" Annuisco. "No, vabbeh non ci credo! Non è possibile. Tra tutti i posti proprio questo?" "Tu sei in campeggio con Mai, non è vero?" L'ho dedotto dall'abbigliamento più sportivo della ragazza, dal fatto che abbia fatto la spesa e che abbia le mani ancora sporche di terra. Lei sbatte consecutivamente le palpebre, confusa, poi sorride. "Giusto, sei un detective. A momenti me lo dimenticavo. Da cosa lo hai dedotto? Dalle mie dita sporche? O dalla spesa che ha in mano Mai?" "Questo posto è famoso per il campeggio servito da mezzi pubblici, ideale per i giovani senza una macchina che vogliono spendere poco. Tu e Mai mi avete detto di essere quasi al verde... non è stato difficile capirlo. Anche tu qui per cercare di capire chi sia l'assassino?" "Certo! Non posso lasciartelo scoprire da solo, che ne sarebbe della mia reputazione?" Ridacchio. Vero. Siamo rivali. Il nostro scorso incontro non è stato il più adatto per un duello a colpi di deduzioni, ma possiamo rifarci questa volta. Sono curioso di vedere, ancora una volta, di che pasta sia fatta. La mia amica saluta l'altra studentessa con la mano, urlandole che si sarebbero viste dopo, a cena.
"Mitsuhiko, lo sai che i civili non possono stare qui. Signorina dovrebbe andarsene immediatamente" "ispettore in realtà" cerco di dire che lei potrebbe esserci d'aiuto ma Megure mi blocca, sorprendendo me e lei con un'affermazione inaspettata. "Ah ho capito. Tu sei la sua ragazza, dico bene? Anche se sei qui per supportare il tuo fidanzato ti chiederei di sostare dietro il nastro giallo" qualche attimo di imbarazzo "no, no ispettore si sbaglia" riesco a dire finalmente. Ho le guance arrossate, lo so. Anche le sue mica scherzano. Fortunatamente la penombra riesce a nascondere i volti di entrambi. "Ispettore, si ricorda della bambina che mi accompagnava durante le indagini?" "Ma certo la bambina che piangeva sempre" a quel punto non posso far a meno di trattenere una risata. Lei mi mette il broncio. "È lei. Ispettore, le presento Yoshida Ayumi. La bambina frignona" "EIH" si lamenta lei, tenendo le braccia conserte.
L'ispettore scoppia a ridere. "Scusami Ayumi. Non volevo essere irrispettoso. Sei diventata grande, sei pure una bellissima ragazza! Però questo significa che io divento sempre più vecchio. Eppure non mi pare che sia passato così tanto tempo da quando vi vedevo intrufolarvi ovunque, in ogni scena del crimine" lei sorride all'uomo. "In ogni caso...TU NON DOVRESTI STARE QUI, CI SIAMO CAPITI?" "Aspetti ispettore non la cacci!" La difendo io. "Sono anche io una detective" si giustifica lei. "E sono piuttosto brava. Ho risolto circa un centinaio di casi" l'ispettore ha una faccia da pesce lesso, della serie: "io me ne vado".
"Ma tutti detective siete diventati? Pure quell'altro un po' grassottello?" "Genta? No, no. Lui è diventato pasticcere" l'uomo di mezza età tira un sospiro di sollievo. "Anche tu una detective, eh?" "È una storia lunga" sottolinea la ragazza, facendo capire a entrambi che non ne vuole parlare. "Va bene, va bene. Anche se non sei autorizzata credo che tu possa rimanere, se ci vuoi aiutare. Non credo che la sovraintendente Sato abbia qualcosa in contrario" Ayumi spalanca la bocca. "L'ispettrice Sato è diventata Sovraintendente?" Ha fatto molta strada per arrivare dove si trova ora. Si merita quel posto di lavoro, più di chiunque altro. "Già. È un po' strano, ma sono molto fiero di lei. Ragazzi, io vi lascio. Il mio turno sta per terminare. È stato un piacere rivederti Ayumi" "anche per me ispettore" "e se scoprite qualcosa non esitate a chiamare" "sissignore!" Rispondiamo in coro noi due.
"È già la seconda volta che ci scambiano per una coppia di fidanzati" mi fa notare lei una volta che Megure si è allontanato. "Buffo, vero?" Rispondo di rimando."Che cosa abbiamo qui?" Chiede la ragazza accucciandosi. "Sei una detective. Scoprilo da sola" dico io, con calma. "Eih!" Si lamenta lei. Le sorrido. "Beh, se questa è una sfida non posso darti informazioni che potresti usare contro di me" "severo, ma giusto. Vorrà dire che ruberò il tuo libretto degli appunti mentre dormi" "ah ah ah ah, molto divertente Ayumi, molto divertente" "a proposito... dove sei alloggiato?" "Sono ospite a casa di alcuni cugini di Toshida. Abitano vicino al bagno termale" e con un cenno mostro la direzione alla ragazza. Lei annuisce e torna a concentrarsi sulla scena del delitto.
La sua attenzione è tutta rivolta alla sagoma ricalcata del cadavere.
Sfiora con i polpastrelli le pietre dure su cui è ancora presente il sangue secco.
Si rialza ed estrae un foglio di carta e una penna dalla tasca più piccola del suo zainetto. Scrive qualcosa su di esso e poi mi saluta, sostenendo che se si assenta per troppo Mai si arrabbierà molto.
"Beh, allora ci sentiamo stasera, come nostro solito?" "Non ho il cellulare, mi dispiace. Ci vediamo direttamente domani pomeriggio qui" "domani pomeriggio?" Chiedo sbalordito. "Scusa, ma sono qui con Mai e non posso abbandonarla così. Magari ci incroceremo domani mattina: credo che le chiederò di fare un salto ai bagni termali" "e la nostra sfida?" Chiedo un po' scombussolato. "Farò il possibile, ma non prometto nulla. Dopotutto, a differenza tua, sono venuta qui per spassarmela, non per lavorare" "sì, ma ricorda che sono qui solo perché Megure mi ha passato i file di Miracle Land eh" "ah, allora ringrazialo da parte mia quando lo vedi. Vabbeh, io ti saluto che sennò si fa troppo tardi" "vuoi che ti accompagni al campeggio? Sta facendo buio. Non so se sia saggio andare da sola Ayumi" "non preoccuparti. Tu continua a cercare indizi" e detto questo passa sotto il filo giallo sparendo di corsa in mezzo alle stradine.
"Tsuburaya" mi sento chiamare da un agente. Distolgo lo sguardo dalla figura della mia amica. "Sì?" "Megure mi ha chiesto di dirti che se vuoi puoi cenare con lui e gli altri che hanno appena finito il turno" "mi aggrego molto volentieri. Avviso chi di dovere e sono subito da lui" chiamo la cugina del mio migliore amico per avvisarla che non sarò di ritorno questa sera per cena. Lei, dispiaciuta, mi avvisa che però devo rientrare entro le dieci, altrimenti dormo fuori.
"Ispettore Megure aspetti!" Urlo correndo verso la macchina.

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Detective Girl
Fiksi PenggemarShinichi Kudo è riuscito in un'impresa che sembrava impossibile: recuperare il suo corpo adulto e disintegrare l'organizzazione a partire dai suoi vertici. Ormai è passato quasi un decennio dalla sconfitta degli uomini in nero. I "Detective Boys" s...