capitolo 9

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I sussurri si facevano di nuovo sentire. Era lo stesso sogno. Tutto era bianco intorno ad Harry. Poteva risentire il freddo gelido del sogno precedente e indossava gli stessi vestiti bianchi e leggeri.

La scena questa volta cambiò, ora le pareti erano ricoperte da immensi specchi, il pavimento era praticamente trasparente e sotto di esso Harry poteva vedere una gigantesca voragine che sembrava non avere fine. Il soffitto anch'esso era ricoperto da specchi. Tutto era confuso, non aveva idea di dove andare. C'erano infiniti riflessi e non riusciva a capire che strada prendere. Era come un labirinto

Trovò un corridoio. Lo seguì. Man mano che proseguiva, i sussurri cambiavano. Diventavano più simili a vere e proprie parole, ma era ancora difficile decifrarle.

"Malfoy, vedo che ti sei svegliato"

Questa fù la prima frase che il moro riuscì a comprendere. La voce era molto cupa, pesante e dura.

"Dove mi trovo? Che cosa volete?!" Chiese una voce.

Harry la riconobbe. L'avrebbe riconosciuta tra mille.
Era la voce di Draco Malfoy.
Il suo tono era sprezzante e arrogante come al solito ma la sua voce lasciava trasparire una nota di preoccupazione e timore e la sua voce tremava.

"Divertirci" rispose una terza voce che Harry non riconobbe, seguita da un tonfo, segno che qualcosa era appena caduto.
Seguirono delle lunghe risate.

"Lasciatemi! Che cosa volete?" Il tono di Draco era spaventato e più acuto del solito. "Che cosa volete da me?"

"Chi ha tradito deve pagare" sibilló una delle 2 voci sconosciute al moro. Un urlo di dolore squarciò l'aria ed Harry cominciò a correre tra i riflessi degli specchi, verso le voci.

Si ritrovò in un corridoio completamente bianco. C'erano un infinità di porte grigie d'acciaio ai lati di esso.

Si udì un altro urlo di dolore.

Harry non riusciva a percepire da dove provenissero le urla e si scaraventò sulla prima porta che vide cercando di aprirla. Inutile. La porta era bloccata.

Infilò una mano in tasca per afferrare la sua bacchetta, ma sobbalzò quando non la trovò. Il moro si diresse verso le altre porte, cercando di aprirle invano. Nessuna porta era aperta. Harry sbatté alcuni pugni su una delle tante porte d'acciaio.
"Draco! Draco!" Il biondo non sembrava udire le grida del moro.

"Vi prego, lasciatemi! Lasciatemi stare! Basta!" A Harry si strinse il cuore, udendo quelle suppliche.

"Chi ha tradito deve pagare. Guarda come ci hanno ridotto! Guarda che cosa ci hanno fatto!
E la colpa è solo tua.
Non pensi a dove saresti adesso se avessi mantenuto la tua parte? Tu ci hai traditi, hai tradito il Signore Oscuro, hai tradito tutti! Ora dovrai pagare per le tue azioni. Sei stato fortunato il giorno della guerra. Se Harry Potter non avesse scagliato quello schiantesimo contro quel Mangiamorte a cui supplicavi come un bambino, ora non saresti vivo." Si sentì un altro tonfo.

Harry aveva girato l'angolo ritrovandosi in un altro corridoio, anch'esso con un'infinità di porte che cominciò a cercare di aprire una per una.

"Tu prova solo a fare un'altro rumore, prova solo a cercare di fuggire, e desidererai di non essere mai nato. Sono stato chiaro?"

Non ci fù segno di risposta.

"Rispondi!"

"Si" la voce di Draco era arrivata alle orecchie di Harry, debole, trascinata e spezzata dal pianto.

Sì udì il rumore di una porta sbattere in lontananza. Harry era sicuro che provenisse davanti a sé, infondo ai corridoi.
Cominciò a correre, i suoi passi rimbombavano forti in tutto il corridoio. Girò alcuni angoli e dopo un paio di corridoi vide una porta più grande delle altre, in lontananza. Dal suo interno sembravano provenire dei singhiozzi.
La raggiunse in pochi secondi. Provò a girare la maniglia e spingere la porta con forza, ma essa non sembrava voler muoversi. Anch'essa era bloccata. A destra vide una grossa finestra. Ci si affacciò.

Draco si trovava in un angolo della stanza.
Era accasciato a terra a pancia in giù e tremava. Alcuni punti della sua maglia erano strappati, mostrando graffi e tagli. Una catena che partiva dal pavimento era legata a una delle sue caviglie. Harry poteva notare delle bruciature sul suo collo.

Il biondo singhiozzava mentre cercava di allontanarsi, strisciando e avvicinandosi maggiormente al muro, il tanto giusto che la corta catena permetteva.
Aveva i pugni serrati e portò le ginocchia più vicine al petto. Probabilmente stava congelando.

Harry avrebbe voluto fare di tutto per entrare in quella stanza.
Avrebbe voluto stringerlo tra le braccia. Trasmettergli il suo calore, riscaldandolo. Ma non c'era modo di raggiungerlo.

Cominciò a sbattere i pugni sul vetro, chiamandolo.
Draco sembrò sentire i richiami e voltò la testa verso il moro. Aveva gli occhi lucidi e gonfi e aveva un taglio sulla guancia.

Draco guardava verso la finestra nella direzione di Harry, il quale si chiede se riuscisse a vederlo.
Il biondo posò la testa sul pavimento continuando a fissare il moro.
Harry non riusciva a muoversi. Fece scivolare le mani sul vetro senza distaccare lo sguardo, finché non fu risvegliato dai suoi sogni, ritrovandosi a Grimmuld Place.

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Salve, vi lascio così anche questa volta. Bene che ne pensate? Vi sta piacendo? Voglio commenti sinceri😅
Segnate nei commenti eventuali errori grammaticali se ne trovate.

A 60 like continuerò la storia ❤️
Nel frattempo potete visitare le mie oneshot Drarry. A presto

Ti troverò Draco, è una promessa _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora