capitolo 42

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Draco era nuovamente caduto vittima del mondo degli incubi. Erano giorni che faceva sempre lo stesso terribile incubo, ma non poteva immaginare che le cose sarebbero peggiorate in maniera così esagerata.

Non capiva dove si trovava, i suoi piedi erano nudi e continuava a tremare stringendosi le spalle mentre si guardava intorno nella speranza di riuscire a vedere qualcosa. Era avvolto in una fitta nebbia grigia e fredda e il vento era talmente forte che faceva fatica a restare in piedi e tenere lo sguardo sollevato. Era come al centro di un ciclone da cui non aveva alcuna possibilità di uscire: era in trappola.

Continuava a girarsi intorno, ma davanti a lui c'era solo quella nebbia ad avvolgerlo e il vento si stava facendo sempre più forte. Aveva paura, non sapeva cosa fare e come uscire. Nei suoi incubi di solito restava intrappolato là dentro finché non si svegliava, accasciandosi al suolo e cercando di non essere trascinato via congelando dal freddo.
Le sue gambe non reggevano, i piedi erano gelati e non ci sarebbe voluto molto prima che il ragazzo sarebbe caduto al suolo.

Si stava ormai arrendendo al suo incubo quando intravide una figura dietro la nebbia.
"Draco..." sentì una voce chiamare e il biondo aguzzò la vista per capire chi era quella figura.
Riuscì a distinguere due grandi occhi verde smeraldo che sapeva benissimo a chi appartenessero.

"H-Harry-y?" Cercò di chiamare facendo qualche passo in avanti ma venendo immediatamente spinto indietro dal vento.

"Draaaaco..." chiamò di nuovo la voce della figura in modo lento, pacato e dolce.

"Ha...Ha-rry?" Disse Draco sfinito mentre si stringeva le spalle e cercava di rimanere ancorato al suo posto.

"Dray, sono io..." disse nuovamente la sua dolce voce.

Il biondo alzò lo sguardo e, tra la nebbia, riuscì a scorgere, oltre agli occhi, il suo viso, i suoi capelli e la figura del suo corpo muscoloso.
"A-aiut-o..." supplicò stringendo gli occhi "H-Har-ry..."

"Draco... piccolo, vieni" lo chiamò aprendo le braccia davanti a lui "...vieni qui"

Cercò di spingersi in avanti contro il vento, provando a oltrepassare la nebbia, ma più ci provava e più il vento lo spingeva all'indietro con potenza. Non sarebbe mai riuscito ad arrivare dall'altra parte...

"Coraggio piccolo, vieni qui, ti sto aspettando..." lo incoraggiò la voce di Harry con il suo solito tono pacato e dolce.

Cercò ancora una volta di avvicinarsi al moro, ma venne spinto ancora indietro. Le gambe stavano cominciando a cedere, non c'era alcuna possibilità di arrivare da Potter.
"N-no-n c'è la fac-c-io Har-ry! Aiuta-mi...!" Cercò di gridare abbassando lo sguardo e stringendosi le spalle a causa del freddo gelido.

"Dray, devi solo correre" disse il moro, mentre il biondo rialzava il viso "devi solo correre verso di me... Ti prendo io..."

Draco si guardò intorno terrorrizzato e con le lacrime agli occhi, non sapeva cosa fare e correre e oltrepassare la nebbia era escluso: non ne aveva la forza.

"Piccolo, fidati di me... ti prendo io... devi solo correre"

Il vento si faceva sempre più forte e la voce di Harry si stava sentendo a malapena.

"Forza Draco... chiudi gli occhi e corri" disse di nuovo.

Draco strinse gli occhi con forza, stringendosi le spalle con le mani.

"Ora corri, devi solo correre"

Correre... devo solo correre... ed Harry mi prenderà si ripetè nella sua testa. Strinse maggiormente gli occhi e con uno scatto iniziò a correre. Il vento aveva una forza incredibile e sbatteva forte sul suo viso. Continuò a correre finché non andò direttamente a scontrarsi contro il ragazzo. Sentì due forti braccia stringerlo con forza e decise di aprire gli occhi, rivelando di avere il viso spiaccicato contro il suo petto. Le gambe avevano ceduto completamente e l'unica cosa che lo stava tenendo sollevato erano le forti braccia di Harry.

Ti troverò Draco, è una promessa _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora