capitolo 17

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12 Ottobre. 25 giorni dalla scomparsa di Draco Malfoy. Ore 20:35.

Erano passati 3 giorni da quel "sogno/incubo"e i ricordi di quella notte continuavano a ritornargli nella testa.
Malfoy aveva smesso di respirare.

Il moro aveva cacciato un urlo di dolore e improvvisamente si era risvegliato nel suo letto. Era malido di sudore e aveva gli occhi lucidi.
Aveva il fiato corto e le sue mani tremavano incontrollate. C'era voluto un po' di tempo per calmarsi, dopo essersi sfogato piangendo disperatamente.

Era arrivato alla conclusione che quello era solamente un brutto sogno e che nulla era reale. Se l'era ripetuto mentalmente per mezz'ora, ancora seduto sul suo letto.

Era tutto solo un brutto sogno.

Ho fatto solo un incubo.

Niente è reale e Malfoy sta bene.

Ne sono sicuro.

Ma dietro quella sicurezza, si nascondeva il puro terrore. Non poteva fare altro se non rilassarsi e convincersi che tutto era stato solo un incubo.

Sta di fatto che Harry dal giorno non sognò più Draco.

La prima notte, la notte dopo la visione di Draco, era andato a letto presto. Era sfinito, anche quel giorno l'aveva passato cercando ovunque e chiedendo ai passanti, senza risultati. Sperava che sarebbe tornato da Malfoy, ma così non fù, perché quella notte non sognò.

Fù una notte molto tranquilla. Appena il ragazzo si risvegliò era molto più riposato, ma confuso. Cercò di ricordarsi che cosa avesse visto quella notte, ma senza risultati. Aveva ipotizzato che forse si era semplicemente scordato del sogno, ma era strano. Harry di solito si ricordava sempre ciò che sognava, ma in quel caso era l'unica spiegazione plausibile.

Le ore passarono e dopo aver impiegato la giornata nella ricerca, Harry tornò a letto.

Con tutto quel movimento era sempre più allenato, non mangiava quasi più e la sua corporatura dimagriva sempre di più. Ma per Harry non era importante. Non aveva fame e la preoccupazione per la vita del biondo, che probabilmente ora era veramente a rischio, li chiudeva lo stomaco e mettere giù solo un boccone di cibo li dava la nausea.

Si sentiva quasi in colpa. Lui, Harry Potter, a casa sua, al caldo, a mangiare ciò che voleva e quando voleva, mentre Draco Malfoy, al freddo, da solo e denutrito.

Harry lo considerava un atto poco rispettoso nei confronti del biondo, per cui spesso digiunava.

Per la seconda notte di fila, non sognò.
Pensò ancora una volta che semplicemente non si ricordava il sogno o magari era solamente troppo stanco.

La sua preoccupazione cominciò a salire la terza notte, in cui ancora una volta non ricordò nulla del sogno.
E se il contatto tra Harry e Malfoy si fosse semplicemente interrotto??

Ma cosa avrebbe potuto interrompere quel contatto? Non sapeva nemmeno come fosse iniziato.

No. Va tutto bene. Sarò solamente stanco e non ricorderò il sogno. Continuava a ripetersi per l'ennesima volta.

E se fosse successo qualcosa a Malfoy??
Se quel sogno fosse reale? E se avesse veramente smesso di respirare? Se Malfoy fosse veramente... morto?

Scacciò quei pensieri dalla testa. No, non poteva essere così. Malfoy stava bene, ne era sicuro.
Promise a se stesso che, quella notte del 12 Ottobre, avrebbe sognato nuovamente il biondo.

Non era riuscito a mantenere la sua promessa. Non aveva sognato nulla.

Gli occhi cominciarono a inumidirsi mentre stringeva i pugni, osservando le calde coperte che coprivano le sue gambe. Due lacrime caddero su di esse e, dopo pochi attimi, furono seguite immediatamente da altre.

È MORTO! MALFOY È MORTO! diceva una vocina sulla sua testa.

"NO!" urlò. "LUI. NON. È. MORTO."

Malfoy è morto! E la colpa è solo tua! L'hai ucciso TU!

"NO! NON È VERO!" urlava a sé stesso.

L'hai ucciso! L'hai ucciso! Malfoy è morto per colpa tua!

"NO!" si era portato le mani ai capelli, stringendo le ciocche spettinate. "IO NON L'HO UCCISO. DRACO STA BENE! LUI STA BENE!"

Draco ha smesso di respirare quella notte. Tu non hai fatto nulla per salvarlo. E adesso è morto!

"CHE COSA DEVO FARE!" aveva urlato alla sua voce interiore.

Arrenditi. L'hai ucciso. Sei un assassino!

Le lacrime continuavano a scendere dai suo occhi smeraldini.
"È tutta colpa mia. È tutta colpa mia! CHE COSA POSSO FARE!?"

Arrenditi. Arrenditi alla realtà. Non tornerà più indietro.

Harry aveva cacciato un urlo. Esso rinchiudeva in sé tutti i suoi sentimenti. Si potevano sentire il dolore, la sofferenza, la paura, la disperazione, l'angoscia, che stavano assalendo quel ragazzo. Era un urlo che faceva congelare il sangue.

Aveva cominciato a stringere le mani sulla pelle del suo viso, facendo sprofondare le unghie all'interno. Cominciò a graffiarsi con forza e intensità.

"Sono un mostro! SONO UN MOSTRO!"

Le lacrime stavano offuscando la sua vista. Sentiva il dolore dei graffi e la sensazione e l'odore del sangue che scendeva sulle sue guance.

"L'ho ucciso io!" gridò, mentre si strappava i capelli.
Stava andando di matto. Questo significa amare una persona? Questo è ciò che si prova a uccidere la persona che si ama?

Non era abbastanza. Voleva sentire più dolore. Voleva soffrire come aveva sofferto il ragazzo che amava.

Ormai non riusciva più a vedere, tutto era sfocato.
Nonostante ciò, continuava a passare le dita sul viso, graffiando.

Non soddisfatto del suo lavoro passò alle braccia.

Partì dalla spalla, sfregando con forza le unghie sulla pelle e graffiando in profondità. Le lacrime inondavano il suo viso creando un miscuglio di sangue e 'acqua salata'.
Aveva il braccio ricoperto di tagli e le mani erano sporche del suo stesso sangue.
La testa cominciava a girargli e si sentiva debole a causa della troppa perdita di sangue.

Passò all'altro braccio, sfregando con forza.

"Ciao Harry! Sono passato per- HARRY?! CHE COSA STAI FACENDO?!"

Buio.

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Spazio autore:

Bhe è un capitolo più corto ma comunque intenso, credo.
Bhe...

Chi pensate che abbia urlato alla fine del capitolo?
Cosa pensate sia successo a Harry?
Lo scoprirete solo leggendo.

Ricordate di segnare eventuali errori grammaticali se ne trovate. Accetto consigli e suggerimenti.

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Ti troverò Draco, è una promessa _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora