Alex's Pov
Alle diciannove in punto suonai il campanello di casa di Sara, sentivo del trambusto provenire dall'appartamento, immaginavo la mia dolce metà mentre magari cucinava a ritmo di musica, muovendo quel sedere scolpito che tanto amavo, oppure mentre guardava il notiziario in TV, mentre mi aspettava seduta, con tutti gli ingredienti pronti per la cena che aspettavano solo noi. Mentre fantasticavo su ciò con una bottiglia di vino rosso in mano passavo il mio peso da un piede all'altro, chiedendomi perché ci mettesse tanto.
Suonai nuovamente il campanello.
Dopo poco la porta si aprì, ma la figura che mi si palesava davanti non era quella della mia bellissima ragazza mentre mi aspettava, magari con qualche bel vestitino attillato; bensì una figura alta, quadrata ma dall'aspetto buono.
-"Chris, che diavolo ci fai qui?" Chiesi sorpresa di vederlo alla porta di casa della mia ragazza.
-"Ciao anche a te, Tania aveva ragione, oggi sei veramente stronza." Disse sorridendomi e abbracciandomi, prima di aprire la porta.
-"E tu quando avresti sentito-" Prima che potessi terminare la frase capii di cosa si trattasse, una piccola cena di famiglia, dietro Chris intravidi una Amy racchiusa in un vestito striminzito color ocra, evidentemente troppo leggero per la stagione.
-"Ecco la più lesbica delle lesbiche, Chris, apprezzerei avessi più camicie come le sue." Disse la ragazza, facendo alzare gli occhi al cielo al mio migliore amico, di rimando. Risi a quella battuta, o almeno credo lo fosse. Era vero, Chris non indossava spesso camicie Oxford, ma era più il tipo da camicie di jeans o flanella. Per un attimo ho pensato di contraddire Amy dicendole che effettivamente io avevo un armadio pieno di quelle camicie, ma la faccia scocciata di Chris a quel rimprovero mi fecero ricredere.
-"Ehy, e quella che ho indosso ora cos'è?" Disse Chris facendo riferimento al colletto bianco che si intravedeva sotto il maglioncino azzurro.
-"Non prendermi in giro, QUESTA è una polo bianca sotto un maglione." Disse Amy indicando lo stesso pezzo di stoffa che poco prima aveva tra le dita Chris, risi portandomi una mano alla fronte.
-"Quindi? Ha un colletto? Sì. Ha dei bottoni? Sì. Può essere scambiata per una camicia, e poi con le mie spalle è impossibile trovare quel genere di camicie, lei può invece, non ne ha." Disse, sapendo chiaramente che ho le spalle più grandi di qualunque altra donna che conosciamo.
-"Quando hai finito di farti bacchettare dalla tua signora per come ti vesti, potremmo parlarne." Dissi io facendogli l'occhiolino e dirigendomi verso la cucina, dove trovai Tania con un calice di rosso in mano mentre parlava con Sara.
Non appena la vidi mi si illuminarono gli occhi, indossava un maglione di pelo bianco dentro ad una gonna bordeaux, con sotto delle calze scure che lasciavano comunque intravedere la pelle. Era semplice, ma comunque bellissima. A proprio agio nella sua casa.
-"Buonasera signore." Dissi io per far sì che si accorgessero di me. Non appena Tania mi vide disse qualcosa all'orecchio di Sara, prima di buttare giù il vino che le era rimasto nel bicchiere e facendomi un cenno del capo, andando verso la sala da pranzo. Sara ci guardò con uno sguardo premuroso, prima di accennare un sorriso.
-"Hey." Mi disse, tendendomi le braccia al collo, io l'afferrai per i fianchi e ci baciammo piano, niente lingua né altro, un semplice saluto pacato, mentre il suo profumo mi inebriava i sensi.
-"Quando hai detto che dovevamo ancora festeggiare il mio rientro non pensavo ad una cosa così...affollata." Dissi io ridendo.
-"So perfettamente cos'hai in mente quando dico "festeggiamento", ma volevo fare un qualcosa di diverso." Disse prima di fare quell'espressione da cucciolo che sa mi fa impazzire.
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How You Remind Me
Teen FictionSequel di "I Wanna Be Yours." Passati anni dall'ultimo incontro in quel parco. Passate storie. Passati amanti. Passato il ricordo. Passata, quasi, la storia.