How You Remind Me

Capitolo 31.

Alex's Pov

Mi lasciai convincere, come al solito, da quei due dei miei migliori amici. Era da molto che non andavo al pub di Chris e in più avevo bisogno di vederla.

Ero veramente felice di aver comunicato l'intera situazione ai miei amici, nonostante loro non sappiamo ancora di Cuba. Mi erano stati di conforto e non potevo chiedere persone migliori al mio fianco in certi momenti. Erano cresciuti con me, mi conoscevano alla perfezione e sapevano quel che mi stava succedendo, e forse lo avevano capito prima della sottoscritta.

La notizia di Chris ed Amy mi aveva scosso molto inizialmente, mentre mi stavo vestendo prima di partire tentai di metabolizzare il tutto. Mi sentivo uno schifo per non aver capito per tutto quel tempo che il mio migliore amico stava frequentando qualcuno. Ero costantemente china sul mio lavoro, cercando di pensare il meno possibile al resto.

Mi scusai con il mio amico, sperando potesse perdonarmi per essere stata una mancanza per lui in quella situazione così importante. Mi disse che lo capiva e che non avrei dovuto preoccuparmi, lo vedevo felice, sorrideva non appena parlava di lei, ci disse addirittura che non appena lei sarebbe stata pronta ce l'avrebbe presentata a dovere, come sua ragazza, ed inoltre ci avrebbero raccontato la loro storia.

Quando finii di vestirmi decisi di truccarmi come mio solito, una linea di eye-liner e mascara. Dato che sarei arrivata con la moto decisi di indossare dei pantaloni eleganti e molto comodi neri con dentro una camicia bianca alla quale lasciai i primi bottoni liberi fino a risaltare il mio seno.

Presi il mio casco e mi diressi in ascensore. Era strano riprendere in mano quella protezione lucida. Non utilizzai la moto per molto tempo prima di allora, quella sensazione mi faceva sentire appagata, correre in auto era un conto, sentivi solo il rumore di quel motore mentre con solo una o due mani potevi fare slalom tra le automobili. Ma la moto era tutta un'altra storia, sentire il motore scaldarsi sotto di te, il tuo corpo si muove con essa, il vento in faccia, la velocità che aumenta facendoti sentire sulla pelle quel brivido di pericolo, di adrenalina che cammina lentamente sulla tua spina dorsale.

Arrivai velocemente al pub, dove trovai Tania aspettarmi fuori, stravagante come al suo solito. Indossava un tubino argentato con numerosi brillantini, i quali la facevano brillare alle luci esterne del locale.

-"Vedo che hai intenzione di conquistare questa sera." Dissi io sporgendomi alle sue spalle, gesto che la fece sobbalzare leggermente dalla paura.

-"Cristo! Dovresti smetterla di fare così. E poi dici a me? Guardati, farai morire quella povera ragazza questa sera." Disse lei indicandomi e ridendo, alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa e ridendo, sapendo che d'ora in avanti quelle battutine sarebbero state all'ordine del giorno.

-"Già...spero solo che si ricordi ancora di me..." Dissi io, ricordando l'indifferenza che delineava i giorni tra me e la bionda in quel periodo.

Quando entrammo il locale era stracolmo di persone. Una piccola parte era adibita al pub, ovvero a persone che si sedevano e mangiavano qualcosa sorseggiando i loro drink, al centro l'enorme bancone separava questa prima parte dalla pista da ballo, dove le persone erano ammassate e ballavano strusciando i loro corpi sudati gli uni sugli altri. Poi, rialzato, vi era un piccolo palco dove il DJ si dilettava a mixare musica a seconda dei gusti e delle richieste del publico.

Devo ammettere che Chris aveva trasformato quel posto in una maniera formidabile, ero veramente fiera del mio migliore amico, il quale stava venendo verso di noi a braccia aperte con indosso una camicia azzurra e dei jeans grigi leggermente strappati.

-"Eccole le mie due sorellone." Disse lui sorridendoci e stringendoci entrambe.

-"Come mai così di buon umore?" Dissi io mentre mi allontanavo da quell'improvviso contatto fisico.