Capitolo 40.

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Sara's Pov

Quando mi svegliai i miei occhi sembrarono come fare una lotta per la vita. Non riuscivo ad aprirli, mi sentivo così stanca eppure così riposata al contempo. Mossi piano la testa quando sentii un profumo a me familiare, quello di un corpo che avrei voluto sentire per sempre accanto col mio. Quasi involontariamente mi strinsi di più a quella fonte di calore.

Dopo pochi minuti in quella posizione sentivo dolermi ogni muscolo del corpo, così mi stiracchiai tentando di trovare sollievo. Quando i miei occhi riacquistarono la piena lucidità delle immagini mi voltai, notando una Alex che dormiva ancora con un leggero sorriso sul volto.

Notai solo in quel momento che i nostri corpi erano ancora nudi e mi piaceva. Mi piaceva perché potevo notare in quel momento tutto i segni che le avevo lasciato sul corpo, erano segni di una passione che non sarei mai riuscita ad esprimere a voce e adoravo vederli su quel corpo, così perfetto e fragile allo stesso tempo. Ricordai quel che mi aveva raccontato la sera prima e venni pervasa da una serie di brividi d'orrore. Pensare che quel corpo, quella ragazza dalla mente così danneggiata aveva dovuto vivere tutto questo mi distruggeva, e forse era uno dei motivi per la quale durante la notte l'avevo stretta così tanto, dovevo rifarmi per tutti quegli anni in cui avrei voluto dirle "sono qui" eppure non c'ero.

E ora invece lei era lì, sotto di me mentre dormiva nel più tranquillo dei modi. Era quasi strano vederla così spensierata, tranquilla, noncurante di nulla, mentre io la ammiravo consapevole che in realtà era esattamente il contrario.

Iniziai ad accarezzarle piano il busto fino ad arrivare al suo collo e la sentii rilasciare dei piccoli verso di piacere. Dio...era come una droga, come se la volessi ancora e ancora fino a sfinirmi completamente di lei.

Mi avvicinai poi lentamente poggiandomi poco sul suo corpo e lasciandole dei baci leggeri sulla mascella pronunciata.

-"Mhh" Un piccolo verso roco uscì dalla sua gola, dato che ancora non aveva neppure aperto bocca.

-"Mh?" Dissi io di rimando.

-"Continua." La sua voce appena sveglia era quanto di più sexy potessi immaginare, così bassa, graffiante e roca che riusciva a fottermi la testa. Feci come mi aveva detto, continuando a lasciarle dolci baci sulla mascella per poi scendere piano sul suo collo fino ad arrivare finalmente all'angolo della sua bocca.

Quando arrivai in quel punto i suoi occhi si aprirono piano, rivelando dei smeraldi leggermente più chiari a causa dela luce del sole.

-"Voglio questo risveglio ogni mattina." Disse lei facendomi ridere mentre mi accarezzava piano la schiena.

-"Ci siamo addormentate di mattina Alex, saranno minimo le undic-oh porca troia!" Saltai dal letto ricordandomi l'impegno che avevo quella mattina e facendo sobbalzare persino Alex dalla sorpresa.

-"C-Cosa?" Disse lei col respiro accelerato.

-"Mi sono dimenticata di avere un pranzo dai miei oggi!" Dissi io tentando di trovare i miei vestiti sparsi nella stanza. Mentre ero piegata a raccogliere il mio reggiseno notai Alex squadrarmi, noncurante della situazione, con un leggero ghigno divertito sul volto.

-"Potresti smettere di guardarmi il culo e aiutarmi a cercare le mie mutande?!" Chiesi io spazientita dalla sua risata.

-"Forse so dove sono..." Disse lei facendo quasi finta di nulla.

-"Mi prendi per il culo? Dimmelo su!" Dissi io continuando a cercarle.

-"Al massimo posso darti un indizio." Disse lei con la sua solita voce che mi mandava a puttane la testa, alzai gli occhi al cielo e le feci cenno che la stavo ascoltando.

-"Si trovano nel letto, ma dovrai cercarle." Disse lei aprendo le braccia e indicando l'enorme materasso. Scossi la testa sorridendo e mi gettai addosso a lei, legandole le braccia dietro il collo e facendo scontrare le nostre labbra.

-"Mh bimba, forse è il caso che cerchi tra le coperte." Disse lei ridendo. Spostai il piumino, rivelando il suo corpo chiaro e tatuato, ancora completamente nudo. Ingoiai a vuoto a quella vista, tentando di mantenere la calma o avrei fatto ancora più ritardo.

-"Uh ehm, s-si." Dissi prima di iniziare cercare, constatando che non c'erano, nel frattempo notai la sua mano muoversi sotto il cuscino, decisi quindi di divertirmi un po'.

-"Credo proprio che dovrai aiutarmi a cercarle sai..." Le sussurrai mentre mi sdraiavo sul suo corpo, lasciandole un casto bacio sulle labbra, arrivando con una mano sulla sua testa, per poi superarla.

-"Mh, ti aiuterei volentieri, ma sono un po' occupata ora." Disse lei poggiando i palmi delle mani sul mio sedere e stringendolo forte, sorrisi al suo orecchio, sapendo quanto le piacesse.

-"Ah si?" Dissi io tra le risate per quella situazione.

-"Direi." Disse prima di mordermi il collo, sussultai leggermente prima di afferrare i miei slip e alzandomi su di lei in segno di vittoria.

-"Cos-No! Uff...sei una tale stronza." Disse lei portandosi una mano sulla fronte.

-"Lo so bimba." Dissi io usando il nomignolo che di solito usa lei per me.

-"Cosa hai detto?" Disse mettendosi a sedere, mentre io ero ancora a cavalcioni su di lei.

-"Puoi dirlo solo tu?" Dissi io sfidandola.

-"Ammetto che lo dici in una maniera dannatamente sensuale, ma riesce meglio a me bimba." Disse, sicura di sé, prima di baciarmi le labbra.

Quando mi alzai da lei sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso, e quando mi voltai infatti si stava mordendo le labbra mentre mi squadrava il sedere senza pudore.

-"Stavo pensando..." Dissi poggiandomi allo stipite della porta col la mano.

-"Non va bene..." Disse lei sdraiandosi nuovamente sul letto.

-"Hey!" La ripresi io.

-"Dicevi?" Disse cambiando discorso.

-"Pensavo se...beh se volessi venire con me a pranzo dai miei oggi..." Dissi continuando a guardare il pavimento.

-"Sara..." Iniziò lei.

-"Aspetta aspetta, so che non sei quel genere di persona e che non ti sei mai presentata ai genitori di qualcuno con cui stavi, ma mia madre già di conosce e persino tu hai detto che ti manca Ric." Dissi io camminando verso di lei.

-"Mi manca quel piccoletto è vero, ma cosa mi dirà tua madre? Non mi vede da anni...e poi tuo padre non l'ho mai conosciuto..." Disse lei guardandomi negli occhi, con lo sguardo supplichevole.

-"Ti prego...prometto che andrà bene. E poi non devi presentarti per forza come la mia ragazza." Dissi io alzandomi sulle punte e baciandola dolcemente sulle labbra.

-"Smettila di distrarmi, sul serio..." Disse lei trattenendo un gemito, sbuffando.

-"Per favore...poi finiremo quel che abbiamo iniziato prima..." A quelle parole sembrò risvegliarsi, vidi le sue pupille dilatarsi leggermente per poi abbassare lo sguardo, sospirando profondamente.

-"E va bene, ma come devo vestirmi? Non urlo proprio che sono etero lo sai." Disse lei portandosi una mano dietro la nuca.

-"Metti quel che vuoi, stai bene con tutto tanto." Dissi io prima di sparire nel bagno.

-"Lo so bene che sto bene con tutto." Disse lei entrando nella stanza, nella quale di fianco la vasca c'era una doccia a vetri, con solo una parete decorata da un mosaico grigio.

-"Eppure tu stai bene anche senza niente." Prima che potessi voltarmi un paio di labbra premevano sulla mia spalla.

Okay okay sono una stronza magari è vero, ma non riesco a scrivere più di così oggi è volevo comunque portarvi un capitolo. Il prossimo sarà divertente.

Comunque, buon ferragosto (seppure in ritardo). Che avete fatto? Vi siete ubriacati? Siete andati in spiaggia? Pranzo con i parenti e poi digestivo? Sono aperta ai racconti!

How You Remind MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora