Sara's Pov
Il sole come al solito non tardò ad interrompere il mio sonno, quel piccolo spiraglio che puntualmente mi colpiva in pieno volto, destandomi da quel che pensavo fosse la dormiveglia migliore della mia vita e scaldandomi il corpo che era stato per un attimo colpito da brividi di freddo.
Aprii lentamente gli occhi, sbattendo più volte le palpebre per farli abituare alla luce della stanza. Mossi il braccio al mio fianco e sentii che Alex era ancora lì. Era la prima volta che succedeva in quei giorni, che non si svegliasse prima di me.
Mi voltai lentamente sperando di non svegliarla, stava dormendo a pancia in giù mentre il lenzuolo le aveva scoperto completamente la schiena chiara. La luce del sole aveva rivelato alcune cicatrici, messe in risalto da segni rossi che percorrevano tutta la sua schiena. Ero stata io a causarle tutti quei graffi? Mio Dio...spero di non averle fatto molto male. Eppure era come se le stessero bene, come se sapere che fossero miei donavano loro una sfumatura quasi romantica, affascinante.
Ero fuori di testa, ormai ne ero certa, stavo completamente impazzendo per quella donna. La osservai dormire a lungo, il suo viso era così rilassato, quasi sorrideva mentre dormiva e mi faceva stare bene sapere che non stava evidentemente facendo incubi.
I capelli biondi e leggermente mossi le ricadevano in parte sul cuscino candido e in parte sulla schiena, segnata dai miei solchi di passione, i suoi occhi non erano contratti, così come le sue sopracciglia. Le sue ciglia lunghe e leggermente bionde la davano un aria quasi da bambina. Mentre le sue labbra carnose e leggermente segnate dei miei morsi erano socchiuse, lasciando di tanto in tanto scappare un filo di aria dal suo respiro.
Era stupenda, ogni suo lineamento la rendeva perfetta, ogni suoi dettaglio la rendevano la donna alla quale non avevo mai smesso di pensare per otto, incessanti e dolorosi anni.
Ricordai che quella mattina avremmo dovuto prendere l'aereo alle undici di mattina, decisi così di afferrare il mio cellulare e controllare l'orario. Era già le nove e mezza. Merda...avrei dovuto svegliarla, ma il mio egoismo mi diceva di guardarla ancora un po'. Che quella sarebbe state un'immagine nella mia mente che non avrei voluto lasciare facilmente andare, volevo renderla indelebile.
Eppure dovevo farlo, così decisi almeno di svegliarla in un modo piacevole. Ricordo quanto le piacessero le carezze sulla schiena che le faci una volta mentre dormiva, così iniziai da lì. Da una parte perché sapevo le piacessero tanto, dall'altra speravo che passando le mie dita su quella schiena tanto ferita quei segni potessero sparire.
Le sue labbra rilasciarono un leggero verso di piacere, curvandosi verso l'alto. Erano così belle, carnose e dolci che avrei voluto farle diventare la mia droga. Non riuscii a resisterle così mi avvicinai a lei, lasciandole alcuni piccoli baci sulla sua bocca.
-"Mmmmh." Un verso abbandonò le sue labbra.
-"Buongiorno capo..." Dissi io cerando di far risultare la mia voce sensuale al suo orecchio.
-"Voglio tutti i giorni questo genere di buongiorno..." Disse lei, la sua voce mattutina risultava molto più roca del solito, facendomi ridere.
-"Dovremmo andare, è tardi e dobbiamo prepararci." Le sussurrai piano. Aprii lentamente gli occhi, i quali colpiti dalla luce del sole risultavano ancora più chiari. Li richiuse subito dato il fastidio dovuto al loro colore, più sensibile alla luce. Sorrisi lasciandole un bacio al lato di uno di essi.
Li riaprii istantaneamente, lasciandomi ammirare quel verde chiarissimo, con una piccola sezione più azzurra. Ogni volta mi stupivo di quanto quegli occhi fossero belli, disarmanti, quasi da lasciarmi impotente di fronte ad essi.
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How You Remind Me
Teen FictionSequel di "I Wanna Be Yours." Passati anni dall'ultimo incontro in quel parco. Passate storie. Passati amanti. Passato il ricordo. Passata, quasi, la storia.