Capitolo 18.

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Sara's Pov

Il mio cuore smise di battere, come poteva essere? Perché aveva fatto questo? No...non potevo crederci, non anche lei, non colei che fino ad ora era stata l'unica  a farmi mantenere la calma.

-"Sara...ascoltami." Iniziò Chris dopo aver visto la mia reazione alle sue parole.

-"No cazzo, ascoltami tu, come hai potuto lasciarla lì? Siete come fratelli, come cazzo hai potuto lasciarla con quello psicopatico?" Urlai io, non riuscivo a crederci, dopo tutto quel che mi aveva detto Tania su quei due lui aveva avuto il coraggio di lasciarla lì.

-"Per favore, ascoltami..." Ribatté ancora.

-"No Chris, non ce la faccio ad ascoltarti, non riesco a stare tranquilla, è appena tornata una persona a cui tengo e ora ne perdo un'altra per colpa dello stesso stronzo." Lo interruppi ancora, avevo il fiatone, non riuscivo a mettere a fuoco la scena di quel ragazzo che lasciava lì quella che per lui doveva essere come una sorella.

-"Cazzo Sara non sei l'unica che tiene a lei  qui! Riesci a capire che è come se avessimo lo stesso sangue? Perfino la stessa mente?" Sputò fuori arrabbiato.

-"Se ho fatto quel che ho fatto è perché so che sarebbe stata l'unica via d'uscita. Se fossi rimasto lì Amy sarebbe stata in pericolo, tu chissà dove ci staresti cercando e io non avrei potuto aiutare nessuno. A  quest'ora ti staresti disperando per due persone a cui tieni invece che una." Disse in modo crudo. Mai avrei pensato di farlo reagire così, sembrava un tipo così tranquillo e pacato che mi sentivo  quasi in colpa per la scenata che gli avevo appena fatto. Non riuscivo a pensare, non potevamo rimanercene lì con le mani in mano ad aspettare che lei comparisse sulla  porta.

-"Al diavolo, la vado a cercare!" Dissi dirigendomi verso l'ascensore.

-"Dove credi di andare?" Chiesero Amy e Chris all'unisono.

-"A cercarla, Amy rimani qui, sei ancora scossa per questa esperienza." Le impartii io.

-"Ma se non sai neppure dove si trova." Disse Chris.

-"Allora dimmi dove cazzo è, ho bisogno di vederla Chris!" Urlai, alcune lacrime erano già uscite, quella situazione mi stava distruggendo, più il tempo passava più nella mia testa scorrevano le immagini di cosa sarebbe potuto accadere ad Alex. E non volevo pensarci, dovevo occupare la mia mente, ma come facevo se in quel momento c'era solo lei? Mi sentivo impotente di fronte quella situazione,  mi sentivo ancora in colpa per non averla seguita quella mattina, per essere stata incazzata con lei, per tutto.

Mi sentivo così fottutamente male, quasi come stessi dipendendo da lei, come se fosse il punto di ormeggio, un'ancora che mi dava la certezza che se fossimo state l'una con l'altra saremmo state al sicuro.

-"Cristo, sei esattamente come lei. Talmente fuori di testa senza l'altra da portarti alla disperazione." Disse poi Chris ridendo. "Ti accompagnerò, ma poi sarai tu a sorbirti tutte le sue lamentele." Disse lui convincendosi.

-"Uh, ehm, bene andiamo allora." Dissi io, sorpresa che avesse finalmente ceduto. Vidi Chris e la mia migliore amica sorridere alla mia risposta. Salutai Amy e mi diressi verso la porta, quando vidi poi Chris cercare di approcciare con la mia amica in un modo leggermente imbarazzato.

-"Q-Quindi beh a-allora ci vediamo un'altra volta." Disse lui leggermente ricurvo data la loro differenza di altezza. Era sul serio così timido con le ragazze?

-"Certo, grazie mille per ciò che hai fatto e dimmi se fa la matta, le verrò a tirare personalmente le orecchie." Rispose la mia amica.

-"Hey, guarda che ti ho sentito!" Dissi io facendoli ridere. Dopo che si fossero salutati io e il biondo ci affrettammo.

How You Remind MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora