Capitolo 50.

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-"È grave?"
-"Più grave di quanto credessimo, le due costole rotte le hanno perforato il polmone destro, gli accertamenti ci diranno di quanto esattamente."
-"Come riuscirà a respirare così?"
-"Dipende, signorina, se la contusione fosse estesa potrebbe avere carenze elevate di ossigeno nel sangue e problemi respiratori praticamente a vita. Ciò che tutti noi speriamo è che il perforamento sia di piccole dimensioni, così che la terapia per poter tornare a respirare decentemente possa bastare a guarirla."
-"Quanto ci vorrà?"
-"Non posso dirglielo con certezza. Di solito la terapia per piccole perforazioni è di circa tre mesi, ma dipende da come risponde il paziente. Se è abbastanza forte magari in meno tempo potrà tornare alla quotidianità, ma per lo sport ci vorrà più tempo."
-"Cazzo, io non ho il minimo coraggio di dirle che non potrà più fare boxe o scopare decentemente."
-"Tania ma ti pare il fottuto momento di pensare a ciò?"
-"Io cerco solo di pensare a quando si sveglierà, e fidati che quando accadrà non riuscirai a fermarla, anche se dovesse avere un polmone in meno."
-"Se si sveglierà..." Lacrime.
-"Si sveglierà tesoro mio, è la persona più forte che io conosca, non può finire così." Singhiozzi.
-"Dove diavolo è Chris?" Amy.
-"Non lo so dove cazzo si è ficcato quel coglione del tuo ragazzo, appena torna giuro che lo strangolo."
-"Signorine, io vi lascio la vostra privacy, ma vi chiedo di non fare confusione cortesemente, ci sono pazienti che riposano."
———
-"Scusa se sono andata via prima quel, non dovevo lasciarti da sola, non dovrei mai più lasciarti da sola. Ho fatto l'errore di lasciarti andare una volta, non posso sopportare di perderti ancora. Ho bisogno di te, spero tu l'abbia sentito quella sera..." Calore di mani sul mio viso, lacrime mi bagnano le mani, poi il collo, poi lo sterno.
———
- "Ehy bellissima, come stai oggi? Fuori piove ma è appena uscito l'arcobaleno. Non so perché ti sto dicendo queste cose, il dottore ha detto che ci sono possibilità tu possa sentirci, ma io credo sia più un modo per noi altri di aiutarci a metabolizzare il tutto. C'è un'infermiera che sono sicura ti piacerebbe, spero non ti sveglierai quando sarai sola in stanza con lei sinceramente, detto fra me e te, ha un sedere migliore del mio.
Nulla?
Aia, se non ti sei svegliata con questo devo iniziare a preoccuparmi.
Comunque, volevo dirti che a lavoro va tutto bene, Tania sta portando avanti le cose magistralmente, è veramente brava. Chris ed Amy si sono trasferiti, pensavamo di vendere casa nostra ma non so come prenderesti l'idea della convivenza. So che ho sempre detto di volere la mia indipendenza e i miei spazi, ma ora che li sto avendo tutto ciò mi porta all'esasperazione.
Fuori c'è odore di pioggia, ricordo quanto ti piaceva, ti lascio la finestra leggermente aperta sperando possa sentirlo anche tu. Vado a prendere un caffè.
Sai che sei stupenda?

———

-"Giuro che ammazzerò chiunque sia stato, fosse l'ultima cosa che faccio in questa vita." Chris.
-"Non risolverai nulla così, sai anche tu che la macchina che le è andata contro si è dileguata."
-"Magari è stato solo un incidente. Non possiamo saperlo."
-"Adoro la tua innocenza, ma come cazzo puoi pensare che un incidente del genere ad una persona così influente sia solo una fottuta coincidenza Sara?"
-"Non risponderle così, Cristo, non lo vedi quanto sta soffrendo?"
-"Grazie, ma non serve difendermi. E comunque, semplicemente voglio evitare di pensare che c'è un serial killer in giro per la città che vuole uccidere la donna che amo!" Altre lacrime.
-"Giuro che non avrò pace finché non lo troverò."
———
-"Tanti auguri amore mio, sei bellissima come al solito, ma stai dimagrendo tanto...mi sembra di poter sentire le tue ossa ogni volta che ti abbraccio. Hai una bocca disegnata sai? È così perfetta quando dormi... Spero sia così, spero solo tu stia dormendo e che possa svegliarti il prima possibile, guardarmi e vedere che non è cambiato nulla. Che i nostri amici sono qui, che i miei genitori anche si sono preoccupati e che tutti i notiziari parlano di te nonostante siano passate settimane. Avrei voluto passare questo giorno in modo diverso, magari io e te in vacanza all'estero, magari prima saremmo stati dai miei genitori per il loro regalo. A proposito, sono passati oggi, chissà se lo sai, spero non ti dispiaccia se ho aperto per te il tuo regalo, ma la curiosità mi ha uccisa. So per certo che ti farà schifo, ma almeno ci hanno provato dai. I regali dei nostri amici non li ho aperti, quelli li lascio a te, compreso il mio. Spero ti piacerà sai, anche se in realtà è composto da più parti. Una di queste riguarda me, credo capirai cos'è. Mio Dio...sto parlando di sesso con una persona in coma, mi faccio schifo." Seguì una piccola risata.

Potevo sentire le sue mani lisce toccarmi la mascella, il naso, la bocca, il collo. Poi, una voce strozzata riprese a parlare.

-"Sai, non hai idea di quanto tu possa mancarmi. Quel tuo stringermi la vita ogni volta che mi vedi, ogni volta che si avvicina qualcuno dal quale vuoi proteggermi. Quel tuo spostarti quando ti voglio mordere la spalla come segno d'amore. Mi mancano le tue mani che mi fanno i grattini prima di dormire, mi manca il tuo profumo addosso. Mi manca vederti a lavoro, mi manchi a casa e mi manchi a letto. Quella faccia che hai quando mi spoglio, quel tuo morderti il labbro inferiore e ridere, mi fa impazzire. Lo sai? Lo sai quanto mi fai morire dentro ogni volta che ti vedo? Lo sai quanto bella e struggente sei quando mi fai incazzare e vuoi avere ragione? Lo sai quanto mi porti all'esasperazione e lo sai quanto, nonostante ciò, io ti ami?

Ormai il discorso era diventato un fluire di pensieri senza senso, pieno di singhiozzi, di lacrime, di calore umano che si univa al freddo delle mie mani mentre io ero inerme. Mi spezzava il cuore sentirla così ferita e mi si addolciva al solo pensiero che mi avesse detto "ti amo" per la prima volta in tanti anni. Avrei voluto alzarmi e ricambiare, avrei voluto vederla, asciugarle le lacrime, baciarla, stringerla, amarla come mai avevo fatto. Io, cinica bastarda che non so fare altro che portare distruzione nelle vite di coloro che mi sono accanto. Io che non sono mai riuscita a far avvicinare nessuno in quel momento, in bilico tra la vita e la morte, non riuscivo a sentire nulla eppure sentivo tutto. Mai avrei pensato che tutto ciò sarebbe stato una simile tortura. Mai avrei pensato che quel corpo che tanto mi vantavo di controllare, di plasmare a mio piacimento e di modificarlo come più mi aggradava, non sarebbe più stato sotto il mio controllo. Per un attimo ho pensato sarebbe stato meglio morire che sentire tutto quel dolore, per un attimo ho pensato di lasciarmi andare, di smettere di voler sapere cosa accadeva intorno a me e smettere di lottare in quell'olio buio, pieno solo di parole scomposte e di sensazioni di impotenza, di dolore, di morte. Ma cosa ne sarebbe stato di me? Dopo aver lottato per tanti anni contro un essere spregevole ed aver subito i peggiori abusi e le più dolorose torture, dopo aver lottato contro me stessa e contro chiunque, dopo essere diventata ciò che sono. Eppure, forse, tutte queste ragioni non erano nulla in confronto al pensiero struggente delle persone accanto a me, rotte da una mia possibile scomparsa.

Per un po' mi chiesi se effettivamente sarebbero stati dispiaciuti, se qualcuno mai potesse essere dispiaciuto per me, io che mi ero fatta incidere sulla pelle la parola "Monster" ad indicare ciò che mi sentivo ogni giorno.

-"Ti amo, ti amo immensamente Alex. Sei l'amore della mia vita e fa tutto così schifo senza di te. È tutto più grigio, senza colori. Mi sto limitando a sopravvivere, in attesa di un tuo ritorno, quindi ti prego, se come dicono riesci a sentirmi, torna da me. Abbiamo tutta una vita.

Dovevo lottare, quantomeno per quelle parole.

E mi sembrava che in quel momento o poco dopo, non saprei dire quando esattamente, sentii la sua testa poggiarsi sulla mia spalla e ricambiai quella stretta di mano, sentendo un sussulto.

How You Remind MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora