Capitolo 13.

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Sara's Pov

Psicologo? Da quando Alex andava da uno psicologo?

-"Già, sorprenderebbe anche me sapere che una come me potesse andarci." Disse poi abbozzando un sorriso, interpretando correttamente il mio sguardo confuso.

-"Ascolta" iniziai "Se non te la senti di parlarmene va bene, aspetterò. Ma sappi che per qualunque cosa voglio esserci per te tanto quanto tu ci sei per me." Dissi poggiandole una mano sulla gamba.

Non volevo metterle pressione, non avrei voluto che me ne parlasse solo perché un verme come Max lo aveva fatto uscire fuori. Quando sarebbe stata pronta l'avrei ascoltata, sapevo non sarebbe stato facile per lei.

-"Grazie..." Disse poi, la sua voce roca era più bassa del solito. "Mi dispiace veramente tanto per Amy." Continuò.

Poggiai la testa sul sedile in pelle guardando la pioggia che batteva sui finestrini dell'auto. Mi rilassava quella pioggia così forte, così improvvisa, come quel che provavo in quel momento. Come se, non potendomi sfogare, ci avesse pensato il tempo al posto mio.

I lampi, la loro luce che da lontano spuntava come il flash di una foto, immortalando per sempre due ragazze fradice per averci corso dentro, col fiatone, complici. Complici di quella faccenda orribile che stava accadendo alla mia amica, complici di sguardi, di sentimenti, complici di un passato condiviso solo in parte eppure che avrebbe segnato in modo indelebile le nostre vite. Vite che erano segnate da quei ricordi tutt'ora.

Pensavo ad Amy, a quanto stesse soffrendo, alle parole di quel mostro. Le aveva lasciato qualcosa sulla schiena, in che modo? Come poteva averle fatto del male dopo un anno di relazione? Da quanto tempo progettava tutto questo?

-"Dio...non posso credere che Amy stia così, mi sento così in colpa per non essere stata in casa, per non averle parlato più del dovuto, pe-" Mi interruppe.

-"Hey hey calma, non puoi dare la colpa a te stessa se il suo ragazzo è fuori di testa." Disse, gli occhi mi pizzicavano pensando a quel che lui avrebbe potuto farle ancora.

-"Calma, come faccio a restare calma? La mia migliore amica è sparita, la stanno torturando, l'hanno sfregiata e io sono qui, senza poter fare nulla, aspettando la chiamata di un tizio che credeva l'amasse, che..." Fui interrotta da due labbra calde sulle mie. Due labbra carnose che premevano sulle mie.

-"Oddio, s-scusa è-è che non smettevi di-" Questa volta fui io ad interromperla, prendendola per il viso e avvicinandola a me, baciandola di nuovo. Sorrisi in quel bacio, per un attimo mi sentii felice, spensierata, completamente svuotata da ogni emozione negativa che avevo avuto fino a quel momento.

Feci scendere la mano sulla sua mascella e lei passò piano la lingua sul mio labbro inferiore, non le negai l'accesso mordendole piano il labbro, la sentii gemere. Quel piccolo suono che uscì dalla sua bocca mi fece impazzire. Tanto che mi alzai di poco sul sedile e, capendo le mie intenzioni, mi afferrò dai fianchi facendomi sedere a cavalcioni su di lei.

Sorridemmo come due bambine quando sanno che stanno facendo qualcosa di sbagliato, qualcosa che non andrebbe fatto ma che ci trovano così gusto nel fare.

La sua t-shirt completamente fradicia lasciava intravedere il suo addome, lasciai scivolare una mano sotto di essa e rimasi sorpresa da quanto fosse bollente, di solito aveva le mani gelide, scoprire che fosse calda mi fece aprire gli occhi, cercando di capire se stesse bene.

Capendo la mia agitazione mi sorrise e mi afferrò il polso premendo sui suoi addominali, scuotendo la testa. Sentivo caldo, iniziai a muovere il bacino, e smise di baciarmi solo per avvicinarsi al mio orecchio e gemere, sentire la sua voce roca strozzata dai miei movimenti mi faceva impazzire.

Quando mi vide sorridere capì il motivo e sorrise a sua volta. Mi prese poi per i fianchi bloccandomi e alzò la testa per baciarmi di nuovo, nel momento in cui le nostre lingue si sfiorarono le sue mani strinsero i miei fianchi per poi spingerli sul suo bacino. Ansimai.

Pensai alle mani che mi sfioravano, a quegli brividi sulla pelle, a quella sensazione nel basso ventre. Sentire di nuove le mani che mi sfioravano aumentavano i ricordi, i ricordi di qualcuno che non mi avrebbe dovuto toccare mai più, il ricordo di mani ruvide e grandi che si prendevano qualcosa che non volevo dare.

-"D-Dovremmo andare..." Le sussurrai, scossa da quella faccenda.

-"Concordo, ma la prossima volta niente bianco nei giorni di pioggia." La sua voce uscì come un verso strozzato, la sua voce era più graffiate e roca del solito. Abbassai la testa e vidi che la mia canotta bianca era diventata quasi trasparente, arrossii.

-"Non arrossire, a me non dispiace." Disse lasciandomi un ultimo bacio tra le clavicole scoperte prima che ripartissimo.

Il resto del viaggio lo passammo in silenzio, probabilmente entrambe stavamo pensando a quel bacio. Ogni molecola del mio corpo avrebbe voluto continuare, ma la mia mente vedeva buio, mi fermava, black out.

Mi voltai verso Alex la quale aveva un'espressione che non riuscii a decifrare, non capivo se fosse calma, turbata, o preoccupata.

Alex's Pov
Sara si era addormentata nel viaggio in macchina, quello che era successo poco prima mi sembrava assurdo. Stavo per cedere, la volevo marchiare, volevo strappare ogni indumento che ci separava coperto di pioggia.

Ma non potevo, erano ancora troppe le cose che avrebbe dovuto sapere, troppe le cose che avrei dovuto mostrarle.

Eppure avevo paura, paura perché si era fermata, perché pensavo si fosse pentita di quella scelta, perché pensavo volesse andarsene da me.

Non sapevo neppure io cosa avrei dovuto provare, ero turbata, triste per Amy, eccitata, felice come non lo ero da tempo. Assurdo pensare come in quella situazione io fossi felice, felice di averla baciata, felice di aver sentito ancora quel sapore, felice di averla sentita addosso, mentre ogni secondo che passava sembrava ci accendessimo di più. Eppure mentre guidavo, vedere il suo volto sorridere nel sonno mi dava la speranza di qualcosa.

Buonasera a tutti cari lettori, eccoci finalmente arrivati a quel che la stragrande maggioranza di voi stava aspettando.

Aggiungerei la parola "pervertiti" ma sono buona e per questo mi limiterò a pensarlo.

Quindi...cosa ne pensate di questo bacio? Lo volevate meno spinto? Lo volevate più tardi? Come ve lo aspettavate? A voi i giudizi.

How You Remind MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora