Sara's Pov
Passò circa un mese dal viaggio a Cuba. Un mese nel quale io ed Alex non avevamo più parlato di quel che c'era stato tra di noi. Dopo l'affare con la casa editrice cubana l'azienda era stata più occupata che mai a gestire accordi e prerogative da mantenere con i nostri soci.
Io ed Alex ci vedevamo solo a lavoro, ci lanciavamo sguardi furtivi, sorrisi complici e occhiate di approvazione o dissenso in base a ciò che l'altra faceva. Eppure non capivo perché non voleva più parlarmi. Proprio lei che in quei giorni mi aveva fatta sentire a casa, al sicuro. Proprio lei che mi aveva fatta sentire me stessa, non sbagliata. Proprio lei che in quei giorni sembrava fosse drogata dal mio corpo.
Forse però significai solo quello per lei, un corpo. Un corpo da usare e riutilizzare come più le piaceva, cosciente che a me sarebbe andato bene. Quasi temevo il suo sguardo alle volte, per paura mi potesse bruciare ancora, per paura che mi avrebbe rivelato fossi stata solo una povera illusa.
Amy e Chris avevano iniziato la loro relazione ormai ufficialmente. La sera nella quale tornai da Cuba e li avevo sorpresi sul divano di casa nostra in atteggiamenti intimi non mi scioccò più di tanto. Sin dalla prima volta nella quale li avevo visti insieme sapevo ci sarebbe stato qualcosa tra quei due.
Amy mi raccontò che inizialmente, dopo quel bacio sul nostro divano, aveva detto a Chris di andarci più piano, data l'esperienza dalla quale era appena uscita, disse che lui capì perfettamente la situazione e le diede tutto il tempo voluto, fin quando circa quattro giorni fa non iniziarono ad uscire ufficialmente insieme.
Ero veramente felice per loro. Sembrano perfetti insieme e Chris era il genere di ragazzo che avevo sempre voluto al fianco della mia migliore amica. Era dolce e altruista, esattamente come Amy, anche se riconosco che alle volte sembrava veramente uno spirito libero. Amava le cose spericolate e rischiose, in una delle sere nelle quali venne a mangiare da noi ci raccontò di alcune delle sue avventure. Amava il volo e sperimentò più volte sport estremi come il paracadutismo o lanciarsi con il deltaplano.
-"Io ho sempre preferito il volo "leggero" diciamo, quello dove una volta aperto il paracadute o lanciato da una montagna prosegui in modo lento fino al terreno di atterraggio." Disse lui mentre eravamo sul divano tutti e tre.
Quel pomeriggio era venuto a farci visita, come succedeva spesso nell'ultimo periodo. Io ero appena tornata da una lunga giornata di lavoro e fare una chiacchierata sul nostro morbido, quanto piccolo, divano mi faceva più che piacere.
-"Alex invece..." Continuò poi con un sorriso quasi malinconico sulle labbra. Le fossette attorno alla sua bocca erano evidentemente segnate da quel sorriso così raggiante, come se parlare della sua migliore amica fosse per lui tra gli argomenti che preferiva. Io invece non appena sentii quel nome mi irrigidii sul posto, pervasa da centinaia di brividi in tutto il corpo.
-"Lei ha sempre preferito la velocità, deve sentire il vento in faccia per essere felice, deve sapere che se non avesse tutto il controllo che riesce ad avere potrebbe arrivare ad un passo dalla morte." Disse lui, ormai aveva tolto il braccio attorno alla mia amica e guardava le sue mani, poi alzò il volto e mi guardò dritto negli occhi. Quasi mi lasciò disarmata, sembrava sapesse, sembrava volermi dire qualcosa. Quegli occhi di un misto tra il nocciola e il verde brillavano, quasi estasiati ed euforici al pensiero della pazzia della sua amica.
-"Wow, deve avere veramente molto coraggio." Disse Amy sorridendo. Non le avevo ancora raccontato tutto quel che era successo a Cuba. Da un lato perché quando io tornavo da lavoro lei usciva e non ci vedevamo spesso, dall'altro invece avevo paura potesse arrabbiarsi dato che ora tutto quel che c'era stato era come sparito. Ad interrompere i miei pensieri e i miei sensi di colpa fu ancora una volta la voce profonda e calma di Chris.
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How You Remind Me
Teen FictionSequel di "I Wanna Be Yours." Passati anni dall'ultimo incontro in quel parco. Passate storie. Passati amanti. Passato il ricordo. Passata, quasi, la storia.