𝟙𝟜

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*comunque guys amo il fatto di sapere che appena posto ci sono quelle persone che vanno subito a leggere il capitolo:3*

Scesi nuovamente dal palco e percorsi le piccole scalette, per andare verso Thommy e gli altri: appena mi avvicinai il biondo mi prese per mano <<devo dirti quella cosa>> sussurró e io annuí decisa di sapere tutto.

Mi portò in un'angolino, poco più lontano da tutti i gruppetti di amici che si stavano ubriacando <<allora Michy...>> inizió e io lo spronai a continuare, facendogli un segno con la mano a<<non la faró tanto lunga ok? Forse... forse provo un'attrazione per te>> disse poi chiudendo gli occhi.

Gli toccai le mani, racchiudendole fra le mie <<Thommy lo so che non sarai felice nel sapere la risposta>> iniziai <<ma penso tutta la sappia già: non fraintendermi, sei un ragazzo stupendo e con un cuore enorme, ma non è il periodo adatto, mi capisci?>> chiesi io guardandolo negli occhi <<scusami>>

<<fa niente, ci sono abituato>> ammise e io lo abbracciai, commossa da quelle semplici parole <<vedrai che troverai la persona giusta, io sono inaffidabile>> riferii staccandomi dal caldo abbraccio <<da  tutti i punti di vista>>.

Lui mi squadró leggermente, con sguardo triste <<va bene ora vai, ti ho trattenuta anche troppo>> disse per dopo sorpassarmi, dandomi una spallata leggerissima, che mi fece sentire 𝗩𝗨𝗢𝗧𝗔.

Ad occhi chiusi e sospirando rimasi lí a riflettere sul perché la causa sia sempre io: sentii una voce bassa e maschile <<tutto bene?>>

Mi girai già sapendo chi fosse <<si>> dissi asciugandomi le lacrime e tirando sul col naso <<micol non sono stupido>> disse avvicinandosi <<fai finta di esserlo Dylan, sto bene>>

<<oh andiamo! Sto cercando di comportarmi nel modo più adeguato possibile mei tuoi confronti, smetti di essere sempre cosí!!>> sbottó lui urlando, sovrastando la musica che c'era lá dentro <<lo vuoi sapere!?Dylan il tuo migliore amico si è appena dichiarato e io gli ho dato palo in modo orrendo!>> dissi rannicchiandomi a terra.

Il ragazzo si avvicinò a me <<bhe ecco, non me ne frega un cazzo. Era un modo di dire quello di prima. Devi tornare al bancone, ci sono clienti>> ammise facendo una finta smorfia dandomi delle pacche sulle spalle: con le gambe al petto e la bocca socchiusa lo osservavo come, con il suo atteggiamento strafottente, se ne andava fiero di se verso alcuni suoi amici.

Sgranai gli occhi incredula dell'accaduto e mi alzai lentamente, pensando alle sue parole "𝙣𝙤𝙣 𝙢𝙚 𝙣𝙚 𝙛𝙧𝙚𝙜𝙖 𝙪𝙣 𝙘𝙖𝙯𝙯𝙤"

Mi rimbombavano nella mente: una parte di me mi ripete di lasciar stare e di fregarmene, mentre l'altra parte... mi dice l'opposto.
Insiste dicendomi di starci male.

Sospirando sonorosamente mi misi una felpa addosso, trovata su una sedia là vicino, e andai dietro al bancone per servire i ragazzi.
Erano tutti più o meno della mia età, che frequentavano periodicamente il locale.
Della serie: non lo lascio il posto fisso.

Posso ammettere però di non aver mai staccato lo sguardo da Dylan: è letteralmente più forte di me.
Il mio corpo non riesce a non osservare e scrutare nei minimi dettagli i suoi nei, le sue labbra, il suo naso.

Capirete cosa intendo.

Lo conosco da nemmeno una settimana e per quanto lui mi tratti male e per quanto il nostro rapporto non sia così ravvicinato, sostengono di aver subito qualcosa, un cambiamento, forse.
Un cambiamento dalla "NUOVA VITA" che sto affrontando, accanto a persone con mente e idee differenti.

<<ei>> mi disse un ragazzo attirando la mia attenzione: lo guardai attentamente per un paio di secondi assottigliando gli occhi e finalmente mi ricordai del viso conosciuto <<ohm, Shawn giusto?>> chiesi e lui mosse la testa <<esatto>>

Pulii delle briciole immaginarie dal grembiule e mi alzai per sapere il suo ordine <<che ti porto?>>; lui ci riflettè un pochino, stando zitto e toccandosi con le mani venose il mento <<voglio Dylan>>

Scoppiai in una leggera risata, mischiata da dei sospiri <<mi dispiace, non c'è>> dissi, ovviamente mentendo. Insomma, non avrei di certo mai detto ad uno sconosciuto dove fosse Dylan.

<<oh per sfortuna tua l'ho visto pochi minuti fa ma l'ho perso di vista>> disse avvicinandosi un'altro poco a me <<quindi ritento, dov'è Dylan?>>

Messa sotto pressione risposi subito <<mh ok, lo vado a chiamare>>. Lui sorrise falsamente portando il bicchiere in vetro alle labbra e io aggrottai le sopracciglia, infastidita.

Guardandomi indietro più volte cominciai a cercarlo fra la folla e non appena lo trovai lo tirai da un braccio, con fare insistente: mi rivolsi prima a Riley, chiedendole scusa per averli interrotti, poi guardai intensamente negli occhi Dylan <<ti vuole parlare un certo Shawn, ho cercato di mandarlo via ma nulla. Non fatti pestare, ti ho già salvato una volta>> dissi poi lasciandogli il braccio <<vieni al bancone>>

Dopodiché salutai tutto il gruppo di amici che ci guardava male e, seguita da lui, me ne tornai al punto di partenza <<ecco>> dissi incrociando le mani al petto.

<<devo parlare solo con 𝙇𝙐𝙄, 𝙋𝙍𝙄𝙑𝘼𝙏𝘼𝙈𝙀𝙉𝙏𝙀>> ammise il ragazzo con viso impassibile <<scusami ma stiamo lav->> cominciai a parlare ma il moro accanto a me mi fermó, mettendomi una mano sul petto <<va bene, vieni>>

Mi lanció un'occhiataccia e spintonato da Shawn lasciarono la sala ancora affollata: prevedo guai seri.

Stando muta guardi ripetutamente con le mani sotto il seno Thomas che mi fissava seduto a pochi metri da me <<è in pericolo?>> chiesi e lui rise mettendosi la birra alla bocca <<tu che dici?>>

Feci una smorfia <<quindi che dobbiamo fare?>> chiesi dopo poco e lui fece spallucce <<aspettiamo e speriamo ritorni tutto intero>>

<<oh andiamo Thommy! È il tuo migliore amico, non ti dispiacerebbe vederlo mezzo sfracellato?!>> chiesi io gesticolando e lui, prima di alzarsi e concludere il discorso <<Dylan se la sa cavare anche da solo>>

*scusate per gli errori e scusate per avervi fatto aspettare così tanto, muah-3-*

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora