𝑇ℎ𝑖𝑟𝑡𝑦 𝑓𝑜𝑢𝑟: 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑦

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...si avvicinò a me sorridendo <<ascolta, per farmi perdonare... stasera andiamo ad una festa ok?>> mi chiese e io caddi all'inganno <<solo perché non esco da tanto>> dissi assottigliando gli occhi <<ci saranno anche Riley, Kiara e Thomas>>

Gli sorrisi a rimando e poi andai in camera per prepararmi....

SKIP TIME

Con il cellulare tra la spalla e l'orecchio correvo con i tacchi verso la camera di Dylan, dove mi doveva praticamente aspettare.
Stavo parlando con Kiara, mi ha appena comunicato di essere stata invitata ad un festa a casa di un certo Cameron e che non sarebbe venuta con noi ma sarebbe andata a quella lá.

<<amore mio...>> mi sussurró in un modo strano, quel modo che si usa per ottenere qualcosa <<non é che potesti convincere Dylana a venire a questa festa?>>

Le lanciai un'occhiata anche se non mi avrebbe mai vista <<ci proveró>>
Non ho la più pallida idea di che cosa ne uscirà da questa faccenda.

<<Dylan>> dissi bussando alla porta <<entra>> sentii di rimando ed entrai senza farmi problemi: non appena lo feci lo vidi in boxer.

<<dai!>> urlai comprendono gli occhi <<su, non è la prima volta che vedi un
ragazzo in boxer!>> mi disse ridacchiando e io alzai gli occhi al cielo <<ascolta, Kiara mi ha chiesto se... ecco... potremmo andare ad una festa a cui è stata invitata>>

Lui ci pensò un po' <<va bene>> disse infine <<non sapevo dove portarvi>>

Non appena sentii questo spalancai gli occhi <<tu vuoi dirmi che "mi" hai invitata ad una festa immaginaria solo
per scusarti!?->> urlai leggermente arrabbiata e lui mi scrutó <<no, no, hai capito male, io non->> cominciò ma lo anticipai <<preparati, ti aspetto fuori>>

Ai piedi avevo solo dei tacchi di Kiara fortunatamente sobri.
Aprii la porta d'uscita e mi mi stupii nel vederlo sul suo solito posto, appoggiato sull'angolino della macchina con i palmi appoggiati sul cofano.

<<ma->> sussurrai sbalordita <<tu non eri in cam-, dentro!?>> dissi stropicciando gli occhi <<magia>> aggiunse Dylan gesticolando.

Non mi feci troppi problemi e accettai la cosa molto velocemente: tra me e Dylan ancora non scorre buon sangue, ci sono alti e bassi fra di noi, ma ci stiamo lavorando per migliorare questo rapporto tossico...

Sbuffai insensatamente e togliendo i tacchi dai piedi mi posizionai davanti alla portiera della macchina: mi guardai il fisico attraverso il finestrino, l'orologio e poi il viso.

<<ah, vieni così?>> mi chiese Dylan con fare un po' schizzinoso e io aprii la bocca, un po' scioccata <<non so cosa ti prenda, ma hai seriamente qualche problema!>>

Mi sfogai maledendolo un po' e poi rientrai nel pub per cambiarmi.

A passi ampi andai in camera di Kiara e spalancai le due ante del suo armadio: che metto, un tubino nero o di un'altro colore?

Non sono mai riuscita a scegliere le cose in così poco tempo e da sola, ci sono sempre state o Kiara o mia madre. Tirai fuori diversi paia di vestiti e rimasi davanti al letto a fissarli: <<ohhh perché la vita da donna è così complicata>> pensai tra me e me con le mani nei capelli.

Afferrai il telefono e chiamai immediatamente Kiara:

<<Kiara>>
<<dimmii>> disse ridendo
<<aiutami ti prego>> ulrai impanicata
<<che cos'è successo?>>
<<non so che vestito mettere>>
<<allora aspetta, mi mancano 30 minuti, tu fai la doccia, io arrivo, ma fatti trovare pronta>>
Annuí e chiusi la chiamata.

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora