𝟜𝟚

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Mi buttai sul letto con il pensiero a cosa avrebbero fatto quei due ragazzi da soli: si sarebbero per lo meno uccisi a vicenda.
Cosa poco plausibile, ma da prendere in considerazione.

Mi buttai il cuscino sul viso, come un tentato suicidio, e non appena cominciai a sentire delle urla proveniente da camera di Dylan mi venne un'idea avrei dovuto chiedere aiuto no? E perché non chiederlo a Shawn?

Presi il telefono in mano e feci sbucare la detesta dalla porta bianca: guardai e destra e a sinistra e non notando nessuno corsi verso la porta.

Ero riuscita ad avere il numero di Shawn grazie a Kiara, quindi non appena uscii fuori lo chiamai, anche più volte.

<<pronto?>> chiese dopo varie chiamate <<pronto Shawn, sono Micol... ho bisogno del tuo aiuto>> ammisi con troppo orgoglio: lo sentii ridacchiare <<che cosa vuoi- ah ma sei seria>> disse rendendosene conto e io annuí facendo una smorfia <<va bene, incontriamoci al pub fra cinque minuti, tanto ero già in giro e tu ci abiti quindi>>

Guardai  indietro sperando di non vedere un scenario troppo triste. Si vedeva Dylan sbracciarsi come un matto e Thomas stare fermo come una statua ad osservarlo.

Deglutii <<aspetta no... non al pub! Stanno succedendo delle cose, meglio se ci incontriamo qui vicino, al parco>> proporsi speranzosa e lui annuí: sembrava troppo gentile.

SKIP TIME

<<Aspetta vuoi dirmi che sei venuta qua di nascosto senza dire nulla a Dylan!>> dissi ridendo il bastardo e io sorrisi <<si esatto... ho fatto un casino vero?>> chiesi preoccupata e lui mi fece un sorriso di compassione mai visto prima.

<<perchè sei cosí felice?>> gli chiesi ad un certo punto mettendomi seduta per bene sulla panchina del giardinetto <<mi sono appena lasciato e mi sento di nuovo libero>>

<<ah... a me sembravi tutto tranne chiuse in gabbia>> dissi assottigliando le labbra guardando un'altro posto, per non incontrare il suo sguardo seducente. Sentivo come mi osservava il profilo, ma ho preferito non dire nulla.

Sinceramente non so cosa io e Dylan siamo... fra noi c'è qualcosa, lo sento.

<<Ti manca?>> chiesi ad un certo punto, girando il capo verso il ragazzo, che mi guardava con sguardo seducente e malinconico <<chi mi dovrebbe mancare??>>

<<Non fare lo stupido>> dissi seria, dandogli uno schiaffo sul braccio <<sai di chi parlo... ti manca?>> riproposi la stessa domanda e vidi il suo viso rabbuiarsi.

<<da morire>> si fece scappare dopo secondi di silenzio <<ma non so come fare... sono tornato qua a Los Angeles ma invece che migliorare le cose ho fatto più casino>> ammise mettendosi le mani in viso disperato, come un bambino in cerca della sua mamma. Mi venne spontaneo abbracciarlo forte: doveva tenere duro.

<<posso dirti un segreto?>> gli chiesi con tono scherzoso: era una domanda a cui non spettava nemmeno una risposta... lui sapeva già che avrei parlato anche senza il suo consenso <<prima che io e lui litigassimo abbiamo passato la notte insieme... io non riuscivo a dormire e ho cominciato ad ascoltare le parole che Dylan sussurrava... mentre dormiva ovviamente>>

<<bello sapere che Dylan parla nel sonno! Che bel segreto>> urlettó ironicamente Shawn, alzando le mani al cielo, per dare un tocco in più di aria bambinesca e ingenua <<e fammi finire almeno!>> dissi ridacchiando, sbattendo le mani sui fianchi.

<<Ha detto il tuo nome... lo ha sussurrato una decina di volte piangendo>> gli dissi toccandogli la spalla, abbozzando un sorriso <<anche tu gli manchi tanto! Che cosa aspetti a riprendere ciò che è tuo....>>

Lui deglutii, stropicciandosi con una mano gli occhi <<ti aiuterò... se questo è importante per Dylan, ti aiuterò... lo faccio sia per te, che per me, ma soprattutto per lui>>

Sorrisi piena di dolcezza nel cuore non appena sentii quelle parole così delicate uscire dalla bocca di un ragazzo sempre con in mano erba e con in bocca parolaccia e imprecazioni di ogni tipo. Mi si scalda il cuore vedendo che le persone non perdono una parte di se, pur attraversando periodi difficile.

A non riuscire a dimenticare il passato sono rimasta solo io, a quanto pare....

<<Dimmi in che cosa consiste questo piano>> mi disse avvicinandosi a me, a braccia aperte <<dopo far evadere il padre di Dylan>>

Lo sentii deglutire inaspettatamente <<d-dal carcere??>> chiese balbettando e io alzai un sopracciglio <<non ho paura ma... guardati... hai dei amici, una famiglia, un ragazzo che ti ama, più o meno, un lavoro soddisfacente... sei sicura di volerlo fare?>> chiese cercando di essere comprensibile.

Annuì decisa <<non ho mai voluto quello che ho ora... ho sempre voluto avere solo dei amici con cui chiaccherare, discutere, ridere, fare cazzate>>

<<sei consapevole che questa sarà una grande cazzata e che ci costerà caro vero?>> mi chiese ridacchiando, toccandosi la mascella marcata <<per gli amici si rischia>>

Annuendo si alzò, cadendo su due piedi davanti a me <<non ti ho spiegato cosa dobbiamo fare>> dissi inseguendolo <<vai al pub... io vado a prendere delle cose! Arriverò anche io... se non arrivo entro un'ora chiamami, potrei eventualmente addormentarmi!>> mi informò lui continuando a correre verso la sua macchina.

Ridacchiai sotto i baffi e tornai al pub in pochi minuti. Avevo un groppo in gola inimmaginabile. Spalancai gli occhi non appena trovai i due "migliori amici" ancora a discutere.

<<siete incredibili>> urlai sbattendo i piedi a terra per richiamare la loro attenzione <<sono andata via un'ora fa e voi ancora state litigando>> sbraitai ancora più forte.

<<non mi interessa di cosa avete discusso ma sappiate che ho chiesto aiuto a Shawn... e no! Tu non dire nulla!>> dissi indicando Dylan con l'indice, che stava giá cominciando a sentirsi a disagio <<non ti lamentare perché so che ti manca: così potrete allacciate nuovamente i rapporti>>

<<tu invece fuori! Ora!>> continuai alzando la voce come mai fatto in tutta la mia vita <<o basta che stai alla larga dal tuo nemico>> dissi facendo sotto intendere che il "nemico" fosse Dylan.

<<ora staremo qua, tranquilli e in silenzio ad aspettare Shawn>> dissi infine buttandomi a peso morto sul divanetto rosso <<non vi sopporto più>> aggiunsi prima di mettermi una mano in viso.

Veramente non li sopporto più!

*guys scusatemi. ODIO fare così ma ho problemi familiari... ma non solo, quindi se mi assento per un paio di giorni prometto di tornare. Anyway, beccatevi questo capitolo:>. Siamo quasi metà libro, se non a 3/4:)*

Cᴏᴍᴜɴǫᴜᴇ ʜ ᴅᴇᴄɪs ʜ, ᴘᴘɴ ғɪɴɪʀᴏ́ ǫᴜᴇsᴛᴀ, ᴄᴏᴍɪɴɪʀᴏ́ sʀɪᴠᴇʀ ɴ sᴛᴏʀɪ s SHAWN MENDES. ɪᴄᴀ ɴ sɴ ssssɪɴᴀᴛᴀ. IO OSSESSIONATA? MAI.
ANDATE AD ASCOLTARE "MONSTER" e "WONDER".
ne vale la pena, sappiatelo.

Ultima cosa (mi scuso per lo spazio autrice molto lungo) ma appena finiró questa storia faró IL FACE REVEAL (lasciandovi il mio insta) AAAA

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora