26

1.4K 66 19
                                    

<<guarda questi moduli...>> cominciai a dire con faccia impassibile: non riuscivo a sorridere perché il sonno si stava facendo sentire.
Avevo bisogno che Dylan ma facesse ridere per rimanere sveglia.

Lui fece così e cominció ad annuire a caso <<ok... cosa sono?>>
Sorrisi e gli diedi un colpetto sulla nuca <<questo è un documento di tuo padre....>>

<<Spiegati meglio>> mi spronó con una mano <<sono stati scritti in modo sbagliato. Il signor John ha chiesto di cambiarli per far sì che il suo piano funzioni>> ammisi assottigliando le labbra <<eh allora perchè non li consegni alla polizia!!>> mi chiese lui incrociando il mio sguardo.

<<non sono firmati>> ammisi <<ci potrebbero accusare di falsificazione in campo lavorativo>> dissi riflettendoci un po'.

<<in parole povere?>> mi richiese abbozzando un sorriso da stupido: rotei gli occhi divertita e cominciai a gesticolare sotto il suo sguardo <<potremmo avere delle penalizzazioni, non avendo una firma, rischiamo di passare dalla parte del torto>>

<<si ma di chi deve essere questa firma?>> mi chiese lui di nuovo <<del capo della società, mr. John>>

Appena nominai QUELLA persona sbuffó pesantemente <<mi sta sui coglioni questo tipo>> ammise indicando un punto a casa con il dito.
Si fermó a guardarmi mentre continuavo a cercare sul computer dei fogli importanti <<ti prego, non guardarmi, non riesco a lavorare se mi guardi...>> dissi cercando di essere comprensiva, ma sembrava che lui non si volesse muovere <<non ci riesco>>

<<mhhh non trovo quelli firmati Dylan>> sbraitai mantenendo il tono di voce basso <<Dy..>> dissi richiamandolo e lui annuí <<se dovessi entare in casa di qualcuno... mi aiuteresti?>>

Stropicció poco gli occhi non sapendo che dire, forse sorpreso per la domanda <<certo!>>
Sorrisi dalla sua risposta pimpante e gli diedi un forte abbraccio <<perdonami per tutti ciò che ho fatto>> dissi senza rendermene conto, ma non me pentii, almeno non subito.
<<il problema è un'altro>> dissi toccandomi il mento <<dal momento che devo andare via devo trov->> cominciai ma lui mi fermó <<potrai rimanere qua quanto vuoi>>

Schiusi leggermente gli occhi e mi decisi a parlare <<sono tentata ad abbracciarti di nuovo>> dissi <<ma non lo farò per il tuo bene>> dissi sorridendo e lo vidi aprire bocca, per poi fermarsi.

<<domani sera andremo a casa sua>> dissi spegnendo il sorriso che avevo <<dopo la chiusura del locale>>

<<se vuoi posso chiudere prima!?>> mi disse Dylan mettendomi una mano sulla coscia <<non sto nella pelle>>

Sorrisi in modo esagerato e poi mi stesi sul letto <<ti dispiace se dormo qua?>> chiesi e lui non disse nulla: si avvicinò a me, mi spinse sotto le coperte e si affiancò a me, spegnendo poi la luce.

<<lo prendo come in sì>> dissi accoccolandomi meglio fra le coperte e lo spazio che avevo <<fai bene>> mi disse lui.

Chiusi gli occhi e mi sentii abbracciare da dietro: sorrisi e d'istinto mi avvicinai con la schiena verso di lui, a toccare il suo petto.
Avrei voluto piangere davanti a lui: non ricevo affetto da mesi, se non anni.

<<a che ora ti sveglio?>> mi chiese ad un certo punto appoggiandosi ad un gomito e spostandomi i capelli dal viso <<quando ti svegli tu>> gli risposi subito guardandolo negli occhi.
Mi sorrise e tornó steso con le braccia attorcigliate al mio bacino.

<<notte michy>> mi disse immergendo il viso fra i miei capelli come un bambino <<vedi che mi muori soffocato!!>> dissi ridendo <<notte dy>> dissi infine.
Non riuscivo ad addormentarmi ma ero felice. Felice di stare fra le braccia sue.

*mattina*

<<michy svegliati>> mi disse Dylan picchiettandomi con due dita una spalla: borbottai cose insensate e mi girai dall'altra parte <<dai micolll>> insistette lui con fare divertito.

Gli alzai il dito medio e girai il cuscino dalla parte fresca <<ok Micol Rapp, lo ha voluto lei!>> mi informó e poco dopo mi tiró dalla gambe verso la fine del letto <<hai le mani freddeee>> sbraitai seria per poi guardarlo: uno sguardo così profondo non l'ho mai visto prima.

Si avvicinò a me e sfioró le mie labbra con le sue, poi si staccò velocemente <<buongiorno>>

Mi stropicciai gli occhi e mi ributtai nel letto, con la pancia verso il soffitto e le mani in viso <<Dy>>

<<mh>> mi disse lui tornando in camera, intento a lavarsi i denti <<che ore sono?>> gli chiesi: fece vari giri per la camera e poi trovó l'orologio <<le 15:07>> mi disse ributtandolo sul mucchio di vestiti <<ma sei pazzo!!>> dissi buttandomi in piedi <<ti avevo detto di svegliarmi quando tu lo facevi!!>>

<<mi sono svegliato anche io ora>> disse uscendone con questo e con un sorrisetto stampato sulla faccia <<giuro che te la spacco quella faccia>> dissi ridendo <<vado in camera mia a preparare tutto, chiama anche Thomas. Alle 3:30 dobbiamo essere fuori>> dissi prendendo il laptop.

<<ma manca solo mezz'ora>> disse lui specchiandosi <<coglione, alle 3:30 di notte!>> dissi gesticolando e ridendo allo stesso tempo <<ora prepararti, io parleró con Kiara>> dissi e poi uscii dalla camera salutandolo.

Uscí sbuffando, con un sorriso sul viso: mi fermai vari secondi sulla soglia della camera con il telefono in mano ad osservare le chiamate di mio padre.

Andai verso la mia di camera ma qualcuno mi prese il polso <<dylan ho detto che ci vediamo sta— oh ehi Riley!>> dissi sorridendo falsamente <<ascolta amore mio, non ti azzardare a fare qualche altra cosa con lui o ti stacco quei bei capelli che ti ritrovi>> mi disse puntandomi un dito contro <<mi stai seriamente sfidando senza alcuna prova? Abbiamo dovuto sistemare una questione>> la informami <<non ti conviene fare la gallina davanti a me. Almeno se lo vuoi farla assicurati almeno di essere curata: fatti una doccia>> dissi, quasi come un consiglio, chiudendo la porta.

Afferrai il telefono e chiamai velocemente Kiara, rischiando anche di far cadere il computer che avevo in mano: la chiamai più volte ma non rispose.

"questa ragazza ha il telefono
per impiccio" pensai fra me e me per poi lasciarle un messaggio in segreteria <<giuro che se non rispondi ti spacco la faccia! Vieni al pub sta sera, andiamo a fare casino>>

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora