𝟜𝟙

1.2K 56 25
                                    

<<ma sei sicura di quello che dici?>> mi chiese appoggiando una mano sul mio ventre: gliela accarezzai delicatamente prima di parlare <<no, sicura non lo sono... ma voglio tirar fuori tuo padre>>

Lo sentii ridacchiare nervosamente sotto i baffi <<ti rendi conto che se ti beccano puoi dire addio alla tua carriera?>> chiese poi sbadigliando <<la mia carriera è finta prima che la potessi cominciare>> ammisi assottigliando le labbra <<ora mi servi solo tu, sinceramente>>

Gli presi la mano e la feci scivolare per tutta il mio corpo, fino ad arrivare all'inizio delle coperta <<sei sicura?>> disse ridacchiando mettendosi comodo <<mai stata più sicura>>

Continuó quello che avevo cominciato. Nel mentre lo faceva le notte labbra si toccava e si staccavano in continuazione. Gemetti più e più volte al suo orecchio e ogni volta che lo facevo sentivo la sua schiena contorcersi acquisendo sempre quella leggere pelle d'oca. Avevamo dei rapporti? Lui non mi staccava mai gli occhi di dosso, erano incollati al mio corpo, al mio viso e alle mie forme.

<<Micol, che hai?>> mi chiese fermandosi <<nulla, ho solo paura di come potrà andare la situazione>> dissi tirandomi in dietro <<ti fidi di
me?>> chiese ad un certo punto e io non potei che annuire <<se stiamo insieme tutto andrá bene ok?>>

Presi le sue guance e baciai le sue labbra <<sei sempre più brava>> disse fra la filza di baci <<ora vediamo cosa sai fare d'altro>> mi comunicó stendendosi a pancia in su: sorrisi.

Non feci in tempo a cominciare che qualcuno fece irruzione in camera di Dylan.

<<che cazzo fate!?>> sbottó Riley arrabbiata nera <<di te mi fidavo!>> urló verso la mia direzione: di sfuggita guardai Dylan, che sembrava impassibile.
Perchè i mei sesti sensi mi dicono che tutto questo era già stato programmato nella testa malsana del moro?

<<mi fate schifo>> disse a denti stretti.
Dylan stropicció gli occhi <<sai Riley>> cominciò lui <<sei proprio una puttana>>

<<ieri ho scoperta che te la facevi con Thomas... piccoli indizi trovati a casa sua>> ammise lui facendo sarcasticamente il labbruccio <<siamo pari>>

<<si ok, ma mi hai chiamata tu!>> urló ancora più forte lei, aspettando una risposta da lui, che non arrivò.

Mi sentii cadere il mondo addosso: e se Dylan mi avesse usata come giocattolino? Se mi avesse usata per finlamente lasciare Riley? Mi ha palesemente usata per i suo scopi personali: se non lo avesse fatto, non l'avrebbe mai chimata qua.

Sono così tanto ingenua da cascarci ogni volta.

<<l'hai chiamata tu?>> richiesi con gli occhi lucidi ma Dylan non rispose, quindi si intromise Riley <<guarda questa messaggio>>

Presi il telefono in mano e lo lessi tutto cercando di rimanere tranquilla e lucida: avrei voluto distruggere tutta quella camera con la testa di Dylan, ad essere sincera.

<<ah allora è vero>> sussurrai <<usi le persone>> urlai alzandomi e infilando la maglia, che era a terra: Riley si avvicinò a lui con cattiveria <<io ci sono abituata alle tue solite stronzate, ma se provi a sfiorare Micol, ti stacco il cazzo>> lo intimorì a denti stretti: non so quanto questa intimidazione gli abbia fatto paura, ma so che da me non avra più niente.

si sì Micol, stanne certa ~voce esterna

Uscí dalla camera sconcertata, con un braccio di Riley attorcigliato al collo <<ascolta scusami>> ammisi sentendomi in colpa <<da quando sono arrivata é successo un casino>>

<<tranquilla, tanto tra noi non funzionava più>> mi disse lei facendo un mezzo sorriso <<mi avevi detto che lo amavi però>> e stropicciai gli occhi con le mani.

<<era solo un patto fatto con quel imbecille>> mi confessó sorridendo <<forse il primo anno c'è stato un po' di amore nell'aria, ma nulla di più. Ci faceva ad entrambi comodo. Poi mi sono stancata, e ci ho provato con Thomas... pensando che non sarebbe ceduto, essendo la ragazza del suo migliore amico>> dissi facendo una smorfia <<invece lo ha fatto>>

<<Thomas!>> urlettai <<thomas é cosi!?>> dissi ancora più scioccata: il primo giorno che l'ho incontrato non era affatto così! Era diverso... sembrava quasi una persona per cui vale la pena rischiare.

<<ascolta>> mi disse Riley girandosi verso di me, appoggiando con delicatezza le mani sulle mie spalle scoperte <<non voglio litigare, ma stai attenta>>

<<Dylan è particolarmente aggressivo e manipolatore>> continuó <<può rigirarti come vuole... sicuramente queste cose te le avrà dette anche Kiara ma, ripeto, stai attenta, non è una persona prevedibile. La domenica ti ama, di lunedì ti odia. Questione di poche ore... se non minuti>> disse facendo una smorfia disgustata pensando a lui e alle sue sporche e schifose manie.

<<tranquilla>> le sorrisi <<staró attenta>>

<<mhhh non ti credo>> ridacchió andandosene <<penso di doverti regalare una targhetta con scritto be careful... peró con un cazzo vicino, per incoraggiamento!>> urlettó scendendo le scale.

La vedevo meglio questi giorni, boh potevo notarlo. Da quando aveva lasciato il moro e ci avevo cominciato ad avere a che fare ci siamo scambiate i ruoli: sono io quella che soffre ora... ma non posso fare polemiche. Mi avevano avvertita sul suo conto!

Sorrisi sistemandomi il meglio possibile i capelli neri che avevo in viso e poi camminai verso camera mia, per finalmente metterci piede dopo giorni.

Afferrai il pomello ma sentii dei passi venire nel corridoio: alzai gli occhi e feci una smorfia infastidita.

<<che cazzo ci fai qua! Sai che se Dyla ti becca ti fa fuori>> urlai e il ragazzo fece spallucce andando a bussare alla camera del moro.

Me ne lavai le mani subito ed entrai in camera senza guardarmi indietro. Non avrei dormito bene.

*scusate guys ma la scuola mi distrugge! Purtroppo posterò durante notte fonda, ma comunque non vi assicuro nulla: i capitoli che faccio questo periodo sono veramente tirati via, quindi sono indecisa se prendermi una pausa o no....

Anyways ho cominciato Ginny é Georgia E AMO DECISAMENTE MARCUS*

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora