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"questa ragazza ha il telefono
per impiccio" pensai fra me e me, per poi lasciarle un messaggio in segreteria <<giuro che se non rispondi ti stacco un braccio! Vieni al pub sta sera, andiamo a fare casino>>

Dissi testuali parole e poi buttai il telefono sul lettino. Con in mano il grembiulino per lavoro e la targhetta, uscii dalla stanza: erano le 16 ancora, ma quella sera avremmo cominciato prima del solito, per poi chiudere alle 3.20

Scesi le solite scalette e ad aspettarmi, occasionalmente, c'erano Dylan e Thomas.

<<eii thommy>> urlai andandogli incontro e abbracciandolo forte <<da quanto che non ci vediamo!>> dissi sorridendo e lo sentii strabuzzare <<dai ieri>>

<<va bene comunque>> dissi sorridendo <<dylan te lo ha detto?>> gli chiesi io guardando entrambi e Thommy scosse la testa <<uh no-?>>

<<vai, digli tutto e venite vicino al bancone, così chiacchieriamo>> dissi seguita da loro due: i ragazzetti si misero seduti su degli sgabelli, invece
io andai dietro al bancone, per preparare tutto il necessario.

Dylan cominció a gesticolare e a spiegargli tutto il piano, con tutti i dettagli e i particolari immaginabili, ma Thomas sembrava non ascoltarlo: fissava me e tutti i movimenti che io facevo.

<<Thommi mi ascolti?!>> gli sbraitó Dylan, notando la sua evidente distrazione <<mi hai ascoltato?>> gli chiese lui di nuovo e il biondo scosse la testa <<no... non ti sai spiegare>> si inventó sul momento e io tenni il gioco <<spiego io. Sta sera andiamo a prendere qualcosa da una casa>>

<<che casa?!>> disse lui pimpante e guardai Dylan di sfuggita <<andremo a prendere dei fogli da casa del signor John>> dissi.

Assottiglió lo sguardo fissandomi male: si vede, non si fida di me! <<ma non avevate "litigato"??>> mi chiese facendo delle virgolette ironiche e io sbuffai <<beh si>>

<<allora come vuoi fare?>> mi chiese nuovamente lui, che non stava calcolando di striscio il migliore amico, che cercava di finire il discorso che aveva cominciato: <<non mi distrarre Dylan! Sto cercando di capire cosa volte fare!>> disse Thommi e io mi misi un pugno sulla bocca per nascondere una risata.
Poi parlai <<dalla finestra... ma è per una buona causa, GIURO>> dissi alzando le mani <<giusto Dy?>>

Lui annuí senza dire nulla e il biondo lo squadrò <<e quale sarebbe?>>

Deglutii e risposi <<tirerò il padre di Dylan fuori carcere, ma mi servono dei fogli>> dissi <<ma è rubare!!>> mi informó il ragazzo davanti a me (thomas)

<<no! É prendere in prestito!>> dissi ridendo, accompagnata da Dylan, che sembrava più felice degli altri giorni, come se il suo umorismo interiore si fosse svegliato da un letargo di mesi.

<<andate ad aprire le porte, dovrebbero cominciare ad arrivare>> dissi sorridendo, pulendo con uno strofinaccio un bicchiere: Dylan si alzó e a passo svelto andó ad aprire la porta. Nel frattempo Thomas si approfittó per farmi due domande, che personalmente trovai invasive <<state insieme?>> mi chiese e io sputai l'acqua che stavo bevendo <<chi?!>>

<<tu e Dylan, logico!>> disse e io sorrisi, quasi divertita dalla domanda <<abbiamo migliorato i rapporti, ma non sará mai altro>> gli dissi, infomandolo: glielo avrei anche scritto su un fogliettino e, se avesse voluto, lo avrei attaccato anche in fronte.

<<avete mai fatto qualcosa?>> mi richiese, avvicinandosi più a me <<no thomas! Siamo amici e basta!!>> dissi e misi il broncio <<la prossima volta non ti rispondo più>> gli annunciai indicandolo con un dito: poi sbuffando, lasciai il bicchiere che avevo in mano sul tavolo e andai ad accogliere i ragazzi che erano appena entrati.

Però prima, Dylan mi fermò <<alle 3:30 ti voglio con Kiara fuori, io e Thommy saremo giá in macchina>> mi disse e io annuí, girando poi i tacchi.

Mentre servivo e prendevo i biglietti riflettevo sul perché fossi arrivata in questo stupido pub... destino?
E a pensare che Thomas non mi stava nemmeno tanto simpatico!
Mentre osservavo le facce degli stessi ragazzi pensavo a me a questa età... rimpiango questi momenti!

....

Il tempo passava, mancavano dieci minuti alla chiusura, e io non stavo nella pelle di fare la mia prima cosa illegale: e pensare che due mesi fa facevo l'avvocata...
Buttai fuori a spintoni gli ultimi ragazzi, poi presi per mano Kiara, mi feci una coda alta e con il giubbotto in pelle uscii dal pub.

<<michi non ho capito cosa andremo a fare...>> mi disse stropicciandosi gli occhi <<nulla, tu rimarrai in macchina con Thomas, il lavoro sporco lo faremo io e Dylan>> dissi sorridendole e lei non disse nulla, si limitò a fare spallucce.

Quando è stanca è cosí insopportabile!!

<<eccoci>> dissi spingendo con forza Kiara, per farla sedere sull'altro posto e fare spazio a me <<andiamo>>

<<dove devo andare?>> mi chiese Dylan spegnendo le lucine e accendendo la macchina <<hai presente Road Avenue 37?>> gli chiesi e lui annuí, uscendo dal parcheggio <<quando arrivi a quella via gira a destra>>

<<e basta?>> mi chiese e io sorrisi, anche se la mia faccia era allo scuro, illuminata di tanto in tanto dai lampioni <<si>>

Dylan d'istinto, per rallegrare l'atmosfera, accese la radio e partí una musica che già conoscevo.
Pochi secondi prima guardavo fuori dalla finestra la pioggerella che cadeva dal cielo, mentre a volte mi distraevo per fare dei cerchietti "perfetti" sul finestrino appannato. I cerchi che facevo mi sembravano così perfetti, ma non lo erano affatto... piú li guardavo, più trovavo difetti.

<<QUESTA È LA TUA CANZONE PREFERITA THOMAS!!>> dissi sorridendo pimpante, cominciando a cantarla a squarcia gola: appena mi sentí, anche Kiara cominciò a cantare.

Questa ragazza è strana!

<<segno del destino>> dissi Thomas sotto voce e io lo fulminai con lo sguardo, come fece anche Dylan <<stai zitto che fino a poche settimane non ci credevi... a malapena credevi a tua madre, figurati a ció!>> disse Dylan prendendola sul ridere, ma si notava la sua leggera irritazione.

Non avrei mai fatto una battuta su una persona morta... ma Dylan è così. Anche Thommi sembrava non dare segni di fragilità e questa cosa mi riempiva il cuore: stava cercando di sembrare tosto, ma tutti sanno che è solo un bambinone, come d'altronde anche Dylan...

Che fastidio essere in mezzo ad
un'amicizia così! È uno stress.

*domani posto il capitolo decisivo HAHAH!*

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora