𝟜𝟡

1.1K 42 55
                                    

Ero ancora un po' scossa a dire il vero.

Insomma, un ragazzino con poco più di vent'anni, ha ucciso davanti ai miei occhi una persona.
Menomale che sono rimasta lucida e non mi sono catapultata nel panico totale.
Sarebbe potuto andare peggio.

<<come ci liberiamo del corpo?>>
<<come facciamo ora?>>
<<dovrei chiamare la polizia?>>

Tutto domande che mi tormentavano da un po'. Ciò che mi faceva ancora più paura erano le conseguenze.
Diciamocelo: stiamo rischiando moltissimo. Ma evidentemente ancora non ho realizzato per capirlo.

Dal letto, da sotto le coperte, sentivo la voce di Dylan parlare e ridere in modo continuo e insistente. Sembrava lo facesse a vanvera, ma sapevo che non era solo. Avevo sentito le voci sia di Thomas che di Shawn.

Sentii bussare e subito qualcuno entrò in camera. Feci finta di dormire ma la cosa non andò a buon fine: per farla breve, stavo cercando di fingere a Alicia. Non ci sarebbe mai cascata.

Sbatucchiai il pugno su una delle due tempie, sperando fosse un sogno e alla fine mi alzai, aspettando che Alicia venisse a rompere.

<<vieni a cenare?>> sorrise facendomi un segno accogliente.
<<oh si.... arrivo>> dissi <<tu vai>>

Lei annuí non molto convinta e si richiuse la porta alle superiori spalle.
Ero tutto molto strano: perché era così calma?
Guardai d'istinto sotto il letto, me non trovai il corpo, che, da brava deficente, avevo nascosto proprio là.

Cominciai ad andare in panico: arrivai a tale punto da mordere un cuscino per tagliare la tensione.

Mi alzai cercando di rimanere più calma possibile e andai verso la sala da pranzo. Nel corridoio si sentivano solo le mie ciabatte strùsciare. Ora che ci pensò un po' di più, il pub è chiuso da molto, e Dylan deve pagare l'affitto. Domanda. Con quali soldi se non abbiamo più fatto serate? Non si sa.

Salutai tutti con un cenno di mano e corsi subito in cucina.

Ma perché erano tutti COSÍ calmi? Come facevano a cenare in questo modo, senza dire una parola?

<<ei michy, tutto ok?>> sentii la voce di Dylan rimbombarmi nelle orecchie.

Mi girai verso di lui leggermente frastornata <<come fate a essere così tranquilli?>>.

Guardavo la faccia di Dylan quasi con stupore <<ma di cosa stai
parlando?>> mi sussurró avvicinandosi a me.

<<dylan, dov'è il corpo?>> andai diretta, senza pensarci troppo, ed evitando il suo sguardo.

Stropicciò gli occhi, altamente confuso. Mi stava dando fastidio il suo menefreghismo.

<<ma di che parli-?>> sussurró nervoso, grattandosi la nuca. <<ho fatto qualcosa?Ti ho fatto qualcosa? Ti ho fatto male?>>

<<di Allen... del corpo di Allen>> gli sussurrai vendendogli in contro <<ma micol di che parli?!>>

<<Dylan, oggi pomeriggio, dopo averti tirato fuori da lá, siamo tornati a casa e tu hai ucciso Allen!>>

Inarcò le sopracciglia, molto caotico <<Michy io non ho fatto nulla. Quando siamo tornati sei crollata dal sonno>> inizió <<quindi ti ho portata in camera e ti ho lasciata sul letto a fare il tuo pisolino>>.

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora