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<<mi sarei aspettata una carriera BOOM invece sono qua, in pub, con una bottiglia di birra in mano e con un ragazzo fidanzato accanto, roba da matti!>> urlai ridendo.

Lui cominciò a fissarmi con un sorrisetto ma non lo feci parlare: gli misi una mano sul petto per bloccare quello che stava dicendo e mi intromisi io <<sai che io credo nelle anime gemmelle?? Uh uh, tu?>> chiesi io guardandolo e lui rispose subito <<io no invece.>> e mise la bottiglia alla bocca.

<<non ti è mai capitato di amare veramente qualcosa-? Qualcuno?>> gli chiesi scrutandolo attentamente, come se fossi uno scanner umano <<no e nemmeno ci provo, non mi interessa...>>

Feci dei movimenti circolari con la bottiglia in vetro e poi alzai un dito <<io si, una volta>> ammisi sorseggiando <<mio padre, gli volevo un mondo di bene!>> dissi ridendo amaramente.

<<è morto?>> mi chiese lui stropicciando gli occhi e io sorrisi <<oh, purtroppo no! Vive in Italia>>

Sependo già la domanda che stava per venire parlai <<hai presente quando ami così tanto una persona che non ti accorgi di quello che fa?>> chiesi io e lui mosse la testa, disapprovando quello che avevo precedentemente detto <<beh in effetti, che domanda stupida>> ammisi.

Feci spallucce <<in ogni caso, non mi rendevo di cosa stava facendo. Un'adulto deve voler bene a una famiglia, non fare altro>> ammisi ridendo e lui aggrottò le sopracciglia <<perché ridi? È una cosa grave!>>

<<perché mi fa ridere pensare a quanto io sia stata stupida, oppure è solo l'alcol, non lo so>> disse cercando di prendere un'altra bottiglia da sotto il tavolo, ma Dylan me lo impedí, bloccandomi il polso <<che ne dici?Per oggi abbiamo finito?>>

<<mh ok>> risposi facendo una smorfia e lui ridacchió: MAI VISTO COSÍ. MAI!

<<tua madre invece?>> mi chiese dopo poco e io sorrisi <<oh lei è una dolce e simpatica puttana>> dissi sorridendo, sbloccando dei ricordi <<non diceva mai nulla... dava ragione a lui>>

Lui non disse nulla, rimase in silenzio a fissare un punto del mio viso <<ma ora è tutto ok!! Sto bene, guardami! Sono felice, più o meno>> gli annunciai calcando le ultime parole con un tono di voce molto più acuto e schezoso.

<<ma oggi ho dato da mangiare ai gatti?>> chiesi <<eh si>>

<<sei bella quando ridi>> mi disse ad un certo punto, porgendomi un bicchiere d'acqua, penso <<non ti sciupare piangendo, trovati un ragazzo che ti ami veramente>> disse continuando e io mi girai verso di lui scioccata, <<Dylan che hai? Sei bevuto? Stai scherzando?>>

Lui aggrottò le sopracciglia e ci riflettèe un pochino, facendo finta di essere un finto intellettuale <<mi preoccupo solo per te, nulla di più nulla di meno>> ammise con voce spenta: mi limitai a sorridere, consapevole di non aver capito nulla del discorso. Colpa dell'alcool!!

<<Che mi dici?>> sputai per fare conversazione <<approfittane, una Micol così la vedrai solo da ubriaca>>

<<oh in più domani non mi ricorderò nemmeno l'argomento di cui abbiamo parlato, quindi via tranquillo>> dissi dandogli una pacca sulla spalla, che lo fece traballare dalla sedia <<a questo punto vale dirtelo... comincia a piacermi una persona>>

Io d'istinto spalancai gli occhi: anche la parte meno sobria di me era rimasta sbalordita.

<<ma prima avevi detto che non ci credevi>> dissi io gesticolando, curiosa di saperne di più <<ho detto che non credo nelle anime gemelle, non nell'AMORE>>

Io annuí, mezza convinta <<mh, continua. Ti ascolto>> dissi <<descrivimela>>

<<È bassina, ha dei capelli neri lucenti... degli occhi incasinati e un naso piccolino e... e un carattere che non mi fa impazzire, DI PIÚ.>> mi riferí mettendosi le mani fra i capelli: gliele presi, racchiudendole fra le mie e facendo incontrare i nostri sguardi <<Glielo devi dire... Se ti piace Kiara, diglielo!>>

Non appena pronunciai quel nome sbiancò <<non è Kiara, lei ha i capelli castani! É... sei... oh lascia perdere, sto parlando con una ragazzina ubriaca, c'era da aspettarselo !>> sbottó lui alzandosi in piedi e appoggiando con forza la bottiglia in vetro su una mensola lá accanto <<vado in camera mia>> disse e esitó nel dire qualcosa <<questo lo pulisco IO domani>>

Mi perforó con lo sguardo e se ne andó via, lasciandomi sola ad ascoltare i suoi passi allontanarsi, con la speranza di risentirli tornare indietro: SPERANZA DI MERDA!

Purtroppo non tornó.
Sentii la porta sbattere e mi risvegliai da chissà che sogni.
Pur da ubriaca necessito di vederlo.
Stupefacente come in nemmeno una settimana una persona possa cambiarti....

*nulla guys, questo è l'ultimo capitolo delle giornate che si susseguono, quindi vi consiglio di leggerlo con la musica di sottofondo. Dal prossimo ci sará un salto temporale enorme, dal momento che Micol arriverá ad affrontare l'ultima notte nel pub:)*

Laugh now Cry Later || Dylan O'Brien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora