58: Addio

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Era una notte calda, una delle ultime prima dell'arrivo del freddo autunnale. Nel cielo limpido e privo di nuvole la luna piena brillava con tale splendore da far quasi sembrare di trovarsi solamente in tardo pomeriggio.



Giovedì 17 settembre 2026


Mancavano solo due giorni all'inizio della guerra che avrebbe visto il regno di Pepeghia contro gli Stati Uniti d'America, e tre eventi decisivi stavano avendo luogo contemporaneamente.

Il primo, in mezzo ad una sperduta foresta , era lo scontro fra Re Diddo e la sua metà mancante, Oddid, dove quest'ultimo non si sarebbe fermato fino a ché non sarebbero tornati ad essere una sola persona.

Il secondo, ambientato nei sotterranei del vecchio negozio di occhiali di Carlo Sparviero, vedeva il soldato Bizza contro il redivivo Salvatore Iacopetta, il cui ruolo era ancora parzialmente avvolto nel mistero.

Infine, in uno dei garage del quartier generale avveniva il confronto fra il sicario Margix e Riki, il quale aveva appena tentato di fuggire dalla Family, portando con sé i pericolosi occhiali un tempo appartenuti a Massimo Taramasco, ed era uno dei compiti di Margix fermarlo a qualunque costo.




*




"Non ricordi? L'hai detto proprio tu a Istanbul: 'Un cowboy che non sa uccidere il suo stesso cavallo imbizzarrito sarebbe solo un buono a nulla', perché allora sei così sorpreso a vedermi?" disse Margix puntando la pistola a Riki

"Ma vattene a fanculo te e i cowboy. Sai quanto m'importa delle frasi fatte che dico" rispose Riki

"...Ascolta, Riki, so che quando eri solo hai detto tutta quella roba sulla 'misteriosa entità' e sul fatto che adesso odi Diddo, ma ora, per favore, voglio che mi dici la verità. Perché ci vuoi tradire? Perché proprio ora, quando abbiamo più bisogno?"

"Cosa, credi che mi sia inventato tutto? E perché avrei dovuto mentire ad un tizio morente che neanche parlava italiano?"

"Allora dimmi, ti ricordi di questo?

Margix, continuando a puntare Riki, prese il blocco di fogli che teneva sotto il braccio e lo appoggiò sul cofano dell'auto

"Mh?" Riki si dimostrò confuso

"Ricordi di quando stavamo ancora nell'isola privata di Diddo? Ricordi di quando hai chiamato me, Oldblock e Rabu e ci hai chiesto di aiutarti a scrivere un libro su Diddo e la Family? Ammiravi talmente tanto Diddo e quello che stava facendo che avevi deciso di scrivere le nostre gesta, com'è possibile passare da un estremo all'altro così, a caso?"

"Aaah, quindi ti sei andato a recuperare il manoscritto. Me ne ero completamente dimenticato, se avessi saputo che me lo avresti rinfacciato così lo avrei buttato"

"Eppure non l'hai fatto, vuoi dirmi che hai tutto d'un tratto capito che odiavi Diddo e la Family, ma che non ti sei mai voluto liberare del libro che stavi scrivendo su di loro?"

"Senti, non ho voglia di discutere su una fanfiction di merda, se vuoi ammazzarmi fallo e basta, ti sfido"

Nonostante Margix gli stesse puntando una pistola addosso, Riki cercò di prendere qualcosa dal giacchetto

Le Cronache dei PepegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora