03: Un Posto da Poter Chiamare "Casa"

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Domenica, 12:40, Genova

Una folla si era radunata al porto di Genova.

"Ma davvero siamo venuti fino a Genova per sta minchiata?"

"Non si è ancora presentato, vuoi vedere che era davvero uno scherzo? Ed io che sono arrivato fino a qui dalla Sicilia"

"Deh almeno potremo cercare casa sua, ma peccato mi sarebbe piaciuto andare a vivere nell'isola privata"

Tutti erano scettici, e stavano perdendo ogni speranza

"Non temete, miei piccoli pepega, sono qui" disse Diddo, appena sceso dalla Punto di sua madre, al cui interno risuonava ad alto volume la sigla dei puffi

"Pog!" dissero tutti in coro

"Scusate ragazzi, ero a farmi la doccia" si scusò diddo

"Tutte scuse DansGame" replicò la folla

Nel porto era ormeggiata una nave da crociera, quella sarebbe stata il mezzo di trasporto per raggiungere l'isola. La folla salì a bordo, ognuno con le proprie valigie, e quando tutti furono saliti diddo diede l'ordine di salpare.


13:30


Diddo si trovava sulla prua, perchè il ponte di poppa era troppo grande per i suoi gusti. Lì c'era anche FallsWolf, intento a guardare l'orizzonte, diddo si avvicinò per parlargli, Falls se ne accorse e disse:

"Oh ma salve, mio REH"

"Ciao Falls, senti volevo farti una domanda, come avete fatto a portare con voi anche i minorenni?" chiese diddo

"Eheh, diciamo che abbiamo seguito i metodi del maestro diddoW" rispose Falls

"Ah...quindi i genitori sanno solo che i loro figli sono scomparsi" disse diddo con un leggero tono preoccupato

"Essì. Ma non si preoccupi, non sarà un problema" disse Falls

Intanto, all'orizzonte, l'isola si fece sempre più visibile e vicina, 30 minuti dopo la nave sbarcò al porto


14:00


"Eccoci arrivati, da quella parte c'è la villa, andate a posare la vostra roba e ambientatevi un pò, domani inizieremo a dividere le mansioni" disse diddo

L'isola non era molto grande, ma comunque abbastanza spaziosa per farci vivere 200 persone. Il cuore dell'isola era l'enorme villa, al suo interno c'erano 300 camere da letto, una gigantesca cucina con relativa sala da pranzo, un salone, una serie di stanze minori e un teatro, nessuno sapeva a cosa servisse il teatro, visto che non c'erano attori, neanche diddo sapeva perché esistesse, nonostante avesse fatto costruire lui la villa. Ovviamente c'era anche del personale, il quale veniva tenuto nel ripostiglio d'inverno e tirato fuori d'estate, nonostante l'elevato numero di lavoratori però, essi non riuscivano a ripulire il mastodontico ammontare di briciole di crackers sparse per la villa, le quali continuavano a tempestare i pavimenti.

Tutti erano emozionati per la loro nuova vita, ma presto qualcosa sarebbe arrivato a compromettere quella tranquillità...


Tutti erano emozionati per la loro nuova vita, ma presto qualcosa sarebbe arrivato a compromettere quella tranquillità

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