09: Contrattacco

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Domenica, 16:00

Tutti si misero in posizione, pronti a mettere in atto il piano di contrattacco.

Le forze dell'ordine, composte dai carabinieri d'assalto, li avevano circondati in ogni direzione, con diversi motoscafi intorno all'isola e un paio di elicotteri. Con dei megafoni continuavano ad intimargli di arrendersi, di contro, i membri della family risponderono con i loro PepegaFoni

"PepegaPhone ANDATE A FARVI FOTTEREEEEEE"

Dopo continui avvertimenti, le forze dell'ordine iniziarono l'assalto.

Appena sbarcati sull'isola, i carabinieri si impantanarono. La maggior parte del terreno intorno all'isola era stato trasformato in fango, usando l'acqua delle piscine e del mare.

L'attacco partì.

Dalle torri di avvistamento partirono 4 razzi in direzione degli elicotteri, riuscendo ad abbatterne uno. Durante la pausa di ricarica però, l'elicottero rimanente aprì il fuoco, radendo al suolo le fragili torrette di legno e costringendo gli artiglieri a battere in ritirata.

Intanto, di sotto, Diddo si nascose nel magazzino dei crackers, riadattato a bunker, mentre Tommy guidava gli altri all'attacco, armati di fucili Ak47 e Beretta 92FS, armi ordinate dai contatti di Cornigliano di Diddo.

"Cristo, non ho mai tenuto in mano un fucile, e adesso ci devo pure ammazzare delle persone" disse Derril, molto nervoso.

"Non abbiamo scelta, se non combattessimo ci rinchiuderebbero di nuovo. Ma anche per quello, ormai, è troppo tardi. Hanno già abbattuto un elicottero, non ci lascerebbero andare così facilmente. A questo punto dobbiamo portare a termine la guerra, ma stai tranquillo, se seguiamo il piano di Tommy dovrebbe andare tutto bene." gli rispose Margix, mentre entrambi marciavano in direzione della costa.

Intanto, all'interno della villa, alcune persone, fra cui i membri della cucina e molte delle ragazze, erano rimaste a finire i preparativi del piano.

Una volta raggiunti i carabinieri rallentati dal fango, i soldati della Family, nascondendosi e riparandosi dietro la fitta vegetazione, aprirono il fuoco, cercando di mirare agli arti dei carabinieri per non ucciderli.

Presto però essi riuscirono a liberarsi, e in quel momento i soldati si ritirarono alla villa, stando però sicuri di farsi seguire a breve distanza.

Il piano stava procedendo come previsto, con l'unica eccezione dell'elicottero rimasto, il quale sarebbe dovuto venire necessariamente abbattuto.

Con le uscite sul tetto bloccate, gli artiglieri cercarono un altra area abbastanza aperta e larga da poter essere utilizzata per sparare i razzi.

Il tempo era alle strette, i soldati della Family erano quasi arrivati alla villa, con i carabinieri alle costole. Una volta arrivati, ogni occasione sarebbe svanita.

I soldati della Family erano ormai entrati, era una questione di secondi prima che anche i carabinieri uscissero dalla vegetazione e assaltassero la villa. Fabio, intanto, era riuscito ad andare in una zona libera di terreno nel retro della villa, aveva una sola possibilità per abbattere l'elicottero.

Fabio premette il grilletto e fece fuoco, per poi correre immediatamente all'interno della villa senza fermarsi a guardare il risultato, con i carabinieri che oramai erano usciti dalla vegetazione e a pochi metri dalla villa.

Si sentì il forte rumore di un esplosione.

Quando i carabinieri furono finalmente entrati, essi non trovarono anima viva, nonostante tutti i circa 100 abitanti dell'isola fossero entrati lì dentro poco prima. Cominciarono quindi a scandagliare ogni angolo, ma senza trovare niente, se non il bunker ricavato dal piccolo magazzino dei crackers di Diddo, sigillato.

"Non ci posso credere che tu avessi una cosa del genere nascosta proprio per tutto questo tempo, e non ce l'hai mai detto!" disse Arianna a Diddo

"Il problema non è se ce l'abbia detto o meno, il problema è: perchè cazzo hai fatto costruire un tunnel sottomarino PRIMA ANCORA che accadesse tutto sto ambaradam!" disse Mauro

"..." Diddo stette in silenzio, e lentamente tirò fuori dalla tasca della giacca un telecomandino.

I carabinieri riuscirono a sfondare la porta del bunker, il quale era stato costruito frettolosamente, e notarono una botola di metallo, si avvicinarono ad essa per aprirla.

"Arrivederci" disse Diddo in maniera teatrale, e premette un pulsante nel telecomandino.

La villa saltò in aria.

Chili e chili di C4 erano stati precedentemente nascosti in ogni stanza della villa, specialmente nel teatro, dove oltre un quintale di esplosivo era stato posto nel golfo mistico, adeguatamente ampliato per l'occasione.

L'esplosione fu abbastanza potente da radere totalmente al suolo la villa, e chiunque vi fosse all'interno. Nessun carabiniere sarebbe potuto sopravvivere.

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