34: Circondati

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I dipendenti dell'azienda si diressero in massa verso l'ufficio di Kebitt.

I loro movimenti erano innaturali, come se fossero zombi, e le loro facce erano contorte in un espressione di terrore.

Il gruppo si ritirò di corsa all'interno dell'ufficio. Nella stanza non c'erano librerie o altri mobili per bloccare la porta, quindi Ddafau, Jessica e Alessio la tenettero chiusa, mentre Falls, Coral e Lodo continuavano ad assistere Bizza. Gli unici non impegnati erano rimasti Margix e Diddo.

"Cosa gli hai fatto?!" disse Diddo. 

"Mh! Lo sapevo che in fondo non evavate altvo che degli ignovanti! Non avete ancora capito? È mevito di questi occhiali che mi ha dato Spavvievo, e delle nano-macchine all'intevno di questa boccetta maschevata da acqua di colonia. Mi basta favvi un piccolo taglietto, e le nano-macchine posso entvave nel vostvo sistema sanguigno, ed a quel punto posso contvollave con facilità quella pavte del covpo usando i miei occhiali come contvollev. Mi è bastato fave un taglietto nella mano di uno dei dipendenti, e nel giro di 3 ove l'intero edificio eva nelle mie mani. L'unico difetto e che ci vogliono un paio di ove pvima che le nano-macchine si pvopaghino per tutto il vesto del covpo, e nel fvattempo devo vimaneve nel range di 60 metvi, ma non temete! Non avvò bisogno di contvollavvi completamente per favvi fuovi!"

Al contrario di Salvatore, Taramasco non si fece problemi a rivelare il funzionamento dei suoi occhiali nel dettaglio. Forse perché era molto sicuro di sé, o forse era semplicemente stupido. Questo però non cambiò il fatto che Diddo e il suo gruppo erano circondati. A Taramasco sarebbe bastato ferire lievemente una sola altra persona, e avrebbe vinto.

"Io sono un uomo benevolo, e dunque vi offvo una chance di salvezza, volete sentivla? O pvefevite movive tutti e subito?"

"...Cosa vuoi?"  disse Diddo

Taramasco tirò fuori una piccola pistola da una delle tasche posteriori dei pantaloni

"Beh è semplice: se tu, Dido, ti lasci uccideve, lascevò andave il tuo gruppetto e tutti i dipendenti di quest'azienda. In caso contvavio..."

"In caso contrario?"

"...nessuno, e dico nessuno, tvanne me ovviamente, all'intevno di questo edificio uscivà vivo"

Il gruppo rimase in silenzio

"Mi sembva uno scambio più che buono: la vita di civca 400 pevsone, compvesi i tuoi amici, in cambio di una. Vitengo di esseve più che genevoso. Avvivevei addivittuva a pevdonavvi la figuvaccia che mi avete fatto fave nel vostvo labovatoio"

"Lo sai che non accetteremmo mai, vero?" disse Margix

"Mhh, fovse. Ma ho vitenuto giusto davvi un ultima possibilità. Non venitemi a dive che non sono stato covvetto"

Senza battere ciglio, Taramasco sparò a Margix, colpendolo allo stomaco. Il ragazzo cadde a terra, contorcendosi dal dolore.

"MARGIX!" urlò Diddo, in procinto di correre ad aiutarlo

"Non ci pvovave neanche" disse Taramasco, puntando la pistola verso Diddo e guardando verso Margix, "Il pvoiettile l'ha colpito dalle pavti dello stomaco, non ci vovvà molto prima che le nano-macchine avvivino al cuove..."

"...la mia pvoposta è ancova valida" disse guardando nuovamente Diddo

Diddo rimase in silenzio

"Cosa c'è, il gatto ti ha mangiato la lingua? Non pveoccupavti, hai tempo fino a quando i miei vagazzi non sfondevanno la povta...o fino a quando i tuoi due amici non tivano le cuoia. A seconda di quello che viene pvima"

"...va bene...hai vinto, ora ferma i dipendenti e il braccio di Bizza"

"Mhh! Molto bene! Vedo che hai finalmente capito il che posizione ti tvovi"

All'improvviso il braccio di Bizza smise di muoversi contro la sua volontà, e l'orda fuori dall'ufficio smise di colpire la porta.

"Ma...Diddo-!" esclamò Lodo

"No, Crotalo...lascialo fare" disse Bizza

"Ma...volete davvero che finisca così!?"

"Non possiamo fare nulla...ha vinto Taramax..."

Diddo comminò lentamente verso Taramasco mentre quest'ultimo, con una smorfia, iniziò a puntare la pistola verso la fronte del ragazzo.

Il potente rumore di un colpo di pistola si udì in tutta la città.

Le Cronache dei PepegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora