05: Catene Spezzate [Parte 1]

80 6 2
                                    

Mercoledì, 20:15, carcere

"Puttana Eva Ivan, quante volte ti ho detto di non segarti sulla Cami mentre sei a fare la ronda?" disse diddo

"Mi stavo solo riposando un secondo, è colpa tua che mi hai mandato a fare un lavoro del cazzo da solo DansGame" rispose Ivan

Tutti i maggiorenni della family furono rinchiusi in carcere, mentre i minorenni furono riportati dalle loro famiglie.

"E adesso come faremo? Rimarremo qui?" disse Bizza

"Ivan, tu che hai i muscoli (cioè, anche io li ho, è solo che sono in astinenza da crackers) non riesci proprio a piegare le sbarre?" chiese Diddo

"Aspè che ci provo" rispose Ivan

"AAARRRGGHHHFT"

Le sbarre si mossero, ma nonostante la potenza sovrumana di Ivan, essa non era sufficiente ad aprire una via di fuga

"Porca puttana Ivan, sei inutile!" disse Diddo

"Hey ragazzi, ma solo a me sembra che manchi qualcuno? Thonk" notò Lanachevola

"Mmmmmmmhhhhhhh Thonk" fece l'intero gruppo, chi mancava all'appello?

Mentre tutti erano intenti a riflettere, una guardia si avvicinò silenziosa

Due giorni prima, 19:50

"Se ne sono andati? MonkaT" disse Riki, guardando fuori dal nascondiglio

"Credo di si" disse Margix

I due, trovandosi già nella stanza di Riki, erano riusciti a nascondersi in tempo e sfuggire alla cattura.

Dopo essersi accertati di essere al sicuro si misero a cercare altri superstiti.

In 4 erano scampati alla cattura, Riki, Margix, Jessica e Tommy.

"Mò è un casino, cosa facciamo?" disse Jessica con tono preoccupato

"Verranno messi in prigione di sicuro, dobbiamo trovare un modo per tirarli fuori, ma come?" disse Margix

"Beh, di certo non possiamo farli uscire in maniera legale, dovremo farli evadere" propose Tommy

"Ma sei scemo? Siamo letteralmente quattro stronzi, come facciamo ad organizzare un evasione? Per un centinaio di persone poi. Non è detto neanche che li tengano tutti nella stessa prigione" replicò Riki

"Beh, qualcosa dobbiamo inventarci, non possiamo lasciarli così" rispose Tommy

"Hai ragione, dobbiamo darci da fare, inizieremo raccogliendo informazioni" disse Margix

Il gruppo cominciò ad organizzarsi. Controllarono su internet se la notizia fosse già stata diffusa, cercarono di raccogliere strumenti utili rimasti nell'isola e cominciarono ad ideare un piano.

"Dobbiamo stare attenti, dopotutto siamo ricercati anche noi, non possiamo mostrarci in giro, e comunque come faremo ad andarcene dall'isola?" notò Jessica

"Non c'è problema, abbiamo scoperto che il motoscafo di Ivan è ancora fermo intorno all'isola, ho mandato Riki a nuoto per riprenderlo. Per quanto riguarda il mostrarci in giro, non ne avremo bisogno, so già chi potrà aiutarci" disse Tommy, molto sicuro delle sue parole.

Gli ingranaggi cominciavano a muoversi, chi sarebbe stato ad affiancare i superstiti nel piano d'evasione?




EXTRA

F

alls si trovava nella sua cella, che condivideva con un uomo sulla quarantina, abbastanza magro e all'apparenza tranquillo. Decise di avvicinarsi a lui e parlargli per passare il tempo

"Tu perchè sei qui?" chiese Falls

"Beh vedi, io suonavo per le strade di Genova, non facevo niente di illegale, ma un giorno un uomo che indossava degli occhiali in legno mi denunciò, diceva che producevo troppi decibel che suonano i timpani, ed eccomi qui" rispose l'uomo

"Ah..." disse Falls, e si allontanò dall'uomo.

Da quel momento in poi Falls non si avvicinò mai più a quell'uomo, a causa il disprezzo che provava nei confronti delle sue azioni.

Le Cronache dei PepegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora