Nota: non cancellerò mai questa storia, le voglio troppo bene, ma dai, avete capito.
Dopo anni di isolamento e soprusi da parte dei normies, un gruppo di autistici si unisce sotto la guida di un giovane studente universitario. Questa è la storia del...
Diddo entrò nella sala di accoglienza, indossando una grossa e pacchiana corona, e una altrettanto pacchiana veste regale
"Ma benvenuti, come posso servirvi? diddoWeird" disse diddo, con un aria seria, mentre si sedeva
"Le sembra il modo di verstirsi? Dobbiamo parlare di questioni di importanza nazionale qui dentro" fece l'ambasciatore italiano
"Pensez-vous pouvoir conquérir un pays par la force et penser à vous en sortir?!" disse l'ambasciatore francese
"Qualcuno potrebbe tradurmi il signor Genevieve qui?" disse Diddo
"Ma è stato lei a impedire che entrassero altre persone oltre a noi all'interno del confine" si lamentò l'ambasciatore italiano
"Ah si si, giusto, vabbè allora l'altro è inutile. IVAN! PORTACI DEL TE E PORTA VIA VOULEZ VOUS PATE'!" disse Diddo
Dalla porta entrò Ivan, convenientemente vestito da cameriera sexy, con un vassoio in mano.
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Dopo aver appoggiato il vassoio, prese l'ambasciatore francese per la camicia, e lo buttò dalla finestra.
"Prego, continuiamo il discorso" disse Diddo all'ambasciatore rimasto
"N-non potete continuare così, si rende conto che questo è un atto di terro-"
"Che palle oh! Senti frè non c'ho voglia di starti dietro" disse Diddo, dopo di chè schioccò le dita "Ivan, porta fuori anche il secondo ospite"
Ivan si avvicinò all'ambasciatore, lo prese per la camicia e per i pantaloni e lanciò anche lui fuori dalla finestra
"Beh, che dire, anche la sessione democratica di oggi l'abbiamo superata. Ma sto cominciando a stancarmi di tutti questi dibattiti, forse è ora di passare alla fase 2" disse Diddo, per poi alzarsi e tornare nel suo ufficio.
Il giorno dopo, 14:43, sala dei ricevimenti dell'ex municipio
I membri della family erano stati riuniti per un importante annuncio
"Boia ma Diddo non ha fatto altro che annunci da quando è iniziata sta storia" fece notare Riki, sottovoce
"Ragazzi, come va con la conversione dei normies nella città?" chiese Diddo
"Maaaa in realtà non siamo riusciti a fare un granchè, abbiamo ottenuto molti sostenitori pagandogli il sushi, ma la maggior parte della gente è ancora spaventata a morte, ed inoltre nessuno ha ancora capito la differenza fra normies e non normies" disse Mauro
"MA COME VI SIETE PERMESSI DI USARE I MIEI SOLDI PER OFFRIRE IL SUSHI A QUEI NORMIES REEEE" urlò Diddo, in preda al furore
"Ma- ci avevi detto tu di convincere la gente a stare dalla nostra parte ad ogni costo WutFace" rispose Mauro
"MA IL SUSHI E' MIO!" urlò ancora una volta Diddo
"Ma non ce l'hai mai det-"
"TUTTO MIO!" disse Diddo, interrompendo ancora Mauro
"E fai come ti pare diddoWTF" disse Mauro, arreso
"Beh, ormai il danno è fatto. Comunque, durante questa settimana non siamo riusciti a fare progressi, quindi dobbiamo affrettare i piani ed iniziare subito l'espansione. Preparate le armi, è tempo di conquistare anche il resto della Liguria" disse Diddo
Tutti annuirono, e poi corsero ognuno alla loro propria dimora a prepararsi.
Domenica 16 giugno, 10:32
L'esercito composto dai membri della family, dai tossici immigrati di Cornigliano e da alcuni volontari di Genova si mise in formazione, diviso in tre gruppi
Il primo gruppo si trovava a Moneglia, diretto a La Spezia, comandato da Jessica;
Il secondo e terzo gruppo si trovavano a Cogoleto, diretti dapprima a Savona ed in seguito ad Imperia, comandati rispettivamente da Saldier ed Bizza
Diddo, che dirigeva l'operazione dall'ex municipio, diede l'ordine di partire.
EXTRA
Dopo aver lanciato il secondo ambasciatore dalla finestra, Ivan uscì dalla stanza. Ad aspettarlo c'era AntyRanty
"Ma cosa ti hanno fatto fare pepeScoots" disse Anty, dispiaciuto per il povero Ivan
"Mah, non è un gran problema, basterà dire a Diddo che la Cami mi trova carino vestito così e lui brucerà subito questo vestitino" rispose Ivan
"Però...ora che ti vedo così esposto, non hai un graffio. Non ti avevano mandato nella stanza delle torture?" chiese Anty
"Ma tu credi davvero che Sara e Manu sarebbero in grado di trascinarmi con la forza? Glie l'ho lasciato fare per fare contento Diddo, una volta dentro la stanza delle torture gli ho rotto metà delle ossa semplicemente flettendo i bicipiti. E non l'ho neanche fatto apposta, volevo solo grattarmi" disse Ivan
"Ah. Ecco perchè non li avevo più visti in giro monkaW" disse Anty, senza parole, nonostante fosse pienamente cosciente della forza sovrumana di Ivan
Ivan si diresse quindi verso lo spogliatoio per cambiarsi, fischiettando.