Giovedì 25 luglio, 18:40, Colosseo
"E ora è il momento delle risposte, Salvatore Iacopetta" disse Diddo, mentre teneva appoggiata la pistola sulla nuca di Salvatore
Salvatore era pietrificato, non riusciva a spiegarsi come avesse fatto Diddo ad ingannarlo così. Questo fino a chè non vide la sua schiena riflessa nello specchio, proprio davanti a Diddo, è in quel momento che capì come Diddo fosse riuscito ad improgliarlo spostando gli specchi durante il combattimento per poterlo cogliere di sorpresa.
"Allora? Vuoi startene con la bocca chiusa tutto il tempo? Hai finito con i tuoi giochetti"
"...Ti faccio i miei complimenti, ti avevo decisamente sottovalutato, non credevo saresti stato così furbo da spostare gli specchi per illudermi"
"Beh, neanche noi pepeScoots" disse Tommy da fuori
"Ti ho fatto una domanda. Voglio sapere come hai fatto a prevedere le mie mosse e quale fosse il tuo piano"
Salvatore ridacchiò
"Inutile minacciarmi. Non ti dirò niente del piano"
"E per la storia della preveggenza?"
"Non c'è nessuna preveggenza, questi occhiali analizzano un volto e dalle sue reazioni calcolano il più probabile pensiero che la persona sta avendo in quel momento. Non chiedermi però come facciano, non ne ho idea"
"Quindi non li hai costruiti tu? E' la stessa cosa anche per le bombe tecnologicamente avanzate che impiantavi nella testa della gente? Chi te li ha costruiti?"
"Non serve che riveli il suo nome, tanto lo scoprirai da solo. E ora che mi farete? Mi arresterete? Oppure mi ucciderete?"
"Prima di pensare a quello togliti gli occhiali e passameli senza girarti"
"Certo, lo faccio subito"
Salvatore si tolse lentamente gli occhiali e cominciò a passarli dietro di sè. Diddo levò per un attimo la pistola dalla nuca di Salvatore. In quel momento, Salvatore si girò di colpo tiranto un forte pugno in faccia a Diddo, il quale cadde dalla roccia dove si trovavano e facendogli cadere la pistola.
Salvatore si rimise gli occhiali e guardò Diddo dall'alto in basso.
"Beh, per oggi abbiamo finito con i giochetti. Ci vediamo Dido, sarà per un'altra volta"
Salvatore si girò e iniziò a saltare da una roccia all'altra, mentre Diddo si riprendeva dalla caduta di prima. Quando si trovò all'uscita del Colosseo, si trovò davanti un'orda di persone, ognuna delle quali puntava un'arma a Salvatore. Era l'Autistic Army.
Ormai messo alle strette, Salvatore si girò con l'intenzione di scappare da un'uscita segreta sotto le tribune. Girandosi vide Diddo, che lo osservava con sguardo truce al di sotto delle tribune puntandogli la pistola contro.
Per alcuni secondi ci fu il silenzio assoluto.
"A questo punto, immagino che la tua prossima frase sarà:'Arrenditi, non hai scampo'" disse Salvatore
"...Polpettone" disse Diddo
Diddo premette il grilletto.
Il proiettile colpì Salvatore in mezzo agli occhi, distruggendogli gli occhiali, e il suo corpo cadde a terra privo di vita.
I membri della family riuscirono ad entrare nel Colosseo ed andarono da Diddo.
"Stai bene?" chiese Tommy
"Una meraviglia...c'è solo...questa cosa...credo di avere una farfalla...nella cuffia..." disse Diddo in preda allo stordimento, prima di cadere a terra a causa della fatica e delle ferite.
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Le Cronache dei Pepega
FanfictionDopo anni di isolamento e soprusi da parte dei normies, un gruppo di autistici si unisce sotto la guida di un giovane studente universitario. Questa è la storia della nascita di quello che diventerà il più grande e potente impero della storia dell'u...