Dopo l'incidente dei politici italiani, furono avviate delle indagini per scoprire di più sull'accaduto. Intanto, Diddo e Tommy decidevano il da farsi per quanto riguardava la nuova Italia.
I sospetti caddero velocemente sulla divisione 3, ma nonostante i lunghi interrogatori su tutti i membri principali della divisione, nessuno rivelò niente di strano. Per sicurezza, la divisione 3 venne temporaneamente smantellata ed i membri tenuti sotto controllo.
Diddo non si fece molti problemi al riguardo, gli bastava sapere che l'Italia ora era sua, e che finalmente il suo piano stava raggiungendo il suo picco.
I giorni passarono. Il popolo italiano si rifiutava di accettare il suo nuovo sovrano. Vennero organizzate proteste e manifestazioni, fino ad arrivare a veri e propri attacchi, ma gli squadroni di Diddo riuscirono a sopprimerli tutti.
Sabato 20 luglio, 14:56, Carcere di Genova
Nonostante diddo non ne volesse sapere niente, Tommy decise di fare visita a Bizza al carcere di Genova, dove era stato temporaneamente rinchiuso in attesa di chiarimenti sulla situazione.
"Ciao Bizza"
Bizza rimase in silenzio, guardando il pavimento con una faccia colpevole
"Bizza, voglio che mi dici cosa è successo, non possiamo farti uscire se prima non ci dai delle risposte"
"...Non è successo niente"
"E invece si che è successo. Cazzo, a delle persone è esplosa la testa!"
Bizza stette ancora in silenzio, ma Tommy continuò a cercare di farlo parlare
"Bizza, raccontami cosa sta succedendo, di certo non potrai finire peggio di così"
"...va bene...ma non posso dirti tutto"
"Dimmi quello che puoi dirmi" disse Tommy con tono calmo
Bizza si mise a spiegare. Raccontò di come la divisione 3 fu messa alle strette dall'uomo il cui nome inizia con "S", e di come furono loro ad attivare le bombe nelle teste dei politici, seppur non fossero stati loro a piazzarle lì.
Tommy ascoltò tutto con molta attenzione, e quando Bizza ebbe finito, si alzò e andò da Diddo.
15:35, Motherbase
Diddo stava dirigendo gli squadroni antisommossa quando Tommy entrò nel suo ufficio. Diddo mise immediatamente via il telefono
"Weeeee Tommy! Che succede?"
"Sono andato a parlare con Bizza, sono riuscito a farmi dire quel che è successo"
"Pog, racconta allora"
Tommy riportò quanto sentito da Bizza a Diddo. Mentre Diddo ascoltava, la sua faccia si fece mano a mano più seria.
"Ho capito" disse Diddo "Dobbiamo avviare un indagine il prima possibile. Dobbiamo scoprire chi è questo 'Signor S' e catturarlo, manda subito le divisioni 1 e 2 ad investigare sull'accampamento di Torino. Anche se dubito che dopo quasi un mese rimangano delle tracce. Dobbiamo trovare quest'individuo e capire cos'ha in mente"
Tommy annuì ed uscì dalla porta senza dire niente, mentre Diddo cominciava a chiamare le divisioni per avviare la ricerca.
Lunedì 22 luglio, 19:30 ex accampamento di Torino
Dopo ore di ricerca, i soldati della family non riuscirono a trovare quasi niente, nessuno si stupì, dopotutto quell'accampamento era stato utilizzato solo per un paio di notti, e più di un mese prima, per poi essere smantellato senza lasciare un granchè di tracce.
Nonostante questo, Diddo continuava a farli cercare senza dargli tregua.
Contemporaneamente, carcere di Genova
Bizza se ne stava nella sua cella, pensando ancora a quanto accaduto con Salvatore. Si mise a riflettere in particolare alla storia dei politici.
"CHE SUCCEDE, NON ERANO QUESTI I PIANI!" a Bizza tornò in mente l'ultima frase del Presidente
"Di quali piani parlava? Era ovvio che ci fosse qualcosa sotto, di certo non avrebbero dato l'Italia a Diddo così facilmente; e poi il fatto che loro teste sono esplose quando abbiamo premuto il pulsante sul telecomando che ci ha dato Salvatore...vuol dire che era stato Salvatore a piazzarci le bombe, aveva forse fatto un patto anche con loro?"
Mentre continuava a pensare, bizza ebbe un illuminazione. Si aggrappò nervosamente alle sbarre della cella e cominciò a chiamare una guardia, chiedendo di parlare con Diddo.
Contemporaneamente, Torino
Le ricerche continuavano, ma tutti avevano ormai perso le speranze. L'unica cosa rimasta era scavare, ma anche dopo aver scavato mezzo metro sotto terra, non fu ritrovato niente fino a quel momento.
Coral stava scavando, quando all'improvviso colpì un oggetto metallico, all'incirca della grandezza di una palla da calcio. Contento per aver finalmente trovato qualcosa, cominciò a chiamare Saldier e Jessica.
Mentre correva verso di loro, l'oggetto metallico esplose.
Seguirono altri oggetti dello stesso tipo, sotterrati ad oltre mezzo metro di profondità per tutta l'area del campo.
Le esplosioni furono udibili da molto lontano.
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Le Cronache dei Pepega
FanfictionDopo anni di isolamento e soprusi da parte dei normies, un gruppo di autistici si unisce sotto la guida di un giovane studente universitario. Questa è la storia della nascita di quello che diventerà il più grande e potente impero della storia dell'u...