Capitolo 1

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Era una mattina come tante altre a Beika e nell'appartamento sopra l'Agenzia del Detective Goro, c'era sua figlia Ran e il piccolo Conan che si stavano preparando per andare a scuola.

<<Buongiorno Ran>> disse sbadigliando il bambino.

<<Buongiorno Conan>> rispose facendo un "falso" sorriso la ragazza.

<<Hai dormito bene? Hai una brutta cera>>

<<Eh?!>> guardandolo stranita <<S..si tranquillo Conan>>

<<Sarà...ho visto che hai 2 borse enormi sotto gli occhi. Sicura di star bene?>>

<<Sicuro>> sorridendo mettendosi alla sua altezza.

Il bambino, decise di andare in bagno, chiamando la ragazza con il telefono di Shinichi. Ran raccomandò Conan di non fare tardi. Si mise a sparecchiare la tavola e sentì il telefono vibrare.<<Chi sarà a quest'ora?>> leggendo il nome di chi stava chiamando le si fermò il cuore <<S...Shinichi...>> rispose <<Shinichi!>>

<<Ciao Ran come stai?>>

<<Sto bene e te? Sono mesi che non ti fai più vedere...dove sei finito?>>

<<Lo so Ran...scusami, ma non riesco a risolvere un caso. E' più difficile del previsto...>>

La ragazza non rispose mantenendo uno sguardo basso <<N..non preoccuparti...>>

<<Ran...lo so che sta male...>>

Cercando di mentire <<Ma no Shinichi, sono solo un po' stanca>>

<<Ran...sono un detective, capisco subito quando mi menti>>

Alla ragazza scese una lacrima e iniziò a singhiozzare

<<No Ran ti prego, non singhiozzare...>> prese un bel respiro <<...domani sei libera?>>

<<S..si>> cercando di calmarsi.

<<Perfetto! Domani verrò! Stasera prendo il primo volo!>>

<<D...davvero?>> incredula.

<<Si! Per un weekend staremo insieme!>>

<<Shinichi...>> il suo tono era cambiato, era felice e le scesero delle lacrime di gioia.

<<Ora devo andare...ciao Ran>> chiude la chiamata

<<No aspe...>> guardò lo schermo del telefono.

Conan uscì dal bagno pochi minuti dopo e domandò <<Chi era Ran?>>

<<Era...Shinichi>> sorride con ancora qualche lacrima residua di prima.

<<Ti ha fatto piangere?>>

<<Eh?! Ma no, no certo che no! Ha detto che viene domani con il primo volo>> sorride entusiasta.

<<Wow sono felice>> sorride <<Allora mi sa che domani ti lascio libera e vado dal dottor Agasa>>

<<Conan mi raccomando! Comportati bene! Ora finisci così andiamo>>

Il bambino finisce la colazione ed esce di casa <<Ciao Ran, vado da Genta e gli altri per andare a scuola>> Il bambino mentì, sapendo che oggi Ai rimaneva a casa, decise di andare da lei chiedendole l'antidoto.

La ragazza prese la sua borsa e la sua sacca di karate e uscì di casa: fuori la aspettavano Masumi e Sonoko.

Conan arrivò da Agasa e suonò, Ai con tutta la calma del mondo aprì.

<<Ciao Conan>>

<<Ciao Ai come va?>> visibilmente felice.

La bambina-scienziata aveva già capito tutto e tirò gli occhi al cielo e non rispose.

<<Ai, avevi detto che hai creato un prototipo di antidoto che dura 2 giorni vero?>>

<<Si?>>

<<Me lo daresti per favore?>>

<<Kudo, non è il caso...>>

<<E' per una questione importante. Ho fatto una promessa e non posso rimangiarla>>

<<Questa promessa è per caso per una persona che ha i capelli marroni, pratica karate ed è la figlia del detective Goro?>>

<<Esattamente>>

La piccola era un po' restìa a dargli l'antidoto, sapendo che l'avrebbe esposto ad un altissimo rischio, ma sapeva che così l'avrebbe reso triste, per nulla al mondo avrebbe voluto vederlo triste, alla fine accettò.

<<A..Ai? N..Non è che potrei rimanere a dormire qui?>>

<<Va bene...ma non russare!>>

<<Non russo tranquilla>> rise e si guardò intorno <<Ma il dottore dov'è?>>

<<Sta dormendo come al solito dopo che ha fatto esplodere delle cose>>

<<Ah..capito>> guarda la bambina <<Ehi, stai facendo un lavoro enorme>>

<<Non preoccuparti, io ho causato il caos, io devo risolverlo>> rispose, ma poi si mise a pensare <<In realtà lo sto facendo solo per te Shinichi...io ti amo! Ma non ti avrò mai...>>

<<No tu non hai creato nessun caos. Ti hanno costretta!>>

La bambina distolse lo sguardo e continuò a lavorare all'antidoto. Dopo un paio d'ore Conan scese in laboratorio <<Per oggi basta così, rilassiamoci e guardiamoci un bel film!>>. I due salirono in salotto, scelsero un film basato su un romanzo di Conan Doyle.

Nel frattempo a scuola  stavano tutti seguendo le lezioni: tutti meno uno Okakura Fukuda, un ragazzo molto timido e insicuro che si è trasferito da poco, che aveva i capelli neri che pendevano sull'occhio destro. Il ragazzo non era attento perché stava guardando Ran.

<<Quanto è bella! D...Devo impegnarmi così mi noterà!>> pensò e quando il prof fece una domanda, il ragazzo prontamente rispose <<Speriamo mi abbia notato...>>

Il prof fece un'altra domanda e stavolta fu Ran a rispondere.

<<Troppo brava!! Brava sia nella scuola sia nello sport...chissà se ha il ragazzo?>> pensò tra sé e sé.

Nel frattempo a casa del dottor Agasa i due bambini stavano guardando il film e ad un certo punto sentirono il dottore urlare <<SONO IN RITARDO!!>> si vestì alla velocità della luce e scese, vide i due e salutandoli corse via per andare ad una conferenza.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora