Capitolo 9

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Dopo aver controllato tutto e, aver mandato i bagagli nella stiva, Heiji guardò l'orologio <<Bene, manca 1 ora e 15 minuti>>. Kazuha era un po' nervosa, Heiji lo notò subito <<Sembri nervosa, che hai?>>

<<Eh?!>> distogliendo lo sguardo <<N...no affatto>>

<<Kazuha??>> sguardo interrogatorio

<<Mannaggia a te e al tuo istinto...l..lo sai che ho un po' paura del volo>>

<<Devi star tranquilla, ci sono qua io scemotta>> facendole la linguaccia ridendo.

Kazuha arrossì e gonfiò le guance, Heiji diventò rosso guardandola e pensò <<Quanto è bella!>>

All'altoparlante si sentì l'annuncio che diceva che il volo per Tokyo era in ritardo. Heiji ne approfittò per andare in un negozio di libri gialli lasciando Kazuha da sola e da lontano un uomo con una giacca nera osservava la ragazza. Dopo poco il ragazzo tornò e la vide che stava tremando dal freddo, senza pensarci si tolse il suo giubbotto e la coprì. Kazuha rimase sorpresa da quel gesto e arrossì ringraziandolo <<E' sempre così dolce con me...>> pensò.

Arrivata l'ora designata, la coppia si diresse al gate e appena entrati vennero invasi da una vampata di calore.

<<Almeno qui si sta bene>> rise il detective.

Rise anche Kazuha <<Heiji, tu preferisci il finestrino?>>

<<E' indifferente. Beh dai sono le 18 circa, arriviamo a Tokyo che ci sarà un bel freschino e poi dritti a casa Kud...ehm Ran>>

Kazuha lo guardò con un'aria stranita, fece le spallucce e poi si preparò al decollo, Heiji le stringeva la mano per dargli forza. L'aereo decollò senza problemi e i due guardavano le città illuminate dalle luci.

<<Sono così luminose>> disse incantata la ragazza.

<<Mai quanto te Kazuha>> pensò mentre la guardava.

<<Che cosa strana vedere tutto da quassù>>

<<Oramai con tutte le volte che siamo andati a Tokyo dovresti saperlo>> rise.

<<Beh...>> ci pensa su e perse l'entusiasmo iniziale <<...si, uff come rovinare il panorama!>> facendogli la linguaccia. Heiji rispose alla stessa maniera.

Dopo un'ora atterrarono, fecero la solita prassi e presero un taxi per andare a casa Mouri.

A casa Mouri, Ran stava preparando la cena e Conan si stava atteggiando come un bambino <<Ho fame Ran>>

<<E' quasi pronto>> rispose sorridendo.

<<Grazieee>> rispose felice, ma sotto sotto sta soffrendo <<Ran, tornerò! Te lo prometto!>> pensò.

La ragazza finì di preparare e si sedettero al tavolo loro due, siccome Goro era al lavoro, stavano per prendere il primo boccone quando...suonò il citofono.

Ran si alzò e andò a rispondere, sentendo quella voce inimitabile, aprì la porta <<Heiji? Kazuha?>>

<<Ciao amica mia>> Kazuha abbracciò l'amica.

<<Non ci credo>> continuando a mangiare.

<<Ehi Kud....Conan come andiamo? E' così che accogli il tuo migliore amico?>>

<<Non dovevi venire domani?>>

<<Ti ho fatto una sorpresa>> sorrise.

Le due ragazze continuarono ad essere abbracciate 

<<Che coincidenza, stavate mangiando>> 

<<Sei arrivato nel momento sbagliato>> non degnandolo di uno sguardo continuando a mangiare.

Ran si alzò per andare a prendere altri due piatti per i due amici e Heiji ne approfittò per chiedere a Conan, sussurrandogli nell'orecchio.

<<Ehi Kudo>>

<<Che vuoi>> rispose il bambino mentre mangiava.

<<Vorrei dichiararmi...ma non so come fare>>

<<Fallo e basta>> sorrise il bambino.

<<La fai facile...tu ti sei già dichiarato...>>

<<Se sei venuto a Tokyo, deduco 2 cose: vuoi farlo prima di natale e uno dei tuoi luoghi che hai scelto è l'albero di natale in centro a Beika. Ho indovinato?>>

Heiji divenne rossissimo e annuì.

Le ragazze erano in cucina a prendere i piatti, quando Kazuha iniziò <<Dai racconta!>> sorridendo.

<<E...ecco...>> cominciò a raccontare.

<<COSA?!?!?!?! Tu e Shinichi avete dormito insieme!?>>

<<Shhh fai silenzio!!>> arrossendo <<E anche...>> sussurrandole all'orecchio <<Ci stavamo per baciare più di una volta...ma non ci siamo riusciti...>>

Kazuha era sorpresa e non riuscì a rispondere.

<<Però...dopo averlo salutato...mi sono sentita distrutta...non sono neanche andata a scuola, fa te.>>

<<Ran...>>

<<Ora però facciamo finta di niente, Conan non sa nulla. Quando si sta male, i bambini lo sentono e stanno male anche loro. Cambiando discorso, andiamo di la.>>

Heiji, che era in salotto, sentì per puro caso la frase di Kazuha e con un sorriso malizioso, guardò l'amico.

<<Shinichi...non è che devi dirmi qualcosa??>>

<<Cosa?>>

Gli mette il braccio intorno al collo <<Eddai, lo sai che sono il tuo migliore amico, a me puoi dirmelo>> sorrise.

<<Ma non so di cosa parli!>>

<<Quante volte l'hai baciata?>>

<<Non ci sono riuscito...so come si sente Ran...>><

<<Ti capisco amico...>>

Finita la frase, le due ragazze uscirono dalla cucina e si aggregarono ai due ragazzi, la serata passò in compagnia tra le risate e altro. Finita la cena, Heiji si sdraiò sul pavimento e Conan con un sorrisino malizioso.

<<Pensi a come dichiararti?>>

<<E piantala Kudo!>>

Le ragazze tornarono in cucina per prendere altri piatti per la torta.

<<Kazuha, gliel'hai detto?>>

<<Ehm...no...non è così facile>>

<<Ti capisco...>>

Finita anche la torta, il gruppo sparecchiò, i due detective si misero a giocare ai videogame e le due ragazze si misero a lavare i piatti, così non pensavano ai loro amori. Concluso il lavaggio dei piatti, Kazuha si mise sul divano guardando Heiji giocare con Conan, immaginandolo da grande con loro figlio. Pian piano le cadde la palpebra

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora