Capitolo 101

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I due poliziotti guardarono i figli per poi abbracciarli fortissimo con le lacrime congratulandosi. Shizuka fece lo stesso.

Heiji, rimase senza fiato <<Grazie mamma...papà però se stringi così, mi uccidi>> rise.

Ginshiro diede un bacio sulla guancia a Kazuha. I padri si scambiarono e Heizo andò ad abbracciare Kazuha e Ginshiro Heiji.

<<Grazie mille signor Hattori>>

<<Non chiamarmi così Kazuha, ora sei ancora più parte della famiglia>> sorrise commosso. Heizo era duro e difficilmente faceva uscire le emozioni, ma in quel momento tutto uscì. Shizuka ribatté ridendo <<Suvvia uomini ora tocca a me spupazzarli per bene>>

Si avvicinò al figlio e alla figlia che non ha mai avuto e fece loro le congratulazioni. Shizuka prese Kazuha in disparte e le disse prendendole il viso <<Kazuha cara, ti volevo parlare come se fossi mia figlia, sono certa che sarai una madre stupenda perché hai il carattere di tua madre, dolce, gentile e molto forte dentro. Più ti guardo e più trovo le somiglianze con lei, sei stupenda com'era lei. Sono certa che sarebbe orgogliosa di te e ti starà sempre vicino, ti proteggerà sempre. Se avrai bisogno di consigli e di un aiuto io ti aiuterò come se fossi una mamma e ti sosterrò per sempre>>

Kazuha ascoltava parola per parola la faceva commuovere quando menzionava la madre. Se la immaginava vicino a lei che sorrideva e annuiva confermando tutto quello che Shizuka diceva. <<Grazie davvero Shizuka...s...sei sempre stata una mamma per me>>

I tre uomini si commossero e si diressero verso le due donne per abbracciarle e il quintetto sprofondò in uno splendido abbraccio collettivo. Presero un bicchiere ciascuno e fecero un brindisi analcolico siccome Kazuha non poteva bere. Heiji teneva stretta la sua futura moglie e madre di suo figlio.

<<Che sia forte, sano e bello come i nonni>> rise Ginshiro. 

Kazuha si allontanò un attimo e guardava incantata il cielo stellato e disse <<Ciao mamma...beh...ora sai le notizie, non immagini quanto sono felice, spero che lo sei anche tu per me. Vorrei che fossi qui insieme a me e papà, che è da troppo tempo solo. Vorrei che tu gli faccia capire di andare avanti...non chiedo di farti sostituire, però sono certa che anche tu vorresti  che sia felice...mi prometti che farai in modo che succeda? Secondo me vorrà solo la tua approvazione. Sono certa che non ti dimenticherà mai, sarai sempre l'amore della sua vita...ti voglio bene mamma>>

Mentre Kazuha parlava alle stelle, Ginshiro le mise la mano sulla spalla e poi si mise a guardare il cielo anche lui <<Ho amato solo lei, ma ora nel mio cuore c'è un'altra donna>>

La ragazza sobbalzò, pensava di essere sola <<P...papà>> sorrise, ma poi sentendo quella frase domandò <<Chi sarebbe? E' bella? Ha la tua età? Se si azzarda a prenderti in giro le tiro i capelli. Perché non mi hai detto nulla??>>

Ginshiro sentendo la figlia sorrise e disse <<Perché è una donna molto vicina a te e la conosci molto bene>>

<<Daiii dimmelo>>

<<Kazuha...sei tu l'altra donna della mia vita, non potrei mai amare nessun'altra donna, anche se lei volesse, io non me la sento>>

La ragazza rimase sorpresa e commuovendosi abbracciò il padre <Scusami papà...volevo solo che tu fossi felice, ti vedevo molto solo>>

<<Io sono felicissimo così, anche se la mamma non c'è più, mi ha lasciato il regalo più bello del mondo>>

<<P...papà>>

<<Il mio cuore era diviso in due, fino ad oggi, ma dopo la notizia che ci avete dato, si potrebbe tranquillamente aggiungere un altro posto>> abbracciando la figlia accarezzandole la pancia.

La famiglia Hattori guardava la scena commossa e Heiji commosso pensò <<Mi dispiace che te la porto via...>>

Ginshiro, che dava le spalle alla casa, domandò alla figlia se li stessero spiando e Kazuha annuì sorridendo. Si girò e disse ridendo <<Sempre stati degli spioni voi due, anche al liceo>> 

<<Sempre e comunque Ginshiro>> rise.

Rientrarono in casa e continuarono a chiacchierare, Heiji propose di chiamare i due, ma vedendo l'orario desistette. Kazuha era molto stanca e decise di andare a casa, Heiji la accompagnò, Ginshiro rimase con i genitori di Heiji a parlare ancora un po'. Arrivati in casa, come di consueto si tolsero le scarpe, a Heiji piaceva molto viziare Kazuha, la prese in braccio, per poi entrare in camera adagiandola sul letto, mettendosi ad accarezzare la pancia e parlando al feto. Poco dopo si addormentò, Heiji continuava ad accarezzare la pancia baciandola anche. Notando Kazuha addormentata, il ragazzo le rimboccò le coperte, le spostò una ciocca di capelli e si diresse all'uscita guardandola, la pancia risaltava appena <<Ti amo Kazuha>> uscì e chiuse la porta.

La mattina dopo, Kazuha si svegliò con un forte mal di gola e tossiva, il padre sentendola dalla camera adiacente, entrò e sentendole la fronte, tirò un sospiro di sollievo siccome non aveva la febbre. <<Chiamo Heiji, sono sicuro che con lui guariresti in un baleno>>

Kazuha arrossì a quella frase e si coprì a metà volto con la coperta. Era preoccupata per due motivi: il primo era per il bambino, era terrorizzata che questo malanno le facesse male, il secondo era per l'università, aveva un esame importante venerdì dopo e si doveva mettere sotto a studiare.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora