Capitolo 87

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<<Stai indietro Kudo!>> continuava ad urlare il criminale. Goro era preoccupato per la sua bambina.

<<Ti prego, lasciala andare a prendi me>> levandosi giacca e camicia, per provargli che era davvero disarmato.

<<T...tu mi hai privato della libertà!!>> sa che non aveva scampo.

<<Possiamo risolverla senza che nessuno si faccia male>> nonostante tutto, Shinichi non aveva perso il proverbiale sangue freddo, per non perdere la concentrazione e per evitare che Ran si facesse male.

<<No no no, io non finirò nel gabbio un'altra volta!>> esclamò mentre lanciò Ran verso Shinichi, che la prese e allo stesso tempo il criminale si puntò la pistola alla mandibola e fece fuoco, trapassando il cranio e facendo uscire un pezzo di cervello, per poi imbrattare il muro di sangue. Goro si avventò sulla figlia che era debolissima e senza pensarci la prese in braccio e come un razzo arrivò in ospedale, parcheggiando pure in divieto di sosta, portò Ran dentro chiamando un dottore e in men che non si dica la portarono in un ambulatorio per fare dei controlli. Goro, sapendo che sua figlia era in buone mani, prese la macchina e la spostò. 

Nel frattempo, Shinichi, quando Goro partì con Ran, si alzò e andò davanti al cadavere di Atsumichi per chiudergli gli occhi e, dopo aver detto tutto quello che sapeva su questo criminale, raggiunse Ran in ospedale.

Goro, in sala d'attesa, vide arrivare il dottore e subito si precipitò da lui <<Dottore! Come sta mia figlia? Se la caverà?>> domandò preoccupato Goro.

<<Stia tranquillo, sta bene, era molto disidrata, le abbiamo somministrato anche qualche medicina per la febbre e ora sta dormendo>> rispose sorridendo <<Se vuole può andare da lei.>> concluse

Il detective si inginocchiò e teneva le mani al dottore piangendo mentre lo ringraziava e poco dopo, si rialzò e corse nella camera della figlia e la vide addormentata, decise di sedersi vicino a lei.

Shinichi, nell'andare in ospedale, chiamò la madre.

<<Bambino mio, hai notizie??>> domandò preoccupata.

<<Si mamma, l'abbiamo trovata e ora è in ospedale>>

<<Menomale, sta bene?>>

<<Si, è solo disidratata e ha la febbre alta, però sta bene>>

<<Poverina...Shin...corri da lei!>> esclamò.

<<Ci sono già>> ansimando per la corsa.

<<Arriverò anch'io. Ciao bambino mio ti voglio bene>> sorrise e poi chiuse.

Shinichi arrivò in ospedale e si diresse nella camera di Ran e vide Goro che la vegliava, il padre lo vide e andò verso di lui, sussurrandogli all'orecchio <<Lei è il mio angelo...spezzale il cuore e io ti spezzo il collo chiaro?>>

Il ragazzo, guardò negli occhi l'uomo e rispose <<Goro, non la farò mai soffrire, ha già sofferto troppo>>

<<Bravo ragazzo...ricordati che questa promessa è sempre valida.

In quel momento Ran si svegliò e li chiamò con voce rauca, sfortunatamente non la sentirono, Goro uscì un attimo e Shinichi dirigendosi verso di lei, la vide sveglia <<Ehi piccola>> sorrise.

<<E...ehi...>> rispose con voce bassa essendo ancora debole.

<<Riposati amore>> accarezzandole la testa <<Sono qui>>

Ran annuì e lo guardava in maniera dolce <<Sapevo che...mi avresti trovata>>

<<Quell'indizio è stato fondamentale>> sorrise per poi darle un bacio sulla fronte <<Ti amo Ran>>

<<Anch'io Shin>> con una mano lo prese e lo tirò giù, così facendo le loro labbra si unirono per poi staccarsi <<So una cosa...che sicuramente avrai pensato...>>

<<Che cos?>>

<<Che è stata colpa tua...sappi che non lo è!>>

<<Ran...avrei dovuto proteggerti...>>

<<Ma non è colpa tua>> accarezzandogli il viso con la mano <<Ti sei addormentato perché eri stanco, non è di certo colpa tua>>

Il ragazzo non diceva nulla e manteneva lo sguardo basso.

<<Dai amore>> gli tirò su il viso sorridendo.

Shinichi ricambiò il sorriso e poi disse <<Ora pensa a riprenderti>>

<<Solo se stai qui con me>> sorrise

<<Non me lo faccio ripetere due volte>> sorrise.

Ran, pian piano chiuse gli occhi e si riaddormentò poco dopo stringendo la mano al ragazzo nel sonno. Shinichi la guardava dormire e delle volte la sua mente gli riportava alla mente tantissimi dolci ricordi. Si rende conto di quanto sia fortunato ad averla al suo fianco e di quanto ne sia innamorato. Ha solo 17 anni è vero, ma lui pensa già al matrimonio e a quando sarà UFFICIALMENTE sua. Tra questi mille pensieri, si appoggiò sul letto tenendo ben salda la mano a Ran, era stata una giornata sfiancante e ripensando a quanto ama Ran...si addormenta

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora