Capitolo 71

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Nella base degli uomini in nero, Gin e Vermouth erano nella stessa stanza e Gin stava leggendo il giornale quando, leggendo una notizia rise in maniera malvagia <<La regina degli avvocati è morta!>>

La donna lo guardava, dentro di sé provava un senso di disgusto nel vedere quell'uomo a quanto si divertisse al dolore altrui. Gin giochicchiava con la pistola mentre fumava e poi disse <<Il vecchio che proteggeva Sherry, la regina degli avvocati, il prossimo chi sarà?>> notando poi Vermouth con un aria strana <<Non sei contenta?>>

<<Ovvio che sono contenta>> sorridendo in maniera sensuale guardandolo mentre appoggiava il mento sulla mano.

<<Sembri triste>> puntandole la pistola alla tempia.

Lo guardava cercando di rimanere ferma, decisa e senza temere <<Credi che menta? Sei serio? Togli quella pistola>> rispose in maniera calma, quasi da presa in giro <<Sai che se non me la toglie il Boss non sarebbe felice. Inoltre non ci vorrebbe mai uno contro l'altro. Non so se mi spiego>> facendo l'occhiolino.

Gin spinse la pistola sulla guancia di Vermouth, per poi toglierla. Vermouth si alzò e si avvicinò al suo viso <<Bravissimo Gin, decisione giusta>> mettendosi a cavalcioni su di lui per aggiustargli il colletto. Gin a quel gesto lì la prese, si alzò e la spostò stizzito <<Io vado da Sherry, gli devo dare la bella notizia>>

<<Che caratterino eh>> sorrise Vermouth tirando su un sopracciglio.

Gin andò nello scantinato, dove c'erano le celle. Non la sopportava più! Heiji e Ai dormivano, il ragazzo continuava a proteggerla. Gin bussò alla porta <<Sveglia!>>

Heiji si svegliò, mettendosi subito davanti ad Ai, domandò <<Cosa vuoi Gin?>> Ai era sorpresa, stava facendo tutto questo per lei.

<<Volevo solo mettervi al corrente di un certo avvenimento>> sorrise, mentre lanciò il giornale che recava il titolo in prima pagina "L'avvocato Kisaki è deceduto". La piccola, leggendo quella frase sbiancò. Heiji, pensò a quanto possa essere distrutta Ran, si alzò e si scagliò contro la porta, insultando il criminale e facendo passare le braccia, attraverso le sbarre tentando di prenderlo. Gin fece un passo indietro, per non farsi raggiungere e lo guardò ridendo, successivamente gli prese il braccio e glielo girò facendolo urlare di dolore e poi si avvicinò dicendo <<Se continui così, ci finirai anche te in prima pagina! E ti assicuro che non sarà per un caso che hai risolto>> rilasciandogli il braccio. Heiji rientrò in cella, tenendosi il braccio dolorante, non è rotto però fa molto male.

Ai, aveva osservato tutta la scena urlò <<BASTA GIN! SPARISCI!>>

<<Piccantina la signorina eh>> rise, per poi riavvicinarsi alla cella <<Non immagini neanche cosa ti succederà tra poco>>

Ai, lo guardava malissimo, ma era anche terrorizzata, quell'uomo era pronto a tutto!

<<Tramite delle ricerche, ora so che scuola elementare hai frequentato, chi erano i tuoi amici e chi era la tua maestra. Dimenticavo, la tua maestra è la fidanzata di uno sbirro>> sorrise mentre se ne andava.

Sentendo quella frase, Ai si preoccupò, non ce la faceva più. Heiji, si avvicinò a lei disse <<Non dargli ascolto Ai>>

La piccola lo guardava in lacrime <<M..mi dispiace per tutto Heiji...è tutta colpa mia...se non avessi creato questo maledetto veleno>> iniziò a piangere, ormai è crollata e tutte le emozioni stanno uscendo fuori. Heiji la abbracciò fortissimo per coccolarla <<Sono loro che ti hanno costretta, ma ora sfogati!>> Ai affondò il suo viso nel petto del ragazzo piangendo disperata. Le lacrime erano rimaste chiuse troppo a lungo.

Dal centro di comando delle telecamere, Gin si stava godendo la scena <<Che teneri>> sorridendo in maniera maligna con la sigaretta in bocca <<Peccato che tra poco moriranno>>

<<Non è giusto!>> esclamò Ai.

<<No che non è giusto, ma dobbiamo essere forti Ai, sono sicuro che Shinichi starà studiando un piano per salvarci e portarci fuori da qui>>

<<Ho messo in pericolo tutti quanti>>

<<Non è colpa tua>>

<<Si lo è!!

<<Ti hanno costretta a farlo...Ai, calmati adesso ok>> sorrise per tranquillizzarla.

Guardò il ragazzo e tirò su con il naso asciugandosi anche le lacrime e annuì.

<<Ora prova a ricordarti...tu sai dove ci troviamo?>>

<<N...non lo so di preciso, magari a Tokyo o a Osaka. Ma le celle sono identiche>>

<<Cavoli!>>

<<Già...>>

<<Che tu sappia ci sono altre basi?>>

<<S...si, ma sono basi minori e con poche celle>>

Heiji guardò fuori da quell'unico spiffero che c'era <<Beh qui ce ne sono abbastanza>> poi notò una piccola finestrina in alto <<Ai, sali sulle mie spalle e guarda cosa c'è fuori>> Ai fece come diceva il ragazzo, salì sulle spalle e guardò fuori, arrivandoci per pochissimo.

<<Cosa vedi?>> domandò il ragazzo.

<<V...vedo una cosa...u..un complesso residenziale...>>

<<Un complesso residenziale>> pensò <<Ai, di che colore sono quelle case?>>

<<Sul grigio scuro credo...>>

<<Grigio scuro...>> pensò <<Per caso, vicino a quelle case c'è un edificio bianco?>>

Lo osservò e lo vide <<S..si>>

<<E quell'edificio ha il tetto rosso?>>

<<Si Heiji>>

<<Ho capito dove siamo!>> esclamò entusiasta.

<<Dove?>> domandò mentre scendeva.

<<Siamo nella periferia di Osaka!>>

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora