Capitolo 30

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Eri, arrossendo per quella piacevole visita inaspettata chiamò il nome di suo marito. Goro, diventò un peperone e la salutò un po' impacciato. Eri aprì il portone, così facendo Goro prese l'ascensore ed entrò in casa.

<<Sicura che non disturbo?>>

<<No, tranquillo>> arrossendo, essendo con solo l'asciugamano <<A..arrivo>> dirigendosi in camera sua, Goro nell'attesa andò sul balcone a fumare e pensò <<Glielo devo chiedere...ora o mai più!>>

Eri tornò, Goro mangiò due mentine per mandar via il brutto odore del fumo dalla bocca. Eri prese coraggio e domandò.

<<Ehm...come mai la tua visita?>>

<<Passavo da qui e...ho pensato di farti un saluto...>> mentiva, era andato da lei per un preciso scopo: chiederle di tornare a vivere come una famiglia con Ran aggiungendoci anche la piccola peste di Conan.

<<Gentile da parte tua>> arrossì <<Come sta Ran?>>

<<Tutto bene, ora è a Osaka dai suoi amici, ma dovrebbe tornare stasera. Le manca quel detective da strapazzo e la notte la sento piangere. Tu invece come stai?>>

<<B...bene, un po' stanca per il lavoro ma bene, tu?>>

<<Te invece come stai?>>

<<Casi su casi ma normale>>

Goro stava esplodendo dentro, vorrebbe avvicinarla a sé per chiederglielo, ma ha timore di un suo rifiuto. 

<<Goro...ora c...che sei qui...volevo chiederti una cosa>> guardandolo negli occhi, gli era mancato tanto, doveva dirgli tutto!

<<Eri...ecco...p...pure io volevo dirti una cosa...>>

<<Incomincia tu..>>

<<Per cavalleria prima le signore>> mettendosi la mano dietro la nuca ridendo.

Eri gonfiò le guance e arrossì, poi prese un bel respiro e disse <<M...mi manchi...>>

Goro arrossì, non gli sembrava vero, le prese le spalle e perdendosi nei suoi occhi viola le rispose <<Eri...anche tu mi manchi! Ogni giorno leggo sui giornali dei tuoi casi, inoltre la notte, Ran ti chiama...è da 10 anni che siamo separati, e sai cosa mi chiedeva tutti i compleanni?>>

La donna ascoltava commossa le parole del marito e successivamente domandò <<C...che cosa?>>

<<C...che io e te tornassimo insieme e tornassimo a vivere come una famiglia. Nostra figlia è una ragazza d'oro, non ha mai chiesto viaggi, cose costose o feste...e io, sono troppo irruento e parlo a sproposito...però sono venuto a chiedertelo ora...>> prese un bel respiro mentre guardava la moglie, che sembrava aspettasse solo quel momento <<...Eri, vorresti tornare a vivere con noi?>>

Eri arrossì e rispose <<E me lo chiedi anche? Certo che torno con voi>> saltandogli addosso abbracciandolo. Goro rimase sorpreso, ma poi la guardò negli occhi, guardò le sue labbra e pian piano si avvicinò e delicatamente le poggiò su quelle di Eri, inizialmente era tocco leggero, ma poi il bacio si fece più passionale. Nessuno dei due voleva staccarsi, ma ad un certo punto squillò il telefono all'avvocato, quest'ultima non voleva staccarsi ma poi venne convinta da Goro e, a malincuore si staccarono.

<<Pronto?>>

Una voce rauca e profonda rispose dall'altro capo <<Avvocato Kisaki?>>

Lo sguardo che Eri aveva prima della chiamata, cambiò e divenne più serio <<Si?>>

<<Si sta sbaciucchiando con suo marito, vedo che siete tornati insieme, mi fa piacere>> sghignazzando.

<<Chi è lei?>> domandò titubante.

<<Solo un amico...che sta per farvi una bella sorpresa, le consiglio vivamente di spostarsi>> prese la mira con il cecchino dal palazzo opposto e sparò, mancando di proposito la testa di Goro. Eri, sentendo lo sparo si spaventò e tremava sentendo la cornetta, Goro si era lanciato a terra e sembrava stare bene.

<<Questo è stato solo un avvertimento, le auguro una piacevole giornata "Regina degli Avvocati" >> chiuse la chiamata.

Goro, vedendo la moglie preoccupata, la abbracciò e la tranquillizzò dandole un bacio sulla fronte.

<<Eri, la cosa migliore ora è che vieni a casa con me, sanno dove abiti, abiti in un attico quindi è più facile colpirti, dove ho l'agenzia è una palazzina bassa, più difficile da colpire. Chiamo l'ispettore Megure>> si alzò, chiuse gli scuri e chiamò l'ispettore per spiegargli la situazione. La donna preparò una valigia, mentre Goro la aspettava fuori pensando a chi ce l'avesse con lei. Quando l'ispettore arrivò, Goro consegnò le chiavi di casa e la coppia si diresse verso la LORO casa.

Eri entrò per prima <<Di nuovo qui, che cosa strana...>>

<<10 anni esatti>>

<<Già...>>

<<Perché sei triste? Possiamo riprendere tutto da dove avevamo lasciato!>> poi gli venne in mente un'idea <<Che ne dici se stasera facciamo una sorpresa a Ran?>>

<<Si!>> entusiasta per poi guardarlo negli occhi come se fossero tornati al liceo.

<<Praticamente, te ti nascondi in camera, al mio segnale (colpo di tosse) fai dei rumori, così Ran si spaventa, poi appena entrerà in camera le farai una bella sorpresa>>

<<Un piano geniale, mi dispiace solo del fatto che Ran si spaventerà>> sorrise.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora