Capitolo 11

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Conan si svegliò poco dopo e disse <<Non ci credo...ci siamo addormentati come due cretini!>>

<<Succede Kudo, succede...a che pensi?>>

<<A quello che è successo ieri sera. Dobbiamo chiedere a Goro su chi avesse fatto le indagini affinché venissero rubati dei documenti!>> guardò l'amico <<se fossero loro, Goro e Ran non sono al sicuro...e nemmeno voi due!>>

Kazuha cercò i ragazzi, era preoccupata perché non li trovava da nessuna parte, pensando che fossero andati a farsi un giro, digitò il numero di telefono di Heiji, sfortunatamente non rispose. Kazuha si preoccupò e non poco.

<<Heiji...>> disse il bambino

<<Si?>>

<<Aiutami a mettere in salvo Ran e Goro...e per l'amor di Dio...tu e Kazuha state al sicuro!>>

<<Terrò al sicuro Ran, Goro e Kazuha, ma non ti abbandono Kudo!>> i due si scambiarono un pugno, simbolo della loro amicizia fraterna. I due detective risalirono in casa e videro Kazuha furibonda.

<<Ma buongiorno!>> pronunciò la ragazza <<E' mai possibile che non sentite il telefono? Sarà mezz'ora che cerco di chiamarvi!>>

<<L'abbiamo lasciato in camera e poi scusa, potevi scendere in ufficio visto che io e Conan ci siamo addormentati lì>> rispose Heiji facendo la linguaccia.

<<Ma che ne sapevo che eri giù idiota! Volevo farvi sapere che Goro è tornato e ora sta dormendo, inoltre Ran ha la febbre! Ci mancavate voi...a momenti mi veniva un infarto!>> sbottò.

<<K...Kazuha quanto tempo fa è andato a dormire?>> domandò preoccupato il bambino.

<<Circa 10 minuti fa>> rispose.

<<Cavolo! Va beh, glielo chiederò dopo, quando dorme, non c'è verso di svegliarlo...Vado da Ran>> il bambino se ne andò

<<M...mi avete fatto preoccupare...>> sguardo basso <<...pensavo vi fosse successo qualcosa>>

<<Mi dispiace Kazuha, però se vedi che non ti rispondiamo dopo un po' o siamo andati via o siamo nell'ufficio>> sorrise.

<<Va bene...>>

Heiji divenne rosso e si guardò intorno <<Siamo da soli...>>

<<B...Beh non è la prima volta...>>

<<Kazuha...>>

<<Si?>>

<<Io...c...come dire...devo dirti una cosa importante...>> divenne rosso.

Arrossisce, e il cuore le batte all'impazzata <<C...che cosa?>>

<<...Stanotte ho veramente dormito male su quei divani...non è che avresti qualcosa da darmi per il dolore alla schiena?>>

La ragazza era sorpresa, si aspettava una cosa ben diversa, ma si era illusa <<Ehm...si vado a prenderlo...>> girandosi e andando a prenderlo. Ci era rimasta male. Tornò e aiutò Heiji a mettersi la crema.

In camera, il bambino era di fianco alla ragazza e ogni tanto le tastava la fronte per vedere se la temperatura calava, ma nulla. Ran aprì gli occhi piano piano, vedeva sfuocato <<Sh...Shinichi?>>

Conan diventò rosso, vorrebbe dirle tutto quanto, ma si dovette trattenere per proteggerla <<N...no Ran>>

Riconoscendo la voce del piccolo, si scusò.

<<Tranquilla, magari stavi sognando. Continua a dormire e riposati>> dopo aver aspettato che si addormentò nuovamente uscì dalla stanza.

<<Hattori!>>

<<Eh>>

<<Andiamo a scoprire qualcosa di più su questo ladro>>

<<Non aspettavo altro Kud...Conan>>

I due detective uscirono ad indagare e Kazuha andò a sorvegliarla. Mentre dormiva Ran diceva sempre un solo nome: Shinichi. <<Vedrai che tornerà>> le sussurrò Kazuha. In un palazzo poco più alto, che aveva vista libera sulle finestra di camera di Ran, un cecchino osservava le due.

Heiji e Conan passarono il pomeriggio ad indagare,  un losco figuro li seguiva da lontano, ma non si fece mai beccare. Passato il pomeriggio rientrarono, Conan andò subito da Ran. Heiji e Kazuha erano di nuovo da soli.

<<Ehm Kazuha...>> grattandosi la guancia ma distogliendo lo sguardo.

<<Si?>> guardandolo.

<<Che...ne dici...se stasera...andiamo...a cena..f..fuori?>>

Kazuha arrossì a quella domanda che sembrava proprio un appuntamento tra loro due, la ragazza, rispose affermativo mentre distoglieva lo sguardo. Il detective aggiunse che il posto dell'appuntamento, gliel'aveva suggerito Conan nel pomeriggio. Kazuha era entusiasta e siccome Heiji le aveva detto che aveva prenotato tra un'ora, quest'ultimo ne approfittò per darsi una pulita. <<Glielo devo dire stasera...ho pure preso una collana!>> esclamò.

Uscì dalla doccia, si preparò e andò in cucina, dove Kazuha lo stava aspettando (lei si era fatta la doccia nel pomeriggio). I due ragazzi uscirono e si diressero verso la Torre di Toto, appena entrati, un cameriere prese il nome e portò la coppia nel tavolo con vista sulla città. Era sera, quindi le prime luci della notte si stavano accendendo e l'appuntamento stava assumendo una svolta romantica e unica. Il ragazzo prese coraggio e iniziò.

<<K...Kazuha...>>

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora