Capitolo 63

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Heiji si rivestì e tornò a casa sua per prendere la sua roba di scuola, mentre Kazuha si alzò completamente tenendosi il lenzuolo, mentre iniziava a prendere i vestiti sparsi per terra. Si fece una doccia veloce e si mise la sua divisa, poco dopo tornò Heiji. Guardarono l'orario e videro che mancavano ancora 20 minuti, decisero di uscire per andare a scuola con molta calma. La coppia camminava per Osaka tenendosi per la mano erano felicissimi.

La coppia entrò in classe e tutti guardavano con aria strana Heiji, sapendo cosa gli era successo 2 settimane prima, Kazuha sbottò <<Smettetela!>>

Heiji sussurrò all'orecchio della ragazza <<Shh shh, non ci pensare>>

Si sedettero e la lezione iniziò e proseguì senza intoppi e ogni tanto, siccome si stava annoiando a morte, Heiji inviava dei bigliettini a Kazuha con su scritto "Ti amo", la ragazza arrossì e guardò il ragazzo che era dietro di un banco alla sua sinistra. Tra un pensiero e l'altro, Heiji vide fuori dalla scuola Quella macchina! Chiese se potesse andare in bagno e la prof gli diede il permesso. Scese di un piano per vedere meglio chi ci fosse dentro quella maledetta Porsche!

Gin, che era dentro quella macchina, chiamò una delle due guardie della cella, per fargli passare Ai <<Ma ciao principessa>>

<<Che vuoi ancora>>

<<Nulla nulla, solo dirti...che sono davanti alla scuola di quel tuo amico detective, prova ad indovinare quale>>

<<Basta con questi giochetti Gin! Vuoi uccidermi? Fallo e basta!>>

<<No, non voglio ucciderti, non ancora>>

<<Fallo!>>

<<Prima voglio farti soffrire per averci tradito>>

<<Vai all'inferno!>>

<<Ma grazie dolcezza, se fai la brava oggi avrai un regalino>> chiuse la chiamata e sorrise guardando la scuola! Riaccese la macchina e ripartì.

Ai, dopo che Gin chiuse la chiamata lanciò il telefono alla guardia, quest'ultima, era un uomo abnorme di 220cm, pelato e con due grosse cicatrici, sotto il mento e sull'occhio sinistro, che al minimo sbaglio scatta e picchia. Riprendendo il suo telefono, diede una sberla alla piccola Ai facendole girare la testa dall'altra parte <<Questo è per il mio telefono!>>

Ai, che aveva gli occhi gonfi di lacrime, si teneva la guancia e urlò <<Non me ne frega niente! ESCI!>>

Heiji scattò una foto alla macchina e la inviò a Shinichi, poco dopo tornò verso la classe. Kazuha era preoccupata per non vederlo rientrare chiese se potesse andare in bagno anche lei, la classe rise pensando male, in quel momento Heiji rientrò e con il suo solito atteggiamento allegro <<Fate casino senza di me??>> domandò ridendo.

Kazuha andò in bagno, anche se non ne aveva necessità, era solo preoccupata. Tornata in classe, la lezione proseguì e la giornata finì. La coppia tornò verso casa al tramontar del sole, ma si fermarono per guardare il cielo, la luce arancione che rifletteva sul corso d'acqua.

<<Wow che spettacolo>> disse Heiji.

<<Già>> annuì Kazuha mentre stringeva la mano al ragazzo.

<<Ma sai qual è uno spettacolo ancora più bello?>> si girò verso Kazuha.

<<Non lo so...dimmi tu>> conosceva la risposta, sorrise guardando in basso prima, per poi guardarlo negli occhi.

Heiji le prese il viso e disse <<Secondo te?>> appoggiando le sue labbra su quelle della ragazza. Chiusero gli occhi e il bacio proseguirono. Erano innamorati e niente o nessuno avrebbe potuto provare il contrario. 

Finito il bacio si staccarono rossi, risero e poi si incamminarono tenendosi stretti l'un l'altro.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora