Capitolo 23

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In ospedale, Heiji non si era ancora svegliato, Kazuha stava dormendo tenendogli la mano, Ran dormiva su una poltrona, mentre Conan era fuori a pensare. Ran si svegliò e, non vedendo il bambino, si preoccupò e lo andò a cercare.

<<E se gli uomini in nero sapessero già tutto?>> pensò <<E se quei due sapessero già tutto?>>

I pensieri fecero spazio ad un leggero spavento, siccome Ran gli era arrivato alle spalle.

<<Tutto a posto Conan?>> domandò mettendosi alla sua altezza.

<<S...si, stavo solo pensando>>

Ran lo accarezzò scompigliandogli i capelli <<Entra dai>> sorrise.

Agasa e Ai erano arrivati, come ogni volo, aspettarono che le hostess diedero il via allo sbarco, Ai teneva stretta la mano di Agasa, dopo 30 minuti circa, uscirono, presero un taxi e si diressero in un hotel vicino casa di Heiji. Appena entrati in camera, la piccola chiamò Conan.

<<Pronto?>>

<<Kudo, siamo arrivati, siamo in un hotel vicino casa di Heiji>>

<<Perfetto, state attenti, potrebbero pattugliare quella zona...>>

<<Si...>>

<<Ai...>>

<<Mi ammazzeranno Kudo...>> spaventata.

<<No, non lo faranno! Li fermeremo!>>

<<Sono spietati!>>

<<Anche noi a modo nostro lo siamo! Li fermerò e li sbatterò in cella! E' una promessa!>>

<<Kudo, temo che prima di arrivare a me o te...colpiranno Ran. E' il loro modus operandi...colpiscono le persone vicine, per rendere i bersagli vulnerabili...>>

<<Non permetterò che accada! Chiederò a mio padre se conosce qualcuno all'Interpol e poi chiederò aiuto all'FBI, per sconfiggerli dobbiamo fronteggiarli!>>

<<V...va bene...c..come sta Heiji?>>

<<Sta ancora dormendo, non si è ancora ripreso...ora ti saluto che Ran mi sta chiamando.>>

<<Va bene...stai attento per favore>> chiuse.

Ai, sotto consiglio di Agasa, andò a farsi una doccia per rilassarsi.

Kazuha stava dormendo, Ran era distratta a leggere una rivista e Conan era fuori nel corridoio. Heiji mosse un dito ma nessuno se ne accorse, pian piano aprì gli occhi, ma rimanendo immobile. Ran lo vide e fece una faccia sorpresa <<Heiji...>>

<<Ran...>> rispose con un fil di voce e poi guardò Kazuha.

La karateka, provò a svegliare l'amica <<Kazuha, Kazuha svegliati>> sorrise <<Heiji è sveglio>>

Kazuha si sollevò un po' assonnata e, quando mise a fuoco, vide il suo amato guardarla, senza pensarci le si gettò attorno al collo, riempiendolo di baci. Sfortunatamente l'orario delle visite era finito, Kazuha decise di tornare a casa con Ran e Conan.

La mattina dopo Heiji, aiutato da Kazuha, Ran e Conan erano ancora a casa, avrebbero raggiunto la coppia nella tarda mattinata.

<<G...grazie Kazuha>> arrossendo e provando ad alzarsi.

Kazuha sorrise dolcemente <<Non devi ringraziarmi, lo faccio perché ti amo>> arrossendo distogliendo lo sguardo imbarazzata. Heiji non resistette alla tentazione e la baciò, Kazuha rimase sorpresa, ma poi subito dopo ricambiò il bacio chiudendo gli occhi.

A casa di Heiji, Conan si svegliò e guardava il soffitto, pensando a come sconfiggere l'organizzazione <<Se gli attacchiamo senza un piano andremo contro a morte certa! Devo chiamare l'FBI, Akai conosce Gin meglio di chiunque altro e Ai non posso metterla in mezzo...devo proteggerla ad ogni costo!>> si alzò, si diresse in salotto e chiamò Ai.

Ai, intanto leggeva un libro, sentì il telefono e rispose <<Pronto?>>

<<Ai tutto bene?>>

<<Ciao Conan, tranquillo per ora si>>

<<Senti delle presenze o delle sensazioni?>>

<<Per ora no, ma in aereo mi sentivo osservata>>

<<Forse sarà la suggestione. Comunque tu devi restare al sicuro. Scusa ma ora devo andare ciao Ai e stai attenta ti prego>> chiuse.

<<Ciao Conan>> chiuse la chiamata e rimase in silenzio per qualche minuto, poi si lasciò andare in un pianto liberatorio, pensando ai sentimenti che prova per il detective liceale, è consapevole che deve mettersi da parte, Shinichi ha un'altra nel suo cuore, ma gli fa male...molto male.

Conan andò a svegliare Ran, che era già sveglia e stava pensando al suo Shinichi, vedendo il bambino, si asciugò le lacrime e si alzò. Conan sa che soffre molto e cerca di farla ridere in ogni modo con l'entusiasmo di un bambino. Si prepararono e si diressero in ospedale ed entrarono nella camera di Heiji. Si salutarono.

<<Ciao Heiji come stai?>> iniziò il bambino.

<<Oi Kud....Conan...>>

<<...>>

<<Eheheh sto bene sto bene>>

<<Beh Heiji, nonostante la cicatrice vedo che fai progressi>> sorrise Ran.

<<Eh già, non vedo l'ora di essere fuori da qui, ne ho già le palle piene di star qui>>

<<Ti capisco...Heiji, per caso Shinichi ti ha chiamato?>> domandò Ran.

Heiji e Conan sbiancarono a quella domanda, per proteggere l'amico rispose affermativo, successivamente chiamò a sé il bambino per sussurrargli.

<<Faresti meglio a chiamarla>>

<<Non ho avuto tempo, è sempre stata attaccata a me>>

<<Intanto ti ho salvato, altrimenti...che strigliata che ti saresti preso dalla tua bella se non chiami il tuo migliore amico>>

<<Già...ora vado a chiamarla>> concluse mentre disse a Ran che sarebbe andato in bagno. Arrivato in bagno, si chiuse a chiave e chiamò Ran.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora