Capitolo 2

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La giornata passò e Ai si era addormentata sulla spalla di Conan, il bambino afferrò delicatamente la faccia e la fece sdraiare per poi coprirla con una coperta.

Al liceo, tutti stavano uscendo per andare nei propri club e Ran, sentendosi chiamare si girò vedendo Okakura.

<<Si Okakura?>> sorridendo

<<Ehm...h...hai da fare..o...oggi?>>

La ragazza, un po' sorpresa per la domanda rispose <<A...Avrei lezione di karate tra poco...>>

<<Ah...volevo chiederti se volessi uscire...ma se non puoi...fa nulla...>> corre via.

Arrossì di botto e vedendolo scappare lo chiamò facendolo fermare <<Okakura aspetta!>> si avvicina a lui <<Oggi magari non posso, ma se vuoi un giorno mi puoi venire a vedere mentre mi alleno>> sorrise.

<<O...ok...credo possa andar bene....>> si rigira e corre via.

Masumi e Sonoko la stavano aspettando per accompagnarla ad allenamento, in quel momento arrivò una chiamata da parte di Conan.

<<Ran sono io...stanotte dormo a dormire a casa del dottor Agasa, perché Ai è da sola e ha paura del buio>>

<<Va bene Conan, mi raccomando fai il bravo. Ti voglio bene>>

Divenne rosso come un peperone <<Ehm...a...anch'io...>> chiuse la chiamata.

Ran fece un salto in casa per posare la borsa di scuola, entrò vide il padre ballare ubriaco davanti la tv invocando a gran voce il nome di Yoko Okino.

<<Sono tornata>> vedendo la scena tirò gli occhi al cielo.

<<Oh ciao Ran, il moccioso dov'è?>>

<<E' da Ai, le fa compagnia stanotte>>

<<Ma è sempre in giro quel bambino lì?>> sospira <<Beati i bambini che sono spensierati>> continuò a guardare Yoko Okino. La ragazza dopo aver messo sul letto la borsa di scuola, prese la sua borsa di karate e se ne andò pensando <<Mamma, ti prego torna a casa>>

In casa del dottor Agasa regnava il silenzio più totale, Conan non voleva disturbare Ai e la lasciava dormire mentre leggeva un libro, notò che stava facendo un brutto sogno e tentò di svegliarla: e ci riuscì, tra le braccia del bambino, lei si calmò.

Ran, dopo aver salutato Masumi e Sonoko, entrò nella palestra e andò a cambiarsi, uscita dallo spogliatoio, il suo sensei Keishi Abe.

<<Mouri! Vieni qui davanti>>

Un po' timorosa <<S..si? Sensei Keishi>>

<<Siccome sei la migliore di questo corso, oggi terrai una lezione e io controllo come andrai>>

Divenne rossissima <<C...Come??>>

<<Provaci, non ti mangio mica>> rise.

<<V...va bene...>> prese un bel respiro profondo e iniziò l'allenamento, sotto gli occhi vigili del suo sensei. Dopo un'ora e mezza il sensei richiamò a sé l'attenzione <<Ok! Per oggi basta così siete stati bravissimi. Mouri sei stata un'ottima insegnate, continua così e diventerai una star mondiale di karate>>

Arrossì <<La ringrazio sensei>> si inchinò.

<<Guarda tutti questi trofei>> mostrando la bacheca <<Tuo padre è stato il mio allievo più vincente: ben 81 vittorie, tra cui 53 consecutive! Più giovane karateka a raggiungere le 50 vittorie. Però...la vita dà, la vita toglie, durante un incontro si è infortunato il ginocchio e dopo essersi ripreso non ha più continuato>>

Rimase incantata sentendo la storia di suo padre, anche se la conosceva già, avendola sentita da sua madre quando escono insieme e vedono oggetti correlati al karate.

<<Beh anche tua mamma non era da meno, ben 60 vittorie, tra cui 21 consecutive! Diciamo erano la classica "coppia che scoppia">>

La ragazza ride, siccome conosceva anche questa storia da suo padre ogni volta che leggeva qualcosa sul karate.

<<Sei la figlia di due dei più grandi karateki studenteschi, però il tuo potenziale, ti permette di superarli>>

<<Dice davvero?>>

Il sensei mise la mano sulla spalla con fare paterno <<Si Ran, hai la bellezza di 24 vittorie nei vari tornei, continua così e diventerai la "Karateka più titolata e forte di tutti i tempi">>

La ragazza si commosse e ringraziò il suo sensei facendo un inchino. Il sensi guardò l'ora <<Perdinci sono le 18.30...scusa se ti ho tenuta così tanto dopo la lezione, il tuo fratellino e tuo padre saranno in pensiero...>>

<<Oh non si preoccupi, Conan è da una sua compagna e papà e a "lavorare". Grazie mille sensei mi ha dato tanta forza>> si inchina e se ne va negli spogliatoi facendosi una doccia lampo.

<<A lunedì Ran>> salutandola con il suo sorriso simpatico.

La ragazza stava correndo verso casa e per sbagliò si scontrò con un ragazzo e caddero entrambi.

<<Scusami tantissimo>> non vede chi è.

<<Scusami tu, non stavo guardando>> il ragazzo porse la mano non riconoscendola.

<<Okakura?>>

<<Oh...che c...coincidenza...>> la rialza <<Tutto bene?>>

<<Si si nulla di rotto>> sorride

Okakura divenne rossissimo, perché quel sorriso lo faceva sciogliere ogni volta <<M..Menomale dai...>> sorrise.

<<Sei venuto a lezione? Se si scusami, perché non ti ho notato, è stato piuttosto faticoso oggi>>

I due ragazzi dopo una breve conversazione si divisero e ognuno tornò nella propria abitazione.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora