Capitolo 58

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<<Pronto?>> rispose il detective di Tokyo con tono assonnato.

<<Shinichi...scusa davvero per l'orario ma era per avvisarti che ho ritrovato Heiji! Non so dirti come, ma l'ho trovato svenuto davanti alla porta al freddo, ha un febbrone da cavallo, ma ora è qui a casa mia>>

<<Davvero?>> alla notizia si rinvigorì un pochino di più e poi pensò <<Cosa sta succedendo?>>

<<Mi sembra una cosa molto strana...non mi piace per niente>> preoccupata.

<<Anche per me è strano, però ora non ci pensare>>

<<Sono preoccupata, è già stato aggredito una volta...mettiti nei miei panni, come ti comporteresti se succedesse la stessa cosa a Ran?>>

<<Raderei al suolo il Giappone e ci spargo sopra il sale finché non la trovo>> guardandola dormire beatamente accanto a lui <<Però non fare niente di azzardato! Ci pensa l'FBI e io do una mano. Mi sarebbe servito Heiji, ma sapere che è in quelle condizioni>>

<<Ci pensa l'FBI? Davvero?>>

<<Si, da quasi un anno a questa parte stiamo combattendo una guerra e da quando hanno ucciso il dottor Agasa e rapito Ai, siamo rientrati e ora stiamo studiando un piano per contrattaccare>>

Rimase sorpresa e domandò <<Shinichi, che sta succedendo?>>

<<E' un'organizzazione criminale che agisce nell'ombra...non so altro>> mentì per proteggerla. Dopo poco i due ragazzi si diedero la buonanotte e tornarono a dormire.

La mattina dopo, Heiji si svegliò di soprassalto e corse in bagno a vomitare, mentre Kazuha dormiva nel materasso secondario, non sentì nulla poiché era molto stanca. In quel momento rincasò il padre di Kazuha.

<<Kazuha sono a casa>>

La ragazza si svegliò poco dopo e sentendo il padre andò in cucina <<Ciao papà>> un po' stordita per il sonno.

<<Buongiorno mia regina, dormito bene?>>

<<Più o meno...com'è andata la nottata?>>

<<Soliti casi, Heizo non è tornato a casa per il caso di Heiji>> finendo questa frase, sentì qualcuno vomitare <<Kazuha, ma chi c'è?>>

Si ricordò di Heiji e corse via <<Scusa papà torno subito!!>>

<<Ma aspetta, arrivo anch'io>> seguendola e aprendo la porta vide Heiji che vomitava, rimase sorpreso. I due si avvicinarono e lo aiutarono, Kazuha spiegò il tutto. Il padre, si alzò e chiamò l'amico e collega.

<<Pronto Ginshiro, ho poco tempo, sto lavorando sulla sparizione di mio figlio!>> rispose Heizo.

<<Non ci crederai mai, ma tuo figlio è a casa mia>>

<<D...davvero?!? Arrivo subito!>> chiuse e corse a casa, arrivando poco dopo e dopo aver salutato Ginshiro, andò dal figlio che si stava sorreggendo a Kazuha <<Ora torniamo a casa figliolo...dai fatti aiutare>> Il ragazzo non rispose, essendo molto debole. Kazuha, Ginshiro e Heizo aiutarono Heiji a tornare a casa sua. Heizo aprì la porta e disse <<Eccoci qui, vieni Heiji>>

Heiji, si staccò dalle persone e provò a camminare da solo, ma essendo molto debole crollò tra le braccia del padre <<Shh shh>> accarezzandogli la testa <<Eccolo il mio piccolo detective malato, andiamo a letto dai>> il ragazzo non rispose, tremava ed era bollente.

Kazuha vedendo la bellissima scena padre-figlio, disse <<Forse è meglio che vada>>

<<Se vuoi resta, non ci sono problemi. Anzi credo che Heiji si rimetterebbe subito>>

La ragazza si girò verso il padre e domandò <<Posso papà?>>

<<E me lo chiedi pure? Stai qui tutto il tempo che vuoi>>

<<Grazie papà>> abbracciandolo e poi dirigendosi da Heiji. Dopo aver portato Heiji in camera, i due padri uscirono di casa e si misero in cortile. A Ginshiro sorrise e poi gli scesero delle lacrime.

<<Kazuha quando fa così mi ricorda sua madre>> guardando il cielo.

Heizo gli mise la mano sulla spalla consolandolo <<Lo so Ginshiro, lo so>>

<<Sono contentissimo che abbia preso poco da me e tutto da lei...però mi manca...mi manca la mia Maki, da quando quella brutta malattia se l'è portata via>>

Heizo, per non far piangere il suo migliore amico, cercò di farlo ridere ricordando il liceo <<Ma ti ricordi al liceo? Io, te, Shizuka e Maki?>>

<<Mamma mia che ricordi>> sorrise <<Eravamo 4 criminali, io e te soprattutto>> rise. I due poliziotti si misero a parlare ricordandosi i bei momenti.

Con le amorevoli cure di Kazuha, a Heiji la febbre scendeva. 

Nel frattempo a Tokyo, Shinichi si alzò e guardò Ran che stava dormendo quasi con il pollice in bocca come una bambina e sorrise. Si alzò e si diresse da Akai, sapendo che è sveglio, per spiegarli la situazione successa ad Heiji.

<<In effetti è davvero strano...forse tutto questo fa parte di un piano...Shinichi sei giovane e non voglio che rischi la vita in questa cosa, quindi tu stai fermo e non fare nulla chiaro? Sul campo ci andiamo noi!>>

<<No! Devo esserci anch'io! Quegli uomini...mi hanno rimpicciolito e ucciso il dottor Agasa!>>

Jodie saltò sul discorso <<Shinichi, sii comprensivo...hai solo 17 anni>>

Il ragazzo guardò la donna <<Non mi interessa! Voglio aiutare, so sparare! Mio padre mi ha insegnato, l'organizzazione è anche compito mio!>>

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora