Capitolo 14

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Heiji si preoccupò e domandò mentre si rialzarono <<Ehi perché piangi?>> 

<<M...mi dispiace...Heiji...io...>> la voce era rotta da singhiozzi.

<<Per cosa?>> 

<<Hai rischiato la tua vita per me...per una stupidaggine...>> scesero le lacrime.

<<Non l'ho rischiata...>>

<<M...mi hai salvato...quindi l'hai rischiata...>>

<<Se devo salvare te, la rischierei altre mille volte!>> Heiji ora era sicuro, niente e nessuno avrebbe dovuto rovinare quel momento! <<Kazuha...è...è da tanto che...volevo dirtelo...>>

<<D...dirmi cosa?>>

<<Tu...per me...s..sei una ragazza unica...>>

<<D...davvero?>> arrossendo.

<<S..si e volevo dirti un'altra cosa...>>

<<C...che cosa?>> domandò rossa, sperava che il suo sogno si avverasse.

<<Io....io...t....ti..a...a...>> balbettava, quelle cinque lettere erano pesanti come un macigno.

<<Io ti assomiglio?>> cercava di indovinare.

<<Macché Kazuha...>> prese un respiro profondo <<IO TI AMO KAZUHA!!>>

Kazuha era incantata dalla dichiarazione e pensò <<Mi ama...s...sto sognando>>

<<Ti amo da sempre Kazuha, da quando ci siamo incatenati con le manette di mio padre>>

Kazuha non sapeva che dire e si commosse.

<<Tu...puoi non essere innamorata di me e lo capisco...chi amerebbe uno come me? Però dovevo dirtelo>>

<<Eh?! A..aspetta...che dici Heiji?? Tu...>>arrossì di botto <<...ecco...tu...sei magnifico...>> il cuore sta andando a mille <<...sei dolce, intelligente, gentile, premuroso, protettivo e...>>

<<E....>> intimandola a continuare la frase.

<<E....ecco...a...anch'io...>>

<<Anche tu cosa?>> talmente imbarazzato che non capisce subito.

Fa un respiro profondo e chiudendo gli occhi per avere il coraggio di dirglielo <<Anch'io ti amo Heiji!>> aprendo un occhio.

I due ragazzi si guardarono, non sapendo cosa dire, dopo 10 secondi di silenzio, Heiji le prese la guancia, si avvicinò, inclinando la testa e i due si uniscono in un dolcissimo bacio, voluto tanto da entrambi.

Nel frattempo a casa Mouri, Conan continuava a vegliare su Ran, portandole uno straccio bagnato per farla rinfrescare, la ragazza guardava il bambino e chiamava Shinichi, venendo sempre smentita dal piccolo. <<Scusami Conan...è che mi manca e mi viene da immaginarlo qui>>

<<Tranquilla, è comprensibile...>> sorrise.

Ran si riaddormentò, Conan uscì dalla camera e andò nell'ufficio per chiamare Ai per sapere, come stesse e come stava procedendo l'antidoto.

<<Pronto Kudo>>

<<Ciao Ai, come stai?>>

<<Bene bene>> mentiva.

<<Quanto tempo ti manca a finire l'antidoto?>>

<<Non è ancora pronto al 100%>>

<<Ok...i tempi più o meno?>>

<<Non te lo so dire con esattezza, credo ancora qualche settimana...Conan, devi stare attento con Gin e gli altri...se ti beccano sei morto!>> era preoccupata.

<<Lo so, però se dovessi tornare grande posso sconfiggerli no?>>

<<Questo si, però...fai attenzione...ti prego...>>

<<Ai...quando torno grande, non prenderlo! Voglio distruggere l'organizzazione!>>  

<<Perché?>>

<<Perché non voglio che ti capiti nulla!>> deciso.

<<M...ma Conan...>> sorpresa stava arrossendo.

<<Stai già rischiando troppo, non voglio che rischi ulteriormente. Va bene?>> sempre più deciso a proteggerla.

<<V...va bene...>>

<<Quando sarà tutto finito, potrai tornare a essere Shiho Miyano se lo vuoi.>>

<<C...Conan...>> scendeva una lacrima <<Grazie mille...>>

<<Sei mia amica no? Gli amici si devono proteggere!>>

<<S..si..>>

<<Ciao Ai, ora vado>> chiuse.

<<Ciao Conan>> chiuse anche lei.

<<Che ha detto?>> domandò Agasa.

<<Che prenderà l'antidoto per sconfiggere l'organizzazione.>>

<<Ma è pazzo?! Non può riuscirci da solo! Io e i suoi genitori gli abbiamo già detto a cosa va incontro! Dovrebbe chiedere aiuto all'FBI.>>

<<Lo conosci meglio di me...non lo ferma nessuno>>

Da una qualsiasi parte a Beika City, stava ascoltando la conversazione tra Ai e Agasa con delle cimici e ha pure intercettato la chiamata con Conan, è in un parcheggio interrato e sorrideva in maniera maligna.

A casa Mouri, Ran stava dormendo e Conan la guardava e pensò <<Ti amo Ran>> poi si diresse in camera, ma sentendo quel trombone di Goro, decise di dormire in salotto. Heiji e Kazuha rientrarono dopo poco, quando la casa era già caduta nel silenzio e dopo essersi dati un bacio, si diressero in camera, ma Heiji seguì Conan, siccome Goro era un trombone.

La mattina dopo, Ran si alzò e vedendo i due ragazzi in sala sorrise, si diresse in cucina per preparare la colazione, in quel momento Heiji si risvegliò.

<<Buongiorno Ran>>

<<Oh buongiorno Heiji>>

<<Come stai?>>

<<Benino tu?>>

Heiji diventò rosso ripensando alla sera prima, dove finalmente aveva dichiarato il suo amore per la ragazza che ama da tantissimo tempo.

<<Sicuro?>> domandò curiosa.

Distolse lo sguardo <<S...si...p...poi Kazuha ti spiegherà tutto...>>

Ran sorrise e proseguì a preparare la colazione, la febbre fortunatamente le era scesa.

<<Devi rimanere al caldo. altrimenti te la becchi un'altra volta>>

<<Di certo non mi muovo, altrimenti...chi lo sente Conan>> rise.

<<Quella piccola peste>>

In quel momento Conan aprì la porta e guardava "in cagnesco" <<Hattori...ti ricordo che ti ho in pugno...>>

<<E' vero eheheheh>> mettendosi la mano dietro la nuca.

<<Eddai smettetela voi due>> rise la ragazza.

Heiji si avvicinò all'orecchio di Conan e sussurrando domandò cos'avrebbero fatto oggi, il bambino rispose che si sarebbe diretto a casa del dottor Agasa, infine gli disse che l'antidoto era quasi completo.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora