Capitolo 116

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Poco prima, a casa Haibara-Akai, l'uomo entrò in camera della piccola per portarle la colazione <<Buongiorno principessa>>

Ai aprì un occhio e mentre si strofinava l'altro rispose <<Buongiorno Akai>>

<<Come stai? Tutto bene?>>

<<Si si, tutto bene, sai che però odio i matrimoni>> 

<<E vabbè dai>> sorrise <<Guarda il lato positivo, ci sono anche i tuoi amici...dai mangia, vestiti che poi andiamo a prenderli>> si diresse nella sua stanza e si mise un completo grigio scuro, con camicia bianca e cravatta della stessa tinta della giacca, si tolse il suo cappello, che custodiva gelosamente, essendo un regalo fattole da Masumi quando aveva 8 anni, si mise la lacca ai capelli tirandoseli indietro e lasciando un ciuffetto pendente sulla faccia. Ai si mise un vestito arancione, tipico di una principessina, si agghindò un po' i capelli e poi scese in salotto, dove Akai la stava aspettando <<Sei proprio una principessa>> rise e la prese in braccio, nonostante lei non volesse, per poi mettersi a ridere mentre Ai arrossì. La bambina si stava dirigendo verso il garage, siccome Akai, solitamente, la lasciava fuori sul vialetto.

<<Ai, guarda un po' che regalo che ho>> aprendo il garage con il pulsante. Ai era confusa e guardava il garage aprirsi. Rimase sorpresa nel vedere che nel garage c'era niente poco di meno che: il maggiolino giallo del dottor Agasa!

<<Dopo quasi 3 anni di indagini e varie peripezie posso finalmente dire che il maggiolino è tornato a casa!>> esclamò Shuichi.

Ai si commosse e si mise le mani davanti alla bocca <<Il...il maggiolino!>>

<<E poi tra qualche anno...>> abbassandosi alla sua altezza <<...diventerà tuo>>

Ai lo abbracciò d'istinto, Akai ricambiò l'abbraccio ed era ben contento, solitamente la bambina non era così sentimentale <<Grazie che l'hai riportata qui...>>

<<Era casa sua>> fece l'occhiolino l'uomo. Successivamente guardò l'ora e disse <<Dai, se siamo pronti andiamo a prendere Ayumi e gli altri. I due salirono sul maggiolino, erano tre anni che non lo vedeva ed era felicissima.

<<Quanti inseguimenti e salvataggi con questa macchina>> rise la piccola.

<<Lo so, io vi seguivo con la mia macchinina>> 

<<Furbetto eh>>

<<E te che avevi  paura di me>> rise

<<Cosa ne sapevo che eri un agente FBI sotto copertura>>

<<Ma se te lo diceva Shinichi di fidarti, perché non lo facevi?>>

<<Sono diffidente>>

<<Shinichi sapeva tutto, è stato lui a creare la mia finta morte e la mia seconda identità...>> raccontando tutto il piano di anni prima, la piccola Ai rimase incredula. Pochi minuti dopo, arrivarono e Ai scese per andare a citofonare ad Ayumi, la quale scese insieme a Mitsuiko e Genta, che arrossirono nel vedere Ai vestita in maniera elegante. Akai sorridendo li salutò e disse <<Bambini, guardate che sorpresa che ho>>

I tre bambini corsero davanti ad Akai e lo videro! Quel maggiolino giallo, che è stato loro compagno di mille avventure. I bambini si commossero e abbracciarono l'uomo, il quale disse sorridendo <<Cosa ci fate ancora qui? Salite su!>> guardò l'orario e domandò ad Ai <<Principessa a che ora inizia?>>

<<15 minuti circa>> rispose sorridendo.

<<Allora direi di metterci in marcia!>> disse dando la carica ai bambini, i quali risposero in coro con un sonoro "si". Akai partì e arrivato davanti alla chiesa fece scendere i bambini, mentre lui andava a parcheggiare. Entrarono insieme e presero posto, in chiesa c'erano tutti: la polizia, l'FBI, colleghi detective di Shinichi. Akai buttò un occhio in chiesa e trovò suo fratello Shukichi, andò a salutarlo, non si vedevano da un po' per i vari tornei e partite di shogi del secondo e quando si videro, Shukichi scoppiò in lacrime <<Fratellone!!>> Akai sorrise e rispose <<Shuk hai 30 anni e piangi ancora?>>

<<Scusami...è solo che sono felice di vederti>>

<<Anch'io sono contento, ora se non ti dispiace devo tornare dai bambini che non si sa mai cosa fanno quelle piccole pesti>> rise Akai. I due fratelli si salutarono dandosi "appuntamento" dopo la cerimonia.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora