Capitolo 56

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Nella base degli uomini in nero Gin si diresse verso la cella di Ai e bussò.

<<Ehilà principessa>>

La bambina lo guardò e poi distolse lo sguardo.

<<Come stai?>>

<<Non ti interessa>>

<<Ti senti sola vero?>>

<<Ma quanto te!>>

<<Dai, oggi sono buono>> facendo segno ai due uomini di portare dentro il corpo addormentato <<Guarda che bel regalino, un nuovo amico>> gettandogli l'acqua addosso facendolo svegliare di soprassalto.

<<D..dove sono?>> domandò tremando il ragazzo.

<<Calmo>> puntando la pistola alla testa del detective.

Heiji, che aveva ancora la vista leggermente offuscata, dopo aver sentito la voce, mise a fuoco e vide quello sguardo glaciale che, dopo averlo visto una volta non si scorderà più!

<<Mi ero scordato di te, fortunatamente Vodka me l'ha ricordato. Sei amico di quel detective di Tokyo vero?>>

Heiji lo guardava in cagnesco e non rispose.

<<Chi tace acconsente>> se ne andò via chiudendo la porta ridendo.

Il detective si era girato e vide la piccola Ai terrorizzata e tremante di freddo.

<<Ai? T..ti avevano preso quella volta?>>

<<S..si>>

Heiji, notando che la piccola tremava, avendo solo una canottiera leggera, dei pantaloncini ed era scalza, non ci pensò su due volte e gli diede la sua giacca della divisa di scuola.

<<Tieni, scusa se è un po' fredda perché è bagnata...>> triste per non poterle dare di più.

<<G...grazie Heiji>> giù di corda.

<<Ehi, ne usciremo tranquilla...parola di detective>> sorrise alzando il mignolo.

La bambina annuì e strinse il mignolino.

Nel frattempo a Tokyo, a villa Kudo la famiglia allargata composta da: famiglia Kudo, famiglia Mouri e i tre agenti dell'FBI, siccome Black era negli Stati Uniti per sistemare alcune faccende.

Shinichi si alzò e si diresse in bagno, nell'andare in bagno sentì un telefono squillare: era quello di Ran! Si avvicinò, lesse il nome e rispose.

<<Pronto?>>

L'interlocutore riconobbe la voce e balbettando rispose <<S...Shinichi? Sei tu?>>

<<Kazuha?>>

<<Shinichi! Sono preoccupata>>

<<Per cosa?>>

Kazuha raccontandogli tutto quello che era successo dalla mattina <<...capisci ora? Non è da lui!>>

<<Infatti non lo è>> rispose e poi pensò <<L'avranno rapito loro sicuramente e forse hanno anche Ai!>>

<<Non so che fare Shinichi!>> singhiozzando.

<<Lo sento da qua che stai per piangere...ora ascoltami. Non farti prendere dall'ansia che peggiori solo le cose ok? Lo troveremo! Parola di detective>>

<<G..grazie Shinichi>>

<<Di nulla Kazuha, ora riposati e mangia soprattutto>>

<<S..si>>

<<Richiamami se sai qualcosa>>

<<Va bene Shinichi>> chiuse la chiamata.

Il detective tornò in sala da pranzo con una cera diversa, per tutta la durata della cena non apre bocca e pensava <<Prima hanno ucciso il dottor Agasa, poi hanno rapito Ai e ora Heiji? Cos'hanno in mente di fare?>>

Ran era preoccupata e sussurrò <<Ehi>>

Shinichi tornò alla realtà e si nascose dietro un falso sorriso <<Ehi Ran>>

<<Tutto bene?>>

<<Si tranquilla, stavo solo pensando>>

<<A cosa?>>

<<A noi>> mentiva, perché stava cercando un modo per salvare Ai e Heiji <<Ti amo Ran>> sussurrandole all'orecchio.

Ran arrossì e sussurrò <<Anch'io ti amo Shin>> si tenevano le mani a vicenda, non si volevano perdere ancora. Shinichi gliela stringeva più forte del solito ha paura di non poterla più stringere. <<Ti devo dire tante di quelle cose che neanche immagini>> pensò il ragazzo

Goro cercava di stare calmo, ma la sua gamba destra tremava, è geloso della sua Ran, ha paura che se ne possa andare di casa da un momento all'altro e non è ancora pronto. Eri vedendo il marito così e gli sussurrò <<Calmati>>

<<Non ci riesco, sono troppo geloso>>

<<E' grande ormai>>

<<Non ha ancora 18 anni>>

<<Ne ha 17, non fa differenza.>>

Goro si alzò e andò a fumare, sul balcone parlava da solo <<Lo so ben anch'io che non è più una bambina, ma lei lo sarà sempre, anche quando avrò 80 anni lei sarà sempre la mia piccola Ran. Sono contento che abbia trovato un ragazzo come Shinichi...so che si piacciono dalle materne però...>>

La serata passò e dopo aver sparecchiato e pulito per bene, si diressero tutti nelle proprie camere...tutti meno 3 persone: Akai, Shinichi e Yusaku. I quali si diressero nello studio per studiare un piano per contrattaccare l'organizzazione.

L'ultima battaglia prima della paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora