In Trappola
_ Miguel_<< Che tu sia maledetto, Miguel Meterjnick!>> urlò Lamia, sbattendo sul tavolo l'articolo di una rivista scandalistica.
Con aria sprezzante, afferrai il giornale per dargli un'occhiata.
Sulla prima pagina era riportato un articolo che guarda caso, parlava esplicitamente di ciò che la sera prima era accaduto al ballo in maschera a Sapphire Hill, e di come "un aitante sconosciuto" avesse mandato all'ospedale il rampollo dei Faberschneider.
Un sorriso di soddisfazione si dipinse sul mio volto."È stato anche fin troppo facile." pensai.
Mi era bastato posargli una mano sulla spalla per rompergli il braccio e non ne ero affatto dispiaciuto, tutt'altro.
Ricordai l'espressione di dolore e odio con cui la sera prima, quell'imbecille mi aveva guardato, e sorrisi di nuovo.
Purtroppo mi ero dovuto contenere e non avevo potuto dargli la lezione che realmente si meritava...
Intanto, dalla comodità della sua poltrona damascata Lamia continuava a fissarmi in silenzio aspettando che finissi di leggere.
Senza curarmi della sua fretta, arrivai al punto dove si parlava del bacio "scandaloso" fra me ed Amelie.
L'articolo descriveva con dettagli quasi maniacali lo spettacolo che io e lei, avevamo dato "senza nessun ritegno" davanti a tutti.
Ma questa volta, non riuscii a nascondere una smorfia di irritazione.
Quei maledetti giornalisti da quattro soldi avevano passato ogni limite.
Però dovevo ammettere di non essere affatto pentito di quello che avevo fatto, soprattutto perché così facendo, avevo evitato che comparisse dal nulla qualche nuovo pretendente per la mano di Amelie.<< Contessa... credo proprio che vostra figlia, non troverà tanto facilmente un marito.>> dichiarai rivolgendole un sorriso radioso.
Lei trattenne il respiro, poi si riprese la rivista e la posò su un angolo della scrivania.
<< Mi stai dicendo... >> disse con tono basso, << Che l'hai fatto di proposito?>>
Mi limitai a fissarla divertito.
Era ovvio no?<< Voi che ne dite?>> dissi guardandola freddamente, con aria di sfida nella voce.
<< Come hai potuto farle una cosa del genere? Il tuo compito era...>> ma non la lasciai continuare, mi alzai in piedi per poi prendere la rivista e dirigermi verso la porta.
<< Non osare andartene così, Miguel! Io non ho ancora finito con te!>> gridò alzandosi anche lei, quasi scaraventando la poltrona a terra.
In quel momento mi accorsi che qualcuno stava origliando.
Era Amelie, lo capivo dall'odore.<< Come vi ho già detto prima di venire qui, contessa, i miei servigi non sono gratuiti. Quindi voglio qualcosa in cambio... >> sorrisi beffardamente e portai la rivista all'altezza della bocca.
<< Non ti basta, vivere nel lusso? Sono io che ti mantengo ora! La tua antica casata, si è estinta da secoli Miguel...>>
Credeva di ferirmi rivangando il passato, ma alle sue parole allargai il sorriso mostrando bene i denti.
<< Come siete ingenua, contessa. Il passato è passato, e tale rimane. Comunque, ritornando al nostro discorso, penso che ormai abbiate capito... cos'è che voglio.>> alle mie parole il volto di Lamia impallidì.
Poi aguzzai l'udito, volevo sentire i battiti del cuore di Amelie che ci spiava dal buco della serratura.
<< È molto tempo ormai, che ho rinunciato a decifrare i tuoi pensieri. Su, parla chiaro Miguel, cosa vuoi? Altri soldi?>> chiese affranta.
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Rosso Scarlatto - Prima Parte: Virgo Intacta
Vampire"In principio ci furono le fiamme." Londra, 1882. Amelie von Kleemt è una giovane di buona famiglia, ed ha tutto ciò che una ragazza della sua età possa desiderare: un nome altisonante, una casa lussuosa, innumerevoli vestiti, gioielli e... un fidan...