Slyvermon
_ Amelie_
Non potevo fare a meno di battere i piedi a terra.
Tap, tap, tap.
Un rumore continuo, fastidioso, dettato unicamente dall'agitazione che provavo in quel momento.
<< Trovo che questa sfumatura di verde ti doni molto, mia cara. S'intona perfettamente alle screziature dei tuoi occhi! >> disse il padrone di casa dall'altro capo del tavolo.
Mi stupii del suo tono di voce: era caldo, avvolgente e colloquiale.
Ci teneva che fossi a mio agio... ma come si dice, il troppo storpia e le sue eccessive premure dopo in po' sortivano l'effetto contrario.
<< Sei impressionante!>> continuò imperterrito, << Davvero bellissima... >>
Imbarazzata come non mai, mi affrettai a distogliere lo sguardo.
<< V-vi ringrazio...>> farfugliai a fil di voce.
Davanti al mio acceso rossore, non poté fare a meno di sogghignare divertito.
<< Non essere timida, bambina! È la pura e semplice verità...>>
Completamente a disagio, mi guardai intorno con aria spaesata.
Volevo alzarmi da tavola, correre via e fuggire lontano, ma la comparsa di Brigitte me lo impedì.
Spavalda come solo una nobildonna sapeva essere, la giovane serva si avvicinò silenziosamente al tavolo, la schiena dritta, il capo reclinato verso l'alto e le palpebre abbassate a mezz'asta.
Tra le mani stringeva una costosa bottiglia di vino bianco, molto pregiato, probabilmente di origine francese.
<< Posso?>> mi chiese, la voce un poco più stridula del normale.
Proprio come dettato dal galateo, fu costretta in primo luogo a servire me, poi il suo signore.
Ma la cosa sembrava infastidirla.
E Molto.
<< Gradite dell'altro?>> domandò in tono diverso, rivolgendo sguardi colmi d'ammirazione al suo padrone.
Nigel si limitò ad ignorarli e a scuotere il capo, congedandola con gentilezza, dopodiché un silenzio imbarazzante calò sulla tavola imbandita.
Mi rigirai nervosamente il calice di cristallo tra le dita, gli occhi fissi all'interno del bicchiere.
Oh mio Dio!
In che razza di situazione mi ero cacciata?!
Tesa come una corda di violino, avvicinai il bordo del calice alla bocca, bagnandomi appena le labbra.
Mi bastava odorare l'aroma di quel liquido trasparente e speziato per sentir girare la testa.
<< Il vino non è di tuo gradimento?>> si preoccupò lui.
<< Oh! N-no, signore...>> balbettai impacciata, << È veramente buonissimo, dico davvero...>>
<< Suvvia, figliola! Ti ho già detto di chiamarmi "zio". So che è difficile abituarsi all'idea, dopotutto non ci conosciamo affatto... io e te. Ma è quello che sono. Tuo zio Nigel!>>
Per poco il vino non mi andò di traverso.
<< Sì... certo.>> parlottai esitante, << Ma vedete, è così strano per me... Fino a qualche ora fa non sapevo nemmeno della vostra esistenza...>>
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Rosso Scarlatto - Prima Parte: Virgo Intacta
Vampire"In principio ci furono le fiamme." Londra, 1882. Amelie von Kleemt è una giovane di buona famiglia, ed ha tutto ciò che una ragazza della sua età possa desiderare: un nome altisonante, una casa lussuosa, innumerevoli vestiti, gioielli e... un fidan...