CAPITOLO 18 - Tutto E Niente

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Tutto E Niente

_ Amelie_

Erano le diciotto in punto e mentre il sole tramontava oltre l'orizzonte, il caro dottor Ravaléc tirò fuori dalla sua valigetta di pelle nera, l'attrezzatura necessaria per i prelievi.

Fialette per contenere il sangue, laccetto emostatico, garze e...

Alla vista dell'ago, tremai come una foglia.

-State calma, milady. Non è la prima volta che vi faccio un prelievo e sapete che non vi farò male!- rise l'anziano medico, legandomi saldamente il laccio emostatico intorno al braccio.

- Oh, lo so dottore. Voi siete eccellente... purtroppo sono io ad essere una completa fifona. - sussurrai.

Lui si trattenne dal ridere, poi con voce seria mi disse di stingere il pugno.

Passò un batuffolo di cotone imbevuto di alcol sul punto prestabilito e con mani ferme, allineò l'ago all'altezza della vena.

- Non mi farete male, vero? - domandai in preda al panico.

In una situazione del genere, persino la piccola Sophie sarebbe stata molto più coraggiosa della sottoscritta. Non potendo fare a meno di vergognarmene, finsi di tranquillizzarmi.

Ero pur sempre una von Kleemt, accidenti!

Dovevo darmi un contegno.

Ravaléc sorrise e dopo pochi secondi una leggera puntura trafisse la carne sul mio braccio, bucando la vena.

Mi trattenni dall'urlare come ossessa.

Poi, come l'acqua zampillante di una fontana, il mio sangue cominciò a riversarsi velocemente all'interno della siringa di vetro.

- Ecco fatto! Ora potete aprire il pugno. - esordì dopo pochi secondi, estraendo delicatamente l'ago.

Fulmineamente, le mani esperte di Lamia armeggiarono con le garze sterilizzate, posizionandole sul forellino sanguinante lasciato dalla puntura.

-State tranquilla contessa, analizzerò questo campione di sangue oggi stesso.- assicurò con calma il dottore.

Lamia parve rilassarsi.

- Oh, George, non so proprio come ringraziarti... -

Lui sorrise lievemente, e con gesto fluido ripose la fiala contenente il mio sangue in un apposito scompartimento all'interno della sua valigetta.

- Per me è sempre un piacere esservi d'aiuto, mia cara amica. La salute delle vostre adorabili figlie viene prima di tutto! -

- A cosa si deve questo prelievo, dottore?- chiesi innocentemente, tenendo premute le garze sulla puntura. -

Lui fece per rispondere, ma Lamia glielo impedì.

- Mi raccomando, George. Sai cosa devi fare. - fece una pausa, in cui i loro sguardi si chiarirono più che a voce.

Poi, continuò sottovoce : - Nel caso dovessi riscontrare qualcosa di anomalo, non esitare a dirmelo! -

Gli occhi castani del medico si soffermarono preoccupati sul mio viso, lasciando intendere qualcosa. Purtroppo, non capii il suo tacito messaggio.

- Ai vostri ordini, contessa.- disse poco dopo, facendole un inchino.

- Signorina Amelia... -

Le sue labbra baffute si posarono dapprima sul dorso della mia mano, poi su quella di Lamia e nel giro di qualche secondo George Ravaléc si congedò, lasciandoci sole all'interno della camera da letto di Miguel.

Rosso Scarlatto - Prima Parte: Virgo IntactaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora