Patto Col Diavolo
_ Miguel_
La luce dorata delle fiaccole era debole, traballante, ma bastava a rischiarare l'ambiente circostante.
Ero solo.
Non c'era niente, in quella cella.
Niente di visibile ad occhio umano.
Ma io la sentivo, quella presenza, percepivo la sua essenza invadere lo spazio.
Lei era ovunque e in nessun posto.- Esci fuori...- sibilai con un filo di voce, - È inutile nascondersi. Potrai anche avere addosso il suo odore, ma non mi faccio ingannare così facilmente: tu non sei lei...-
Ci fu un lieve singulto, l'eco soffocato di una risata e nel giro di un secondo, l'aria putrescente s'arricchì di un aroma marino, speziato, dal retrogusto acidulo.
Semplicemente inconfondibile.- Povero tesoro...- gorgogliò la donna, - Guarda come ti hanno ridotto!-
Un pallido chiarore fuoriuscì furtivamente dalle tenebre, rivelando una figura sinuosa, aggraziata, completamente vestita di bianco.
- Cassandra...- sussurrai, - Sei per caso venuta a compatirmi?-
La strega soppeso le mie parole, scuotendo lievemente il capo.
- Non potrei mai...-
- Beh, allora sarai venuta a controllare queste...- dissi indicando le catene ai miei polsi, - Ma sta pure tranquilla, stanno svolgendo il loro lavoro al meglio!-
- Ne dubitavi?- rise, compiaciuta.
- Niente affatto.- sbuffai, - Ma perché sei qui?-
La donna si fece più vicina, poi s'inginocchiò, strusciando la stoffa della sua tunica sul pavimento lercio.
- Ero solo preoccupata per te... Miguel caro.- mormorò, addolcendo la voce.
Le sue dita ghiacciate mi sfiorarono il volto, la fronte, per poi indugiare sul profilo delle labbra.
- Sei affamato... il sangue che ti ha dato Rufus non è servito poi a molto.-
- Ho passato momenti peggiori...- confessai.
- Lo vedo.- dichiarò piatta, interrompendo tutt'un tratto il contatto fisico.
Aveva sondato la mia mente a sufficienza, ma per qualche strano motivo, sembrava quasi infastidita.
- Che c'è? I miei ricordi non sono stati di tuo gusto?- la punzecchiai.
La vidi inarcare un sopracciglio, scuotere il capo e schioccare la lingua in modo sprezzante.
- Tutt'altro, ragazzo mio. Li ho trovati estremamente interessanti...soprattutto quelli inerenti al periodo che hai passato insieme ai Von Kleemt. Sono accadute un'infinità di cose dall'ultima volta che ci siamo incontrati... Cose di cui non hai fatto minimamente parola con il Consiglio. Ci hai tenuto all'oscuro... sì, ma di tua spontanea volontà.-
Sapevo a cosa si stesse riferendo, ed il solo pensiero che potesse usare quelle informazioni per fare del male ad Amelie... bastò a farmi ribollire il sangue di rabbia.
- Tu non...- incominciai.
- Sta tranquillo... io sono dalla vostra parte...- mi zittì subito dopo.
Ma davvero?
Che cosa esilarante!
Incapace di trattenermi, le scoppiai letteralmente a ridere in faccia.- Ah sì?- sghignazzai, - E dovrei crederti, Cassandra?-
La sua mano tornò ad accarezzarmi il volto, con estrema, estenuante, lentezza... mentre la sua espressione mutava, prendendo sembianze sconosciute.
Del tutto indecifrabile.
Quella dannata strega era l'enigma fatto persona.
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Rosso Scarlatto - Prima Parte: Virgo Intacta
Vampire"In principio ci furono le fiamme." Londra, 1882. Amelie von Kleemt è una giovane di buona famiglia, ed ha tutto ciò che una ragazza della sua età possa desiderare: un nome altisonante, una casa lussuosa, innumerevoli vestiti, gioielli e... un fidan...