Capitolo 5 (Processo)

2K 97 57
                                    

(vickynimri te l'ho gia detto quanto ti amo?!?!?!?!?! MADONNA😍)

(ZULEMA's POV)

"Saray no! Spostala a domani" dico mentre me ne sto in piedi, dietro la mia scrivania dell'ufficio, riordinando gli ultimi fascicoli per il processo.
"Zulema non possiamo. Saranno in città solo per oggi, poi ripartono per Boston"
"Ho il processo! Come faccio ad essere li per le 18?"
"Zulema la tua difesa è brillante. Sai bene che in massimo due ore avrai finito"
"E se per caso andasse male qualcosa e dovrò trattenermi?"
Mi guarda, con la sua agenda in mano e alza gli occhi al cielo.
"Vale. Facciamo che se farai tardi, ti prendo una videoconferenza domani mattina. Okay?"
La guardo e proprio mentre stavo per parlare, il telefono della compagnia sulla mia scrivania suona.
"Si?" Dico premendo il bottone per permettere alla segretaria fuori dalla porta di parlare.
"È arrivata la Signorina Ferreiro" un leggero sorriso si forma sul mio viso, che non passa in osservato alla gitana di fronte a me.
"Vale. Falla salire e dille di aspettare fuori un attimo"
"Certo" stacco il dito dal pulsante, dopo la risposta della donna, e punto gli occhi sulla gitana di fronte a me, che mi guarda con un sorriso compiaciuto.
"Que?"
"Zulema...questa ragazza ti sta facendo qualcosa"
"Calla tía! Non é vero..." dico sedendomi sulla sedia, cominciando a sistemare i fogli.
"Zulema..." si avvicina, sedendosi nella sedia di fronte a me.
"...ti conosco da troppo tempo. Guardami negli occhi e dimmi che non ti fa alcun tipo di effetto" la guardo un po, notando come sappia già la risposta e sbuffo, girando gli occhi al cielo.
"Okay...gitana" mi appoggio con i gomiti sulla scrivania, guardandola.
"Mi attrae. Lo ammetto..."
"Ahh tia!" Dice ridendo, mentre noto la sua espressione di felicità nel vedermi in questo stato.
"Saray...calma"
"No. Zulema da troppo tempo cerchi una persona..."
"Veramente non l'ho mai fatto. Sei tu che volevi..."
"Pues si...però potrebbe essere lei!"
"Gitana...ferma un attimo. Ho detto che mi attrae. Solo questo. Non provo assolutamente niente nei suoi confronti, ma la sua presenza mi fa sentire strana"
"Quindi vorresti scoparla"
"Ah tia! Non l'ho mai detto!"
"Zulema hai detto che ti attrae. Quindi si tratta di fisicità e chimica"
"Si. Ma non sono cosi. Non la uso per sesso e mai lo farò. É una mia specializzanda. Ora fuori!" Dico indicandole la porta, facendola ridere.
"Vale vale!! Calma. Però potresti farci un pensiero. No?"
"Mh...no. Non mi serve nessuno. Esci adesso. E fai entrare Macarena"
"Per nome. Wow. Fai progressi" trattengo una risata e la guardo, indicandole la porta.
"Zulema sei noiosa" sbuffa ed esce, chiudendosi la porta alle spalle.

Una volta sola mi porto la penna alle labbra, pensando a quello che mi ha appena detto la gitana.
Non provo altro che questo, attrazione. Non può essere il contrario, né qualcosa di più. Non nego il fatto che provo molta chimica nei confronti della bionda seduta fuori dal mio ufficio. Ma niente sentimenti. Niente complicazioni che riguardano l'amore o cose simili.
Quando sono con lei però sento una sorta di calamita molto forte, che mi porta a desiderare un qualsiasi contatto con lei.
Anche solo sfiorarla o starle vicino mi fa effetto.
Quando la sua mano mi ha afferrato il polso, nel retro di quel locale, ho sentito come il mio corpo ha risposto al suo tocco. Cosi delicato e leggero, un po come lei.
Un po come il carattere che solitamente la contraddistingue.
Mi sembra una persona molto dolce e molto legata ai sentimenti. Per questo so che non vorrò mai avere nulla con lei.
Confonderebbe il mio voler soddisfare il desiderio di attrazione, con qualche sentimento.
E non voglio sia cosi.
Non c'è bisogno di ferirla più di quanto già non faccia quel coglione di fidanzato che si ritrova.

La porta si apre, strappandomi dai miei pensieri e permettendo ai miei occhi di focalizzarsi sulla figura davanti a me.
Macarena se ne sta in piedi, dopo aver chiuso la porta, mentre mi guarda, con in mano un quaderno ad anelle.
"Buongiorno" dice, e io sorrido, ricambiando il saluto, senza riuscire a staccare gli occhi dal suo corpo magro.
Indossa un paio di pantaloni larghi, ed eleganti neri, accompagnati da una camicetta leggera e bianca.
"Non vado bene?" Chiede guardandosi, mentre probabilmente è molto agitata per il processo.
Nonostante sia solo li per accompagnarmi, so che le provoca comunque un sentimento di ansia.
"No. Vai molto bene. Siediti" le dico indicandole la sedia di fronte a me.
Annuisce e lo fa, appoggiando il quaderno sulla scrivania.
Noto come cerca di mantenere l'atteggiamento sicuro e provocatorio che entrambe teniamo l'una con l'atra.
Gesto che mi fa sorridere.
Noto come mi guarda, soprattutto il viso, per poi scendere sulla mia scollatura non troppo accentuata.
"Hai trovato un modo?" Chiedo appoggiandomi alla sedia, mentre lei sorride, come se sia profondamente convinta di aver fatto giusto.
"Si. L'ho trovato"
"Mh...sembri sicura di te"
"Lo sono. Sono sicura di aver scelto una buona difesa"
Sorrido e poi faccio una smorfia di approvazione.
"Vale. Esponi" noto che sorride e poi apre il faldone, con dentro l'intero caso.
"Lo hai stampato tutto?"
"Si. Avevo bisogno di vedere il quadro generale" sorrido lievemente, cercando poi di mascherarlo abbassando la testa.
So che mi segue, ma lei ha sempre visto i miei processi, mai come mi preparo per affrontarli.
E lei ha fatto una cosa molto valida: guardare tutto, cercando un quadro.
È esattamente quello che faccio io.
Non ho sbagliato quando pensavo che abbia le potenzialità per diventare veramente un ottimo avvocato.
Vedo molto di me, in lei.
E questo mi basta per tenerla con me a lavorare.
"Posso prendere quella?"
Dice indicando la mia penna, che tenevo in una mano.
La guardo e poi annuisco, passandogliela.
La prende e la chiude, per poi tenerla tra le mani e portarla alle labbra, cosi come avevo fatto io.
La guardo e sorrido, per poi scuotere leggermente la testa.
"Scusami. Sono abituata ad averla in mano"
"Va bene..." dico senza riuscire a togliermi il sorriso dal viso.
"Perché ridi?"
"Niente. Continua Rubia..." sorride di rimando e annuisce.
"Vale. Iniziamo..."

𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora