MACA's POV
Mi sveglio con il suono metallico e fastidioso della sveglia del telefono, che subito zittisco allungando una mano sul comodino.
"Dio..." passo una mano sul viso, sentendo la stanchezza che un turno notturno al CEBO mi regala.
Il telefono suona ancora, questa volta segnalando l'ingresso di una chiamata.
Sorrido quando leggo quelle quattro lettere, portandomi il labbro inferiore sotto i denti.Zule
Afferro rapidamente il telefono e rispondo, portandolo all'orecchio.
"Ciao"
"Ciao Bionda"
"Mh...ti sono mancata?"
"Molto. Mi è mancato non avere il tuo corpo pesante addosso la mattina, con i tuoi capelli che mi vanno in bocca"
Aggrotto le sopracciglia, per poi sbuffare una risata.
"Detta così sembra fare schifo" ride e poi fa un sospiro.
"No...è bello. Mi piace averti addosso la mattina" arrossisco e un sorriso mi si crea sul viso, facendomi capire quanto mi stia innamorando.
Mi tiro le coperte sul corpo, e mi giro su un fianco, mentre guardo quella parte vuota del letto, in cui di solito sta lei.
"Vieni qua sta sera?" Dico di getto, senza pensare nemmeno per un secondo.
"Que? Da te? Vieni tu da me"
"Si ma...ancora non...cioè..." la sento ridere e mi blocco di parlare.
"Ancora non abbiamo fatto sesso sul tuo letto?" Avvampo e arrossisco, per la vergogna improvvisa di quella domanda.
È cosi.
Siamo state solo da lei negli scorsi due giorni, e la mia prima volta l'ho avuta nel suo letto.
Il mio primo orgasmo.
Mi sono donata a lei proprio li.
Ora voglio che la prima volta che io toccherò lei sarà sul mio di letto.
Voglio averla qui.
"Maca..."
"Si...quindi? Vieni qui?"
Silenzio per alcuni secondi, che mi fanno portare l'unghia sotto i denti, mordendola nervosamente.
"Non ci sono le tue amiche?"
"Tu...non ti preoccupare"
"Vale...sta sera da te" sorrido e mordo il mio labbro inferiore, sentendo il bisogno di baciarla.
"Zulema...possiamo vederci anche solo per due minuti? Ho il turno al CEBO"
"No Maca davvero non riesco oggi. Ho due riunioni alla mattina, e il caso da gestire"
"Mh...okay" il sorriso mi sparisce dal viso e mi sistemo meglio nel letto, tirando le coperte.
"Hey..."
"mh?"
"Ci vediamo sta sera...non fare quella faccia" rido e aggrotto le sopracciglia, non capendo come faccia a sapere la mia espressione.
"Non puoi sapere che faccia ho"
"oh si invece...hai quel muretto triste: abbassi gli occhi e il tuo sorriso sparisce"
"mh..." dico, facendo davvero quello che ha appena detto, per poi rendermene conto subito dopo, gesto che mi fa spuntare di nuovo il sorriso.
"Dio...ti prenderei quelle labbra senza lasciarle più"
"secondo te perché volevo vederti?"
"Scusami...ma rimedieremo sta sera. Mh?"
"vale..."Per un po rimaniamo in silenzio, mentre ci ascoltiamo a vicenda. Ascoltiamo come i nostri respiri si calmano insieme.
"Come sei vestita?" chiedo poi, volendola immaginare nella mia testa, con quei suoi vestiti che mi fanno eccitare.
"Mh...indosso dei pantaloni neri larghi, eleganti, accompagnati da una camicetta bianca, di quei tessuti leggeri. Hai presente?" mi mordo il labbro mentre la mia mente vaga su quel corpo che tanto desidero. Immagino come sia sexy, attraente e seducente. Come sia bella, cosi tanto da fare paura."Si...ho presente. Zulema..." la voglia di provocarla è alle stelle, così come quella che ho di lei.
Da quando mi sono donata a lei per la prima volta, e come se ogni particella del mio corpo volesse averne sempre di più. Avevo il timore di poter sbagliare qualcosa nel rapportarmi con lei a livello così intimo, in primo luogo perché sono vergine, ma anche perché non avevo mai pensato ad una donna in quel senso. Non avevo mai considerato l'idea di finire a letto con una donna, né tantomeno di perderci la verginità.
"Dimmi Rubia"
"No pensavo...peccato che tu non sia qui...indosso solo una maglietta"
"Mh...non cominciare..."
"Sono anche senza reggiseno..."
"Rubia...calla!" Rido e annuisco a me stessa, arrendendomi all'idea che prima di sta sera non potrò avere nulla.
"Vale. Che palle..."
"Hey...sta sera arrivo e non ti faccio alzare da quel letto mai più. Esta bien?"
Rido e avvampo all'idea, mentre le dico un 'si' malizioso, che la fa ridere di rimando.
Chiudiamo la telefonata salutandoci, e il suo lavoro comincia a darmi un po fastidio.
Me la porta via proprio quando ho più bisogno di lei.
Proprio quando la necessità di averla accanto si fa sentire in modo prepotente.
Esco da questo letto, ormai completamente disfatto, per poi andare in bagno, facendomi una doccia calda.
Mi vesto subito dopo per il turno al CEBO, per poi uscire di casa, di fretta, per il tremendo ritardo.
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𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-
FanfictionLa legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'università concerne, sembra attirare l'attenzione della studentessa Macarena Ferreiro. Una studentessa laureata a pieni voti, con lode, e ora p...