(MACA's POV)
Mi sveglio piano, sentendo la luce sugli occhi, per poi stringermi leggermente al corpo caldo che mi trovo accanto, e solo dopo mi ricordo gli avvenimenti della sera prima.
Apro gli occhi, e noto come il mio braccio si stringe intorno alla vita di Zulema, e sento come il suo petto di alza e si abbassa con lentezza.
Sorrido appena, ma sono tremendamente imbarazzata: stavamo per andare veramente oltre ieri sera, e mi mordo il labbro inferiore pensando a come le sue mani toccavano la mia pelle, e come le sue labbra baciavano le mie.
Ricordo il suo profumo forte addosso a me, e come il mio corpo la desiderasse, tanto da lasciarle fare qualsiasi cosa.
Poi quando ho capito che stava per succedere, mi sono fermata.
Ho sentito la pressione del momento, e ho preferito fermare tutto prima che rovinasse qualsiasi cosa.
Solo...credo di non essere pronta ancora.
Nonostante tutto, io non ho mai provato sentimenti o attrazione verso una donna, ma Zulema è una cosa a parte.
Con lei tutto è diverso: così intenso, passionale e forte.
Non riesco a smettere di pensare a lei, alle sue labbra, alla sua pelle.
A come mi tocca ogni volta, o a come mi bacia.
Mi stringo ancora un po a lei, e questo la fa muovere, mentre prende un respiro.
La sua mano comincia ad accarezzare la mia schiena da sotto al lenzuolo, e rabbrividisco a causa dell'assenza della mia maglietta.
Sono ancora in reggiseno da ieri sera, e per quanto imbarazzante, mi fa sentire bene sapere che lei è qui accanto a me."Buongiorno" dice poi, facendomi sorridere.
"Buongiorno" mi accarezza i capelli, e mi solleva il viso, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra.
"Hai dormito bene?"
"Si" dico, incapace di levarmi il sorriso lieve dal viso.
"Bene" mi prende nuovamente le labbra, e sta volta ci sta un po di più.
Porto una mano sul suo viso, e dopo alcuni secondi ci stacchiamo.
Mi guarda, con quel suo sguardo penetrante e profondo, facendomi arrossire immediatamente.
Nascondo il viso nell'incavo del suo collo, facendola ridere.
"Non devi vergognarti. Anche se ci siamo fermate, mi è piaciuto uguale. Ed è stata la scelta giusta"
"Si?" Chiedo, continuando a stare nel suo collo, dove il profumo è molto forte.
"Si. Stavo correndo. E avevamo detto di no"
Annuisco e le lascio un bacio sulla pelle delicata, facendola rabbrividire.
"Anche a me stava piacendo"
"Lo so.." dice ridendo, mentre mi alza il viso, per unire le nostre labbra.
Iniziamo un bacio lento, e veramente dolce.
Uno che ancora non avevo sperimentato con lei.
Ma tutto ciò è cosi dannatamente sbagliato: mi porta a provare cose sempre più forti per lei, che non sente nulla di quello che sto provando io.
Tutto questo è una situazione tossica, perché mi sta portando a legarmi a lei, quando ha messo in chiaro che non vuole questo tipo di cose.
Non le ha mai volute.
Per quanto sappia la tossicità e la negatività di tutto ciò, non riesco a staccarmi da lei.
Le mie labbra cercano le sue, mentre le sue mani scendono sui miei fianchi nudi.
Mi tira su di se, e sorrido, quando sono a cavalcioni su di lei, pronta a continuare il bacio.
Le nostre lingue si intrecciano, e sento le scosse percorrermi il corpo.
Le mie mani accarezzano il suo, cercando di avere quel contatto che lei ha già avuto, ma io no.
Vorrei sentire quella pelle calda.
Ma non so se vuole.
Provo a scendere sotto alla sua maglia, ma quando lo faccio si stacca un po dalle mie labbra."Hai fame? Scendiamo a fare colazione?" La guardo e annuisco, spostandomi da lei. Noto come si alza, mentre mi guarda.
"Vuoi fare una doccia?" Indica il bagno, e io annuisco, guardandola.
"E tu?"
"C'è un altro bagno. Non preoccuparti"
Fa per uscire ma io la richiamo.
"Zule...aspetta..."
"Dimmi"
"Ehm...mi puoi dare...dei vestiti?" Chiedo leggermente imbarazzata.
Sorride e si avvicina, alzandomi il mento.
"Claro" mi da un bacio leggero sulle labbra e poi va verso la sua cabina armadio, che quando apre, mi fa spalancare la bocca.
"Zulema...io sono sempre più impressionata dalla quantità di soldi che hai" ride e annuisce.
"Duro lavoro Bionda" rido anche io, mentre mi alzo per prendere i vestiti che mi sta passando.
"Credo possano andare"
Guardo i pantaloni grigi di una tuta, insieme ad una felpa nera, non troppo pesante.
"Questi li usavi quando eri povera e comune?"
Ride di gusto e scuote la testa, per poi tirarmi a se, baciandomi.
Tengo con una mano i vestiti, e con l'altra il suo viso, accarezzandolo con il pollice.
Lascio che intrecci per qualche secondo la lingua alla mia, poi si stacca, sorridendo.
"Vai a fare la doccia" dice, per poi dirigersi verso la porta, e uscire, dopo avermi dato un rapido sguardo.
Entro nel bagno e sgrano gli occhi per la bellezza, come tutta la casa.
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𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-
FanfictionLa legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'università concerne, sembra attirare l'attenzione della studentessa Macarena Ferreiro. Una studentessa laureata a pieni voti, con lode, e ora p...